WRC 2023. Rallye Monte-Carlo. D3. Monte-Master Ogier “All Under Control!”

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Cambio di registro, da dominatore a controller, Sébastien Ogier si prepara a dare l’assalto al (proprio) record. L’ultimo giro il Rally si impenna, Rovanpera più veloce e vicino, Evans più generoso davanti a Tanak, che si stacca
21 gennaio 2023

Monaco Monte Carlo, 21 Gennaio 2023. Mai un Monte-Carlo così lineare, impeccabile, quasi asettico. Niente neve, niente battaglie. Poche battaglie, per la precisione. E un lungo monologo che lascia perplessi. Forse che il migliore del Mondo è autolimitato (nel programma) per ravvivare una scena altrimenti piatta? Non è così, ma verrebbe da pensarlo. Ogier con il limitatore (di programma), vuol dire clamorosi exploit di personali monologhi di tanto in tanto calati nella scena centrale del Mondiale, competenza di un’élite non così chiara. Il Rallye Monte-Carlo fa pensare in questo senso. Ogier da una parte a caccia del record personale di nove vittorie, tutti gli altri dall’altra parte, a giocarsi il Titolo sulle pause concesse dal fuoriclasse che è plutonio, impossibile da spegnere.

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Giovedì sera è stato così, e Venerdì anche. Pochissimi spazi a disposizione di coloro che verosimilmente si giocheranno il Mondiale. Sabato appena diverso, ma solo nel dettaglio, nella trama fitta che non nasconde il fatto centrale della 91ma edizione. Ogier non lo batte nessuno. Ogier può cambiare registro all’occorrenza, quel mezzo minuto di vantaggio accumulato alla vigilia lo consente. Le strade sono asciutte, e la fisionomia del Rally cambia. Tutto asfalto, il rischio non è più la scivolata fatale fuori strada, bensì lo sporco portato sull’asfalto, le pietre sui “tagli”, andar forte alla ricerca del tempo porta ai rischi tipici della gara su asfalto, le forature. Dunque Ogier cambia strategia e si concentra sulla pulizia delle sue traiettorie, mai più estreme, mai più sui tagli.

È il primo giro. Loubet è subito fuori contro un ponticello. Sébastien Ogier vince la prima Malijai – Puimichel, Kalle Rovanpera si aggiudica la Fugeret - Thorame-Haute e la Ubraye – Entrevaux, la più lunga del giorno con i suoi 21 chilometri. Quando non vince Ogier è piazzato, Evans sempre più veloce di Neuville. Tanak, che continua ad avere problemi intermittenti di servo sterzo, non entra mai in partita. Cambio gomme e via per il secondo e ultimo giro. Ogier continua a “pennellare”, e intanto la corsa si sveglia. Ogier cala e abbassa il ritmo di un buon gradino, Neuville e Rovanpera lanciano la loro sfida incrociata. Il belga si impone nelle prime due, evidentemente ha risolto tutti o quasi i problemi di saltellamento della i20 N Rally, e rispetto al primo giro i tempi si abbassano.

La corsa va verso il buio, e l’ultima, lunghissima Ubraye – Entrevaux è un brivido ininterrotto. Uno stretto budello di asfalto tra speroni di roccia da una parte e guard-rail dall’altra. Si corre alla luce dei proiettori, ma le velocità addirittura salgono. Dischi incandescenti e sciabolate di luci accompagnano l’incredibile exploit finale di Rovanpera. Kalle è un fulmine, abbassa di 5 secondi il tempo ottenuto al primo giro alla luce del giorno e ferma i cronometri su una prestazione formidabile. Quasi 7 secondi a Neuville e quasi 9 a Evans. Ogier, che gira mezzo secondo al chilometro più lento, è in piena fase di controllo e non fa mai meglio del quarto posto. Il fatto è che in un colpo solo Rovanpera, che è stato decisamente il più veloce del giorno, recupera dieci secondi al leader. In una sola speciale il vantaggio di Ogier è quasi dimezzato.

Perfetto presupposto e rebus per un avvincente gran finale di Domenica, gli ultimi 67 chilometri cronometrati con la doppia ascesa al Col di Turini. Cosa farà Ogier? Vorrà accontentarsi di vincere e ritoccare il proprio record del “Monte”, o si lascerà ingolosire dalla dimostrazione di forza del Power Stage? La risposta, in perfetta retorica del WRC, al Turini!

© Immagini – Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com

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