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Olbia, 1° giugno 2023. Vent’anni fa il Rally italiano del Campionato del Mondo lasciò Sanremo e approdò in Sardegna. L’eredità e la nuova sfida raccolta dal progetto del Rally in Paradiso erano pesantissime. Primo perché il Sanremo era quel che è oggi: simply a legend. Secondo perché sullo spostamento ci fu uno sversamento di critiche e di scetticismo che andava al di là della difesa di ciò che il Rally “continentale” rappresentava. Per i più benevoli non c’era una sola ragione di spostare il Mondiale italiano, per i cattivi il nuovo contesto di “isolamento”, strade strette, fondi “granitici”, avrebbe rappresentato un sicuro passi indietro, un controsenso nella ragione dello Sport.
L’edizione UNO del 2004 fugò rapidamente ogni dubbio. Se l’impegno richiesto per “trapiantare” l’evento era stato immane, il risultato fu gigantesco e la Storia, dopo aver trattenuto il fiato per un anno, ripartì un passo più avanti e un futuro pieno di sole. A vincere quelle prima edizione in Sardegna fu l’allora Campione del Mondo in carica, quel Petter Solberg dal sorriso leggendario e in forma smagliante ai comandi della Fab Flat Four Subaru Impreza, a tratti riluttante ma non meno mitica. Fu una vittoria emblematica, spettacolare. Sébastien Loeb finì al secondo posto con una Xsara e Carlos Sainz al terzo con un’altra Citroen. Ottobre 2004. Polvere di stelle.
Oggi si riparte con il Campione del Mondo apparentemente in difficoltà. È solo un artificio per iniziare con il fiato sospeso. In realtà qui si tratta solo dello Shakedown di Loiri Porto San Paolo, 2 chilometri e otto, Kalle Rovanpera non è sempre partito benissimo quest’anno, e comunque in testa al Mondiale dopo 5 Prove c’è ancora lui, il più giovane Campione del Mondo. Diciamo che le cose vanno parzialmente a rovescio, o a sorpresa, con il primo tempo di Esapekka Lappi e il secondo di Thierry Neuville. Un po’ a rovescio rispetto alla “media” anche il confortante, indiziale buon inizio della Hyundai, che con questa doppietta ancora simbolica lancia la sfida alla prima vittoria, dichiarata negli obiettivi, di questa stagione. Anche a Tanak e Evans non è andata benissimo, tempi di coda delle Fab Nine Rally1. In compenso al terzo posto c’è Sébastien Ogier con la Toyota e con il suo “programma 2023 ridotto”. A proposito, l’otto volte Campione del Mondo, evidentemente non pago, è iscritto anche al prossimo Safari Rally, successiva avventura del Mondiale WRC in Kenya.
Poi c’è la Olbia - Cabu Abbas. Un’altra manciata di curve cittadine per dare l’inizio alle danze. Sì, dai, Rovanpera si migliora un poco, ma non “spacca”, e ancora una volta è Esapekka Lappi che lancia il suo guanto di sfida. Secondo Tanak e terzo Neuville. La Prova non è niente di ché, onestamente, soprattutto perché ha fatto sì che la Città fosse completamente paralizzata. Beh, sì, è soprattutto perché ha richiamato metà Sardegna al battesimo del ventesimo Rally Italia Sardegna.
Piuttosto, il meteo fa le bizze. Ha piovuto alla vigilia e promette di piovere il primo giorno di gara, forse con maggiore probabilità nel pomeriggio. Insomma, mettiamo un po’ di pepe nella già complicata faccenda e partiamo subito forte. Alla preoccupazione per l’interminabile Monte Lerno-Sa Conchedda, 50 chilometri meno una bracciata e piatto forte del Venerdì, si deve aggiungere l’ansia le condizioni di grip e terreno che gli Equipaggi incontreranno e, dopo le ricognizioni, per la speciale chiave della prima giornata: la Tantariles di 10 chilometri he con la pioggia diventa un disastro. Non un caso: questa evocativa Speciale fu una di quelle determinanti per la vittoria del 2004 di Solberg padre.
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