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Leon, Messico, 18 Marzo 2023. Non è possibile! Sabato, 10° chilometro della prima speciale. Esapekka Lappi, leader della corsa in un bellissimo duello con l’asso degli assi Sébastien Ogier, sbanda, rimbalza sul terrapieno e con la coda della i20 tira giù un palo della luce. La macchina prende fuoco, per l’equipaggio il 19° Rally Guanajuato Mexico finisce qui. E via così, due giorni di gara in Messico, e ogni giorno uno dei protagonisti è subito out. Venerdì, sulla prima El Chocolate, è andato al tappeto il leader del Mondiale, Ott Tanak. Sabato, sulla prima Ibarrilla, 15 chilometri, è KO il leader del Rally. È incredibile! Quale che sia la ragione, o il cocktail di ragioni e mettici anche il massimo della sfortuna, di giustificazioni ce ne sono poche. 8° al Monte-Carlo, settimo in Svezia, out in Messico. Niente male per una prima guida. Però siamo propensi all’indulgenza, pensiamo a una somma di circostanze, e una di queste è senz’altro la pressione, diretta e psicologica, esercitata da uno come Sébastien Ogier che ti soffia sul collo. La ripetizione della Ibarrida è annullata, lavori in corso, e Lappi non ripartirà Domenica. Fine del bollettino di guerra.
Ogier vince la Speciale e, ancora una volta, improvvisamente è in testa al Rally con un mezzo minuto di vantaggio, un compagno “naturale” che gli guarda le spalle, Elfyn Evans, e degli inseguitori, Neuville, Rovanpera e Sordo, che sembrano più dei valletti lungo il tappeto rosso che degli avversari. Peccato, il Guanajuato Messico va via nella noia della mancata bagarre e nell’esaltazione del fuoriclasse che si avvia verso la settima vittoria nel Rally che lo ha visto debuttare, quindici anni e otto Mondiali fa! È chiaro che Ogier tira i remi in barca e passa in modalità controllo, così le Speciali che seguono, ben otto, sono a disposizione del miglior offerente. Improvvisamente si apre una finestra di celebrità alla quale possono affacciarsi tutti. Il primo a sgomitare è Neuville che, via libera, si aggiudica El Mosquito, Derramadero e Las Dunas in fila, col risultato di arrivare all’intervallo dell’Assistenza più vicino, ma non troppo, a Evans.
Evans se ne accorge e si difende. L’ultimo giro sembrerebbe dei nuovi duellanti, ma è un duello di serie B perché Ogier umilia entrambi stravincendo subito la seconda El Mosquito e ricominciando ad allungare. Neuville vince ancora sulla seconda Derramadero, poi c’è un piccolo show personale di Tanak, che vince i due ultimi, piccoli strappi del giorno, giusto per ricordarsi di esserci e per preparare la sua ultima chance messicana, il Power Stage. Gong, si va al riposo. Ogier-Landais, Toyota, Evans-Scott, Toyota, a 35 secondi, Neuville-Wydaeghe, Hyundai, a 40. Strano vedere il Campione del Mondo Rovanpera a un minuto e mezzo dal leader e Maestro. Solo 5 Rally1 nella top 10, le altre sono tutte Rally2, in testa Gus Greensmith, Skoda.
Domenica si ricomincia con la corta Las Dunas, ma poi arrivano la terrificante Otates - 35 chilometri! – la San Diego di 12 e la El Brinco, 9.5, in regime di Power Stage. Vediamo quel che resta del Rally Guanajuato Messico, sempre avvincente, ma… a suo modo.
© Immagini – Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com
19° Rally Guanajuato Mexico. Classifica Provvisoria
1 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) 2h35m37.6s
2 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +35.8s
3 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +40.1s
4 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +1m34.0s
5 Dani Sordo/Cándido Carrera (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +2m21.2s