WRC 2022. Rally RACC. Infinito Rovanpera Contro Ogier

WRC 2022. Rally RACC. Infinito Rovanpera Contro Ogier
Pubblicità
Un altro episodio che farà discutere. Il nuovo avanza, ma il vecchio resiste, eccome. Cosa succede dietro alla coppia invincibile di Toyota? Un bel niente, solo scuse per cercare di dimostrare che il mal di stomaco viene dal cibo
22 ottobre 2022

Salou, Spagna, 21 Ottobre.  È tutto asfalto, ormai, ma è sempre il Rally RACC di Catalunya. Eccellente! Kalle Rovanpera è già Campione del Mondo dalla Nuova Zelanda, ma il penultimo appuntamento del Mondiale non lesina aspettative e atmosfere. In attesa del Rally del Giappone l’attenzione si indirizza sul futuro dei players, Piloti e Team nei loro colori futuri. Intanto è tornato Sébastien Ogier, e questa è già notizia da strillo.

Dunque prima era un perfetto, equilibrato misto terra-asfalto, e ora invece il RACC è solo catrame, sia pure ben trattato, come un dipinto, su curve morbide e spettacolo di stridio di penumatici. Dunque il Rally di Catalogna è e resta un evento da prima pagina e da gustare con attenzione.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Non funziona, non correttamente. Sin dalla vigilia a tenere banco non sono pronostici o auguri. Sono piuttosto le chiacchiere, gli isterismi da tifoserie ultra, troppo competenti. È un sistema sbagliato, ma funziona, tiene viva l’attenzione.  Dal pollaio Hyundai i galletti si lanciano messaggi contorti ed enigmatici, e il vate di questo o quell’altro organo media si affrettano a interpretare ipotizzando chiaramente la direzione che inevitabilmente dovranno prendere gli eventi.

In Casa Hyundai si ruota su tre argomenti. Tutti di una certa delicatezza. Tanak che potrebbe andarsene, Neuville che si pretende sempre più fulcro del sistema, e un team principal che, pur non sapendo ancora chi sarà il sostituto del dignitoso Julien Moncet, si sa già che scontenterà l’uno o l’altro a seconda di chi si tratti o da dove venga. Certi vortici di nonsense dovrebbero essere accuratamente evitati, però ormai è troppo tardi.

Diamo un’occhiata agli hilight del Catalunya edizione 2022, 57ma della serie. I soliti 300 chilometri scarsi di prove speciali suddivisi in 19 frazioni cronometrate, strade curate e itinerario collaudato, ma meteo tutt’altro che sicuro, in un senso o nell’altro già protagonista, non fosse altro per la difficile stesura del piano gomme. Per fortuna i Pirelli si dimostrano pneumatici assai versatili, e dunque il rebus è meno difficile da tradursi in soluzione di successo.

La storia del primo giorno è piuttosto semplice, e potrebbe riassumersi in una successione di eventi per almeno un aspetto contraddittori. Sì, abbiamo un nuovo, giovane Campione del Mondo, quel Kalle Rovanpera incoronato a metà settembre in Nuova Zelanda. Ma sì, è altrettanto vero che il Vecchio non molla, che l’otto volte Campione del Mondo Sébastien Ogier è in testa al Rally spagnolo dopo il primo giorno di confronto. Il francese partiva meglio del finlandese, ma sull’asfalto conta meno o nulla e anche questo non imita il potenziale dell’evento.

Dopo il primo giorno, dunque, Ogier batte Rovanpera 4 a 3. Il francese è in testa al RACC e il finlandese in ritardo di… 5 secondi scarsi. Il Rally resta aperto e ci si deve aspettare che il giovane si ribelli. Allo stesso modo per cui, peraltro, ci si potrebbe dover inchinare, noi e il fenomeno finlandese, di nuovo davanti alla Storia. Poi vengono, piuttosto confusamente, tutti gli altri. Thierry Neuville che si lamenta della poca velocitò della i20 Rally1 (e chissà se, un giorno, non sarà Hyundai a lamentarsi della velocità del Pilota), ed è terzo. Tanak che continua ad essere perseguitato dai problemi dell’ibrido (e chissà che, invece, non sia l’estone uno dei major problems della sua Squadra), quarto. Dani Sordo, il Pilota a mezzo servizio, cui non si può chiedere di più, e che per vederlo più in là del quinto posto bisogna aspettare che siano gli altri a concedergli l’avanzamento, è quinto. Per usare un termine calcistico, stiamo parlando di un tridente spuntato (e non più di una fiocina a quattro punte perché l’ultimo spuntato, Oliver Solberg, è già stato lasciato a casa.

Poi ci sarebbe Elfyn Evans, ma se solo per un attimo pensiamo che con la stessa vettura Toyota occupa i primi due posti, allora bisogna dire che l’Evans di oggi non esiste. E infine c’è il niente da fare anche per questo giro delle Ford. Breen, Fourmaux, Loubet, Greensmith: niente da fare. Anche attorno alla Squadra di Malcolm Wilson ci si dà un gran da fare a proposito di soluzioni, tuttavia, il momentum è piuttosto chiaro. O la mano al portafogli o a Dovenby Hill continueranno a pretendere di fare le nozze co’ i fichi secchi.

Insomma c’è ben poco da stare allegri. Il nuovo Campion del Mondo non risolve le problematiche d’attualità del Mondiale WRC. Vediamo se la domenica di Salou ci smentisce.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

Pubblicità