WRC 2022. Rally Estonia. Lappi e Breen prima gloria

WRC 2022. Rally Estonia. Lappi e Breen prima gloria
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Partito il 12° Rally Estonia. 24 Prove Speciali di prova del fuoco, con molti esami in corso. Dopo Shakedown e Visit Tartu, una manciata di chilometri in tutto per l’inaugurazione, gli interrogativi sono molti e restano tutti aperti
15 luglio 2022

Tartu, Estonia, 14 Luglio. Appena Shakedown e la prima, inaugurale gimkana spettacolo di Tartu, Visit Tartu – promuove il nome della Specialina – 8 chilometri in tutto non bastano per fugare le ansie di vigilia e di… Campionato. La piccola posta in palio, quasi simbolica, se la sono divisa Esapekka Lappi, primo nello shakedown, e Craig Breen, la Specialina di cui sopra. Siamo già in argomento. Sia il finlandese di Toyota che il nordirlandese di Ford prendono il primatino come un segnale di buon augurio, e allo stesso tempo di promemoria. Lappi è il tipo ideale per questo Rally, velocissimo e stretto, roba da grandissima precisione e una buona dose di fegato, ma è il primo a riconoscere che la sua priorità è quella intransigente di portare la Yaris Rally1 al traguardo. Poi, se sul podio o no, diventa secondario. L’importante è mettere fieno in cascina, punti per la Squadra e far parlare la prestazione complessiva. Un secondo ritiro, infatti, sarebbe molto più che una disdetta.

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Per Craig Breen, invece, c’è sempre quel benedetto e perenne esame a cui si è sottoposti quando si viene ad avere una chance importante e si deve render conto dell’investimento altrui, oltre che del proprio. M-Sport ha dato un sedile ufficiale a Breen, e mentre il tassametro dei Rally Mondiali continua a girare, aspetta ancora un vero e proprio exploit che certifichi la bontà della scelta. A 60 punti Breen naviga nel gruppetto attualmente in lotta per il terzo posto nel Mondiale, assai meno della metà dei punti dell’inarrivabile leader, Kalle Rovanpera che ne ha 145, e al centro di un quartetto troppo bisognoso di rilancio: Tanak, Katsuta, Evans vicinissimo alle sue spalle. Il secondo posto ottenuto da Breen in Estonia lo scorso anno vale molto, ma il peso della responsabilità vale di più.

Già, Kalle Rovanpera. Sono già tutti lì a chiedersi se la chiara esplosione del 21enne finlandese sia un bene oppure sia l’arma con cui si sta uccidendo il Mondiale. Non c’è pace, non siamo mai contenti. Abbiamo finalmente trovato l’alternativa giovane, fresca, inequivocabile a 18 stagioni di violento dominio francese, quasi ininterrotto, ed eccoci a torturarci con la domanda se è un bene o se è un male. La tortura è all’intelligenza e alla presunzione. Siamo in grado o no di goderci il presente strepitoso del Campione del futuro? Proviamoci, dai! Kalle ha vinto qui lo scorso anno, e ha già vinto 4 dei 6 Rally già disputati quest’anno. Tolto il “Monte”, andato al meraviglioso Loeb, e l’Italia Sardegna a Tanak, Rovanpera ha vinto in Svezia, Croazia, Portogallo e Kenya. Non c’è ragione, quindi, per cui non possa vincere ancora in Estonia. Sarà certamente una bella lotta con il padrone di casa!

Dominio quasi ininterrotto vuol dire che tra i 9 di Sébastien Loeb e gli 8 di Sébastien Ogier c’è stato un magnifico 2019 da Campione del Mondo di Ott Tanak per la prima volta del ritorno di Toyota. Le successive vicende, agonistiche e personali del Campione estone, non hanno dato conforto e conferma a quell’exploit, e poi c’è quella foratura nell’edizione dello scorso anno, vinta da Rovanpera, che brucia ancora. Ecco perché Tanak, vincitore dell’Estonia 2020, deve essere considerato il principale favorito alla vittoria del 12° Rally di casa sua.

E Neuville, Thierry Neuville? Vogliamo dimenticare il più determinato, cocciuto e irriducibile, ma anche tra i meno fortunati del Campionato? No, certamente. Il belga di Hyundai è all’appuntamento cruciale, come altre volte, del resto, con la svolta. Ecco il terzo, serio candidato alla vittoria finale.

Non resta che aspettare e vedere cosa succede. 5 Pirelli Soft, un must quando devi cercare il massimo del grip sulle scivolosissime 24 Speciali dell’asse ad altissima velocità dell’Estonia. Cinque vuol dire anche andare alla ricerca di un delicato equilibrio di assetto confidando su una bassa probabilità di forature. Alle Scorpion SA è richiesto un extra di performance basato sull’affidabilità dimostrata nel purgatorio di terreni e condizioni climatiche incontrati nelle precedenti sei prove del Mondiale sin qui. 313 chilometri di inferno cronometrato sulla terra di Estonia per dimostrare tutto il meglio che si pensa del WRC anche questa volta.

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

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