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Colonia, Germania, 8 Luglio. Qualcuno aveva già dato per scontato che la muova Ford WRC Rally1 2022 non sarebbe più stata una Fiesta bensì una Puma, ovvero il veicolo di un segmento più interessante per il momento commerciale non solo di Ford. Bene, quel “qualcuno" aveva ragione. Alla definizione tecnica della nuova arma elaborata da M-Sport, che si chiama Puma Hybrid Rally1, si aggiunge adesso anche il fondamentale elemento estetico e di riferimento nell’iconografia del… catalogo. Ford, come gli altri partecipanti al circo del WRC, è ingaggiata al 100% nel progetto di elettrificazione (100% impegno, non 100% elettrico, come vedremo…) delle vetture del Motorsport impegnate nel WRC, e questo è il prodotto che per primo vede la luce. Anzi, ufficialmente gli appassionati potranno vederlo al FOSGoodwood del fine settimana, per l’occasione presentata da Adrien Fourmaux e Matt Wilson, che poi è il rampollo, o figlio d’arte, del boss di M-Sport, papà (o “zio” come è amorevolmente chiamato) Malcom Wilson.
Non era un dettaglio fondamentale, visto che il “lifting” non è così trascendentale e che le nuove Macchine si prestano perfettamente a rapidi cambi di “vestito”, ma è molto utile per confermare che M-Sport segna un altro punto nel tabellone del programma generale, per prima mettendo in mostra anche la parte estetica di una vettura già avanti con i test e già ampiamente “capita” nella sostanza.
La sostanza della Puma WRC è l’inserimento, nella “filiera” dell’energia da tradurre in performance sulla strada, di una unità elettrica che si associa così alla spinta tradizionale del motore termico. Non è precisamente il caso di parlare di somma di potenze, forse è meglio definirla una partecipazione a ruolo, cosicché la futura prossima macchina da Rally sarà capace di transitare più discretamente in quelle zone preposte o consigliate a tale evoluzione di civiltà. Se parliamo di filiera di quella energia che sarà alla base della mobilità, peraltro, sarà bene andare ancora con i piedi di piombo perché non tutto è così chiaro e pacifico.
Comunque la nuova Puma WRC Rally1 si sintetizza nella nuova linea, nel tradizionale motore di antica tecnologia, a scoppio, l’EcoBoost di 1.600cc sovralimentato, e nella collaborazione dell’unità elettrica capace di 100kW sostenuta da in sistema di recupero dell’energia di franata e da batterie da 3.9kWh a ricarica rapida. L’unità pesa meno di 100 chili, ma è chiaro che sono quei cento chili che costringono a rivedere la distribuzione dei pesi e quindi riscrivere l’esperienza sin qui immagazzinata dai costruttori. Vorrà dire che sceglieremo Navigatori ancora più leggeri e posizionati più in basso, magari.
Un altro aspetto interessante dell’evoluzione nel senso della consapevolezza ambientale è l’introduzione di una benzina non più di origine fossile ma chimica, ottenuta cioè unendo elementi sintetici e biodegradabili. Altra cosa da capire bene nel tempo.
Nessun dubbio che anche gli altri player interessati alla vicenda WRC, in particolare Toyota e Hyundai siano allineati nei tempi e nell’efficacia delle realizzazioni. Restiamo dunque curiosi di veder svelate, una dopo l’altra, le realizzazioni prossime venture. Tanta curiosità è legittima, perché solletica la fantasia così come è accaduto nel caso dell’introduzione delle soluzioni di aerodinamica delle attuali WRC Plus. Per vedere in azione, e quindi capire che ha lavorato meglio di altri, invece, l’attesa porta fino al Monte-Carlo.
Una cosa è da ricordare. Quando le vetture dell’attuale regolamento furono introdotte, di fatto portando sul palcoscenico delle vetture in buona parte realmente nuove, M-Sport si dimostrò più reattiva e corretta nella giusta interpretazione delle nuove realizzazioni, tanto che il furbissimo Ogier scelse proprio la macchina di “zio” Malcom per continuare, pur nel cambiamento radicale, la sua serie di successi mondiali.
© Immagini: M-Sport