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Alghero, 9 Ottobre. Giorno 1! Il buongiorno al Rally viene dall’Isola del Sole. La sveglia ai suoi ragazzi, invece, gliela da Richard Millener, Team Principal M-Sport, non soddisfatto dei risultati ottenuti finora. Morale, sarà il caso o la tirata d’orecchie, Suninen e Lappi lanciano le Ford Fiesta WRC all’attacco a spuntano una doppietta inaugurale strepitosa. Suninen si carica con la prima leadership del 17° Rally Italia Sardegna, Lappi si scarica definitivamente quando, seconda Speciale, la sua macchina va al tappeto in KO tecnico. Anche la leadership del pur bravo Suninen, in ogni caso, durerà appena un paio di Speciali. È solo l’inizio, e il timore reverenziale che tutti antepongono a qualsiasi commento sul Rally sardo.
È la sesta e penultima prova del Mondiale, sulla carta. Si parla, si straparla, infatti, di Ypres in pericolo e di Monza candidato a un ruolo di star di chiusura del Campionato, poi a metà mattina arriva la conferma, che ha del clamoroso. Formato ridotto, Monza Ultima Prova del Mondiale 2020. Non si dice di Ypres, ma… intanto sotto le ruote passano le pietre e la terra di Sardegna, ed è quello che conta. L’unica cosa che conta davvero.
Così sale in cattedra Dani Sordo, il “detentore” che a pochi metri dall’arrivo ha preso il posto di Tanak lo scorso anno vincendo il Rally 2019. Lo spagnolo è un altro che non ha niente da perdere e vorrà dimostrare che i Titoli si meritano. Sordo vince la seconda e la quarta, le due Erula-Tula, e si porta in testa alla fine del primo giro. Evans ha risolto la questione personale tattica e optato per una gara-gara, ma solo per un attimo. Vince la Tempio Pausania ed è quarto. Tutti gli altri hanno paura. Di Ogier non si può dire, ma di Neuville e di un irriconoscibile Tanak, sì. Naturalmente non è tutta farina del suo sacco, l’estone è alle prese con un problema di sospensioni ed è già tanto se riesce a mantenere il contatto, in qualche modo. Comunque, è quasi evidente che tutti aspettano il momento opportuno o di necessità per affrontare le difficoltà e le insidie del Rally a viso aperto. Il rebus è difficile da decifrare e non porta soluzioni immediate, questo è per tradizione un imperativo del Sardegna.
Intanto, è solo il primo giorno di gara, è meglio ridurre al massimo i rischi. Del resto, oltre a Lappi, anche Pollara e Andolfi sono già fuori, e Katsuta uscirà di scena poco dopo. Rally tosto? Sì!
Il primo giro di Speciali, dunque premia e riconosce Dani Sordo, che non si fa pregare e, perfettamente in sintonia con una i20 particolarmente duttile e competitiva, continua nella cavalcata vincente anche nel giro del pomeriggio e porta a segno, alla fine del giorno, ben 4 successi sulle sei sfide.
Lo spagnolo è contento, tutti gli altri in seno alla Squadra molto meno. Neuville dice di non aver trovato la sintonia perfetta, ma certamente qualcosa bussa nella testa del belga, e poi il suo finale è tutt’altro che criticabile, o auto-insoddisfacente. Sarà la pressione, ma Neuville c’è! Tanak, dal canto suo, ha poco da felicitarsi per le pur buone prestazioni del pomeriggio, il Campionato, seppure adesso “allungato”, va vinto ogni giorno e ogni speciale che arrivano, e la fiacca mattutina non ci voleva.
Il solito Ogier assai meglio, ma è chiaro che un quarto posto non è sufficiente, anzi non serve a nulla, per ricandidare il mostro francese alla top list. Lo dimostra anche l’atteggiamento iper critico che Seb ah avuto nei confronti dell’ordine di partenza, una questione non nuova, soprattutto per lui, che in questo momento appare vagamente pretestuosa, o… distensiva. La gara è lunga, ripetiamo anche noi, e sappiamo bene che il conto arriva sempre e solo con il biglietto sotto il piattino al caffè.
Evans, il grande Elfyn, è ormai un caso a parte. Ci ha provato, soprattutto per riconoscersi, vincendo la prima Tempo Pausania, poi è rientrato nei ranghi che competono in modo più congeniale al leader della classifica di Campionato, soprattutto se il vantaggio è consistente. Dovesse commettere un errore di questi tempi, in un Rally che può essere cruciale, il gallese andrebbe sull’orlo del baratro morale, ed è sicuro che una seconda occasione come questa non arriverà tanto facilmente.
Si passa al sabato del villaggio, al sabato del Rally Italia Sardegna. È la giornata più impegnativa, non solo per i chilometri, pochi in più dei 95 del primo giorno, quanto per lo spessore degli appuntamenti. Dire Monte Lerno, e Coiluna-Loelle è quanto basta per essere chiari. Il tempo è buono, il Rally mantiene tutte le promesse. Tutto va bene.
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