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Salou, Spagna, 27 Ottobre. Ott Tanak,15 Ottobre 1987. Viene da Kärla Parish, un villaggio di 2.000 abitanti sulla Saaremaa, la 'zattera' di terra dell’Ovest estone stretta tra il Baltico e il Golfo di Finlandia.
27 Ottobre 2019. A 32 anni il figlio di Ivar, discreto 'driver' degli anni ‘90, è Campione del Mondo WRC 2019, 43° Titolo Piloti della serie.
È il ventesimo Pilota, il primo estone a riuscirci, il primo a riconsegnare la corona Piloti a Toyota e al Team Gazoo Racing, 25 anni dopo la epica tripletta dei Mondiali 1992, 1993, 1994, Carlos Sainz, Juha Kankkunen, Didier Auriol. Allora erano i tempi della leggendaria Toyota Celica Turbo 4WD, oggi è il grande momento della Yaris WRC.
Per Tanak e Toyota oggi si chiude un cerchio che ha più o meno lo stesso raggio. Nel 2018 è il Titolo Costruttori, che mancava alla Casa giapponese dal 1999, nel 2019 arriva il Titolo che è considerato il massimo obiettivo e valore assoluto. Pilota e Macchina. Il tetto del Mondo. L’Everest del WRC, non c’è una montagna più alta.
Tanak diventa Campione del Mondo con il Toyota Gazoo Racing WRT, la Squadra diretta da Tommi Makinen che ha 'armato' la Yaris WRC figlia del nuovo regolamento 'Plus' introdotto nel 2017. La Toyota del rientro WRC nasce sui tavoli da disegno e nei computer nel 2014, prova ed evolve in gran segreto per un lungo periodo, scende in campo per la prima battaglia della nuova era nel 2017 e conquista la prima vittoria al secondo appuntamento di calendario. Svezia, 12 Febbraio 2017, Jari-Matti Latvala.
Tre anni di crescendo, da manuale di un sistema che è un rullo compressore. Un anno per mettere tutto a registro, due per il successo tra i Costruttori, tre per chiudere il cerchio. Toyota, Yaris WRC, Ott Tanak.
La Yaris WRC atterra nel 2017, Tanak decolla nello stesso anno. Prima è stato un lungo avanti e indietro da Dovenby Hall. Nel 2017 è l’ennesimo ritorno alla corte di M-Sport. Questa volta, però, alla maturazione di dieci anni di WRC Tanak aggiunge una stagione particolarissima. Il pupillo di 'Zio Malcom' diventa 'spalla' di Sébastien Ogier, che quell’anno ha scelto M-Sport dopo il clamoroso ritiro di Volkswagen alla fine della stagione 2016.
Da spalla ad allievo il passo è breve. Tanak non si lascia sfuggire l’occasione di 'spiare' e assimilare il metodo del più forte. Non è difficile riconoscere, oggi come nell’esplosione del 'Tanak 2018', i tratti dell’esperienza Ogier.
Due vittorie nel 2017, Sardegna e Germania con M-Sport. Poi Makinen vede più lungo degli altri, stringe e conclude l’affare del secolo. Quello per cui sono ancora in molti a mangiarsi le mani o a cercare di riparare. Tanak entra nella Squadra diretta dal 4 volte Campione del Mondo, 1996-1999, e raddoppia. 4 volte primo nel 2018, Argentina, Finlandia, ancora Germania e Turchia.
Il trend si fa appena più chiaro e siamo già alla marcia trionfale della stagione 2019. L’anno del Tanak Mondiale e delle sei vittorie categoriche, disarmanti. Svezia, poi Cile, Portogallo, il bis di Finlandia e il tris di Germania, il Galles. Non solo vittorie nell’epopea dell’estone lanciato dieci anni fa da Markko Martin, il connazionale che tuttora ne cura parte della carriera e i contratti sempre più 'solidi'.
Il Tanak Mondiale è anche il furioso inseguimento del Monte-Carlo, dopo aver perso due minuti per una foratura, per recuperare il terzo posto a 4 secondi da Neuville, il secondo posto del Messico partendo da leader e aprendo la strada tra i sassi delle montagne latinoamericane. È la frustrazione della nuova foratura in Corsica, due minuti irrecuperabili e la perdita della leadership conquistata in Svezia, e l’alternatore guasto il secondo giorno dell’Argentina, con la conseguente perdita di contatto dagli avversari diretti 'apparentemente' in fuga.
Soprattutto e senza dubbio alcuno, è l’incredibile brivido del Sardegna Italia, sì, proprio la terra dove Tanak ha conquistato la prima vittoria mondiale, emotivamente insopportabile. Ott Tanak scivola dal primo al quinto posto per il cedimento della guida assistita durante l’indimenticabile Power Stage dell’Argentiera. Lo spavento, poteva essere il crollo, e la delusione sono solo parzialmente mitigati dal ritorno in testa al Mondiale. Anche il Turchia diventa improvvisamente drammatico, questa volta per un imperscrutabile, è sempre così, difetto di fabbricazione di una centralina.
Dall’altra parte dell’emozione c’è la fredda determinazione a non mollare un centimetro alla sfortuna o alla pressione, interna e esterna, vista nella riscossa pronta, perentoria e ammonitrice del Galles, nell’intransigenza del metodo Power Stage, cinque volte cinque punti, emblematico esorcismo del Turchia e corredo di 4 vittorie 'full' che, moralmente, valgono come un 'cappotto' inferto agli Avversari.
E finalmente è l’Ott Tanak dalle idee chiarissime che affronta l’appuntamento cruciale del 55° RACC Spagna-Catalogna. Una partenza non facile, un risveglio blando, poi l’attacco decisivo. Non è la settima vittoria, ma è il settimo cielo! Ott Tanak è Campione del Mondo. Dopo 15 anni, la 'serie' francese è interrotta.
A primavera del 2019 esce il Film. 'Ott Tanak: The Movie'. È la sua Storia, le sue origini, le difficoltà, l’isolamento, i treni persi e ripresi al volo, le ambizioni negate e ripescate con rinnovata determinazione, la rabbia buona. Oggi quel film è solo la prima parte della sua vita.
Il resto e il di più non è pellicola, è il sogno diventato realtà. Difficile tenere la parte. Oggi Tanak non ce la fa proprio a mantenere lo sguardo fermo e l’espressione glaciale che gli abbiamo visto sul viso chiaro in tutti questi anni. Dall’inizio del week end sono solo sorrisi e luce negli occhi chiarissimi.
Foto: Manrico Martella