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Salou, Spagna, 27 Ottobre. Solo quattro prove speciali, 73 chilometri lunghi come un’intera stagione. Riudecanyes, 16, La Mussara, 16, poi un altro giro, uguale, finalissima mondiale Power Stage. Non si dorme, non ci si siede, non si mangia. Troppe cose in ballo, poste altissime in gioco, fiumi di adrenalina e di emozioni.
RallyRACC a 'rischio' Leggenda, indimenticabile. Sole stupendo. Non solo la Costa catalana è Daurada, tutta la stagione diventa d’oro in una domenica di sole.
Hyundai ha scatenato un inferno epico. Due Macchine a caccia del Rally per tenere sotto scacco il Campionato. Non funzionerà, ma il sistema era quasi perfetto. Peccato che Loeb non porti la terza al risultato della strategia, il nove volte Campione del Mondo non regge all’urto del momento cruciale della stagione, e scivola indietro.
Neuville, Sordo, Tanak terzo nella prima Riudecanyes. Sordo e Tanak nella prima La Mussara, Neuville parzializza la valvola del rischio e allenta la presa. Se lo può permettere, ha un buon vantaggio, è nelle condizioni di gestire la Corsa e la posizione. Purché non molli la concentrazione, è il rischio quando 'alzi' il piede.
Tanak non sente il fiato sul collo di Loeb ma Sordo, che ha tirato l’elastico a quasi cinque secondi, dimostra di essere un osso duro da andare a mordere. Anche per l’estone la prospettiva 'no risk' è più coerente con l’importanza della posta in gioco. Per ora. Si rischia di andare ai tempi supplementari… ops, a un Power Stage ago della bilancia, il giudice del Campionato. Penultima Speciale. Ancora Dani Sordo davanti a Tanak e Neuville.
Meeke è tornato per il Power Stage, anche se poi mollerà negli ultimi metri per non interferire con l’azione di Tanak, Ogier non s’è mai arreso e questo è un obiettivo. Sono i due outsider del giorno, per l’irlandese questioni d’orgoglio e curriculum, e contratto, per il francese in gioco una storia e una reputazione. Per questo non mollerà mai, anche se solo per i cinque punti del Power Stage più qualche spicciolo del Rally. Quel guasto all’idraulica della C3 non ci voleva, non era il momento, ma non ci sono colpe, non è quel genere di accadimenti che deve o può produrre un capo d’imputazione. Altrimenti sarebbe quel Mondo perfetto che non esiste, e il Motorsport sarebbe una noia mortale.
Il Power Stage è vitale. Cruciale. C’era da aspettarselo. La Mussara. Strada pulita, asfalto buono. 20 chilometri. Distanza ragguardevole per un Power Stage, oltre la media chilometrica. Dieci minuti d’inferno. A Tanak basta fare meglio o appena peggio, un punto meno, di Neuville. L’Ogier che non molla potrebbe essere lui l‘ago 'perfido' della bilancia. Le due Hyundai sono subito dietro all’exploit di Evans.
Poi tocca a Tanak. a vederlo scorrere la Speciale della Storia viene da chiedersi perché tanti dubbi, tante incertezze. Tanak è una parola sola: imprendibile. Vince il sesto Power Stage della stagione. Questo vale tutto. Tanak, Evans, Neuville, Sordo, Ogier. È l’ultimo traguardo del Rally Catalunya - Costa Daurada.
Succede il fatto straordinario. Ott Tanak è Campione del Mondo con Toyota.
Dietro ai cinque magnifici, o fuori dal teatro della grande battaglia del RallyRACC 2019, non c’è molto, non c’è il migliore smalto del WRC. In un giorno come questo, per la verità, è come se non ci fosse un bel nulla. Latvala è diventato un bravo impiegato d’azienda, e chissà che la dedizione alla causa non gli valga un avanzamento di grado in ufficio.
Evans e Suninen, dal loro punto di vista sensazionali e un gran Power Stage del gallese, sono in realtà poco più che la buona volontà, e un processo di implementazione della Macchina in vista di metterci dentro finalmente qualcuno per cui valga la pena essere ancora il Team che ha prodotto, fino a pochi minuti prima, il Campione del Mondo in carica.
Meglio le R5, tante, belle, performanti, competitive. È giornata di Citroen. Cammilli è protagonista WRC 2, Ostberg primattore WRC 2 Pro. Un giorno in cui anche le Skoda di Kopecky, Rovanpera e Kajetanowicz sono spettatrici, figure di lusso distratte da quello che succede sul campo principale del RallyRACC.
C’è molto su cui riflettere ancora. Il caminetto della passione è acceso e ben alimentato. Legna buona al fuoco. Ora c’è l’Australia. Sarà una grande cerimonia di chiusura e un grandissimo show, non c’è da dubitare. C’è ancora qualcosa da sistemare e ritoccare nell’affresco del Campionato del Mondo WRC. Lo sfondo è un tramonto indimenticabile sull’Oceano del WRC.
Foto: Manrico Martella