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L’Alguer, Sardigna, fine Giugno 2019. Attacchiamo tutto idealmente al Rally Italia Sardegna. Non c’è giorno, infatti, che non ne succeda una. Tutte buone cose. È ancora una volta Andrea Adamo (che mi viene sempre più da chiamare Salvatore) che ci aiuta a definire un orizzonte nuovo e ad alimentare una visione di WRC allargato, non solo geograficamente. Prima è l’assunzione a tempo determinato di Breen per il Finlandia, poi l’argomentazione sulla posizione di Hyundai nella battuta di caccia a Tanak. Che non è, come si può pensare di primo acchito, l’ovvietà di scoprire il buco alle conche, bensì una sorta di liberazione da preconcetti sempre più formali e obsoleti. Che male c’è a dire degli infiniti soldi che possono essere necessari per garantirsi i servigi del Pilota più veloce del momento (e in prospettiva)? C’è qualcosa di “immorale” a far correre un altro Pilota in un Rally quando ce ne sono già quattro per tre volanti? Non confermando né smentendo l’interesse di Hyundai per Tanak, indirettamente e in modo elegante Adamo ci invita a riflettere sul fatto che è certamente una questione di soldi, ed è altrettanto ovvio che tutti gli aspiranti a un Titolo del WRC dovrebbero per forza dare un’occhiata alle quotazioni di mercato dell’Estone. Come bonus Adamo la butta lì: prima di tutto, in ogni caso, è importante dare al Team quell’efficienza globale, lavorando anche sugli esseri umani, attraverso la quale produrre dei buoni, ottimi risultati. Vedi Sardegna.
Per inciso resto della mia idea: aggiungiamo pure Hyundai a M-Sport al banco di vendita di Tanak (ufficialmente mai aperto), il Pilota dovrebbe restare con Toyota, che ai rilevanti (pare i più rilevanti del Circus) potenziali tecnico ed economico ha aggiunto, la mano sulle tavole, la promessa personale di Akio Toyoda.
Ed eccoci allo “scandalo” Paddon-M-Sport. Notizia figlia dei tempi. Molto bella. M-Sport ingaggia dunque Hayden Paddon e John Kennard per il Rally di Finlandia. Tutti d’accordo, probabilmente felici. Se ci dispiaceva che non ci avesse pensato Hyundai siamo felici che proprio Hyundai Nuova Zelanda, che è a battesimo del programma “declassato” del pilota di casa, abbia dato il suo OK di fatto partecipando al suo rientro nel Grande Giro. Se ci meravigliava una certa inerzia del programma non-ufficiale Ford, eccoci contenti di registrare che la Squadra di Malcom Wilson imprime un bel colpo alla ruota, magari con l’intenzione di “promuovere” la sempre ottima Fiesta, che ricordiamo Campione del Mondo in carica con Ogier, e magari proprio agli occhi di Tanak, aggiungendo quindi il confort tecnico alla proposta ideale, già ricca del carisma Wilson ma ancora povera del necessario, vile denaro (da parte inequivocabilmente della Casa madre).
Due giorni appena di trattativa prima della scadenza del termine per iscriversi al Rally, e Paddon è del Finlandia. Per ora “solo” per il Rally Neste, che lo registra quarto nel 2018, con Ford che è la Marca con cui Paddon ha iniziato nel Grande Gioco nel 2013.
Beh un po’ d’acqua, da quanto Paddon finiva secondo al Rally Australia e subito dopo gli veniva preferito Loeb sul sedile ufficiale della i20 Coupé, è passata.
Per Paddon vale il discorso fatto per Breen. Preferire rimboccarsi le maniche, invece di mettersi a piangere, e spingere sull’acceleratore continuando a lavorare sul proprio futuro, è sempre una buona idea.
Il WRC la riconosce come propria e premia, così, Pilota e Appassionati. Finlandia, Germania a Catalunya hanno già i loro menù estesi. Così come il Campionato WRC allarga la sua estensione di dominio con la partecipazione dei Big ai Rally fuori dal calendario mondiale, Neuville-Ypres, Loeb-Alba, Evans-Suninen-Lappi-Mikkelsen-Tanak-Estonia, e la sua mappatura geografica, Giappone, Safari in arrivo nel prossimo futuro.