WRC 2019 Italia di Sardegna. IL CIR dei numeri misteriosi

WRC 2019 Italia di Sardegna. IL CIR dei numeri misteriosi
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Rally Italia Sardegna è anche e molto di più. È CIR, 4a (e 5a) prova, CIRT, tutto magnificamente full merged nel Mondiale, ma con la necessità di un certo impegno per calarsi nel lato più misterioso… i numeri
13 giugno 2019

Alghero, Sardegna, 12 Giugno 2019. Rally Italia Sardegna è anche un super appuntamento con il Campionato Italiano Rally e con il Campionato Italiano Rally Terra. L’Italiano si spara la sua Prova sulla terra di questa Terra. Terra unica, e prova unica… e doppia, e di un quarto assottigliata e di tre giorni divisi in due…

Criptico o deficiente? Non ci si capisce niente. Lo ammetto. Per farlo bisogna riferirsi all’infinita pazienza dell’immenso Claudiu Carusi che, unico al mondo, è riuscito a scendere in profondità nei meandri filosofici delle formule magiche del CIR senza rimanerne intrappolato e, anzi, a uscirne lucido con la spiegazione adamantina dei numeri. Proviamo a riassumere, senza… assumerci alcuna responsabilità: non ci arriviamo.

Rally Italia Sardegna è Campionato Italiano Rally. Lo è due volte, sono due Gare in una, la prima è dei due giorni iniziali del Mondiale, giovedì e venerdì, la seconda quella di Sabato e Domenica. Il Rally italiano è sostanzialmente merged nel Mondiale, ma ne esce totalmente autofiltrandosi in un protocollo di “giudizio” indipendente. Proviamo a spiegare. Per l’Italiano spariscono tutti gli stranieri, gli italiani restano tutti. Ma non tutti sono iscritti al CIR, e allora bisogna filtrare ulteriormente. Solo se nei primi dieci gli iscritti (al Campionato, non al Rally) vanno a punti. Ma i non iscritti che entrano nei dieci tolgono punti infilandosi davanti agli iscritti.

Dopo il podio del venerdì sera, ancora da capire nelle sue dinamiche logistiche, la storia si ripete sostanzialmente nel week end puro fino al Power Stage, che però è affare Mondiale.

Non bastasse, dunque, il Rally Italia Sardegna vale come se fosse due Gare. Ciascuna assegna il suo bottino di punti “italiani”, ma lo fa a coefficiente ridotto, precisamente da 1 a 0,75. Quindi uno che vince due volte, o tutte e due i Rally in cui si “splitta” il RIS19, porta a casa un sacco di punti ma non come se avesse vinto, che so, San Marino e Adriatico. In più chiaramente, il rischio di far male alle Vetture e rimanere con un palmo di naso il Rally… immediatamente successivo è remoto ma reale.

Ridotto, ma non riduttivo, semplificato e… amplificato, invece, il discorso della Prova del Campionato Italiano Terra. In questo caso la Gara è unica, una soltanto, ma non è tutto l’Italia Sardegna bensì solo la prima tappa dal giovedì sera al venerdì tramonto. Anche qui coefficienti personalizzati, nella speciale circostanza, tuttavia, gonfiato a 1,5.

Ditemelo subito che ho le allucinazioni.

Al di fuori dei numeri, l’Italiano merged nel Mondiale è indubbiamente interessante. Molto. Peccato che al CIR siano iscritti solo 5 Equipaggi, nell’accezione di Campedelli-Ford, Basso-Skoda, Rossetti-Citroen, Crugnola-Skoda, Profeta-Skoda. D’altra parte le due Gare dell’Italiano sono particolarmente impegnative e doppiamente, o unavoltaemmezzo, rischiose, quindi un gioco che vale la candela solo per pochi. Meglio l’Italiano Terra, che conta ben 18 partenti, ma non il duello atteso tra Scandola, presente, e Andreucci, assente al volante per una questione regolamentare.

Una foresta intricata di punteggi, classifiche e podi, che poi è nulla dal momento in cui il Rally, o i Rally, prende il via e tutto diventa goduria per occhi e orecchie.

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