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Bostalsee, Germania, 25 Agosto 2019. Domenica, bel tempo, la “selettiva” Panzerplatte ormai alle spalle. Come voltare pagina in Germania e godersi l’ultimo atto della 37a edizione del Rally. Non è così, naturalmente, le ferite dell’agonismo non si rimarginano facilmente, e quasi mai contestualmente all’evento nel quale sono state inferte.
Ma, come si dice, tutto può succedere, il Rally è ancora lungo. Gratuita e per niente assiomatica la prima affermazione, relativamente coerente la seconda, in questo caso. Sono infatti ottanta chilometri nelle Speciali Grafschaft e Dhrontal, per le due volte del gran finale. Si torna tra gli ottimismi dei curati asfalti tra i vigneti.
Tre Toyota al comando, compatte, tre Hyundai, compatte, all’inseguimento. Strategie facili e difficili allo stesso tempo. Mantenere le posizioni, cullare e proteggere il più redditizio dei sogni per quanto riguarda le Yaris WRC del Gazoo Racing, cercare di mettere una i20 Coupé sul podio e, magari, aggiustare l’ordine d’arrivo finale per le tre Hyundai del Team Motorsport ufficiale.
In questo caso, nel caso, chiamando al sacrificio il ben meritevole e non certo fortunato dei tre Equipaggi, Sordo-Del Barrio, che tuttavia è quello più vicino alle Frecce Giapponesi arroccate sul podio. Scelte e strategie con pochi sbocchi per la lunga mattinata tedesca.
Neuville-Gilsoul in gran forma nella prima Grafschaft davanti a Sordo-Del Barrio e Meeke-Marshall. Tanak-Jarveoja e Latvala-Anttila indietro, risparmiano gomme e seminano secondi del patrimonio acquisito nei due giorni precedenti. Neuville non la manda a dire, aspetta che succeda qualcosa là davanti. Latvala rassicura, resterà a guardia del podio Toyota.
Mikkelsen-Jaeger escono e rientrano in strada, in questo modo aprendo una pur timida via alla Citroen di Lappi-Ferm. Ogier-Ingrassia restano stazionari in attesa di inventarsi qualcosa per il gran finale, ma intanto usano l’ultimo giorno del Germania come se fosse un test.
Prima Dhrontal, seconda Speciale e prova generale del Wolf Power Stage. Piccolo duello tra Latvala e Sordo, rispettivamente in difesa e all’attacco del terzo gradino del podio. Vince Latvala.
Stessa musica per il resto della compagnia. Niente di nuovo sotto il sole, tranne la tiepida “operazione” di Mikkelsen che si riprende la sesta piazza ai danni di Lappi. Le note per l’imminente Power Stage sono aggiustate.
Grafschaft 2. 28 chilometri con un allungo spaventoso nella seconda parte. È il nodo gordiano della domenica, l’ultima chance per fare una certa differenza, se nelle corde di un sistema perfettamente accordato. Toyota ha ordinato l’apertura del paracadute ai propri Dragster e tutti gli Equipaggi hanno concesso almeno una dozzina di secondi per il rallentamento, cosicché è una nuova doppietta Hyundai, Neuville-Sordo, giusto come al primo passaggio.
Nulla è cambiato, ad eccezione del fatto che Neuville ha rosicchiato 5 secondi a Sordo e comincia a meritare l’eventuale avvicendamento “a tavolino” con il pur forte e generoso compagno di Squadra. Ai margini dello spettacolo Lappi torna davanti a Mikkelsen nel duello alla meno del Rally, ed esce di scena Fabio Andolfi, per un problema meccanico, che era terzo nella WRC con una Skoda.
Dhrontal 2. Wolf Power Stage. Poco più di 11 chilometri. Ancora vigneti, un delirio di incroci nella prima parte, finale veloce. Un mare di gente a bordo strada. Vietato sbagliare.
Prima di tutto e prima che ce ne dimentichiamo. Kopecky interrompe la serie di Rovanpera e porta a casa la WRC 2 Pro. Poi. Bene Neuville, primo nel Power Stage e quinto Assoluto. Il centravanti Hyundai ha sempre spinto molto forte, ha preso tutti i rischi del caso con grande senso di responsabilità e vinto ben sette Speciali. Ha avuto e portato la velocità della i20 al livello della Yaris di Tanak, ma con quella foratura della Baumholder non poteva fare di più.
Nessun favoritismo o gioco di Squadra, Dani Sordo è “lasciato libero” di concludere la sua bella Corsa con un bel quarto posto assoluto, significativo se si considera che era sceso fino al nono per un problema al cambio. Mai rinunciatario Ogier in un week end difficile per Citroen che ha visto il Campione del Mondo in carica chiudere all’ottavo posto con un piccolo punto di Power Stage, e Lappi sesto assoluto prevalere nel finale sull’avversario diretto, ma mai esaltante, Mikkelsen.
E veniamo al trionfo Toyta Gazoo Racing. Niente diventa più soltanto possibile. Infranto con la realizzazione del sogno il tabù della storia recente, le tre Yaris WRC salgono sul podio di Bostalsee. Il “responsabile” Latvala, terzo assoluto e terzo nello strappo finale, ha dimostrato che anche sotto il peso di una pressione altissima si può svolgere con successo un compito importantissimo per l’economia della Squadra.
Meeke è stato magico. Come rinato, resuscitato per l’ennesima volta dalle proprie ceneri finlandesi, l’irlandese ha dato spettacolo e portato a termine la delicatissima, nel suo caso, missione di riscatto nei confronti di Toyota, di Makinen e della carriera. Un secondo posto bellissimo, due punti di Power Stage in scioltezza e una vittoria stratosferica sulla seconda Panzerplatte “Venuta così, senza volere, solo perché la Macchina e il ritmo erano perfetti e divertenti!”.
E Otto Tanak? Bene. È la quinta vittoria stagionale, un altro successo che trovo particolarmente esemplare. Un solo brivido, proprio nel finale, per una “fuga” dei freni nell’ultima Speciale, cosicché con un solo disco in funzione Tanak ha dovuto rinunciare ad ogni velleità nel Power Stage. Tanak ha portato la Yaris WRC, la Squadra e, soprattutto, sé stesso sul tetto del mondo guidando la prima tripletta storica del Team capitanato da Tommi Makinen.
Nella graduatoria provvisoria a quattro prove dalla fine del campionato, Tanak raggiunge quota 205 punti. Sono ormai 35 punti di vantaggio su Neuville, salito a quota 170, e ancora di più su Oger che si ferma a 163 punti.
A coronamento e “pieno” del successo Toyota c’è anche il decimo posto assoluto ottenuto da Takamoto Katsuta, cognome di evidente origine livornese, che conclude alla grande il proprio debutto tra i grandi del WRC con una Yaris WRC proprio nel giorno del compleanno della mamma.
Si passa al bellissimo Rally Turchia, Marmaris, da 12 Settembre.
Rally ADAC Germania 2019, Classifica generale Finale
1 Ott Tänak/Martin Järveoja (Toyota Yaris WRC) 3h15m29.8s
2 Kris Meeke/Seb Marshall (Toyota Yaris WRC) +20.8s
3 Jari-Matti Latvala/Miikka Anttila (Toyota Yaris WRC) +36.0s
4 Dani Sordo/Carlos del Barrio (Hyundai i20 Coupe WRC) +46.6s
5 Thierry Neuville/Nicolas Gilsoul (Hyundai i20 Coupe WRC) +58.5s
6 Esapekka Lappi/Janne Ferm (Citroën C3 WRC) +1m42.2s
7 Andreas Mikkelsen/Anders Jaeger-Amland (Hyundai i20 Coupe WRC) +1m46.2s
8 Sébastien Ogier/Julien Ingrassia (Citroën C3 WRC) +1m56.3s
9 Gus Greensmith/Elliott Edmondson (Ford Fiesta WRC) +6m22.2s
10 Takamoto Katsuta/Daniel Barritt (Toyota Yaris WRC) +8m19.2s