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Llandudno, Galles, 6 Ottobre 2019. Il buongiorno si vede dal mattino (presto). Almeno nelle intenzioni. Il tempo sembra disposto a un break delle nuvole più dense, sulle strade restano fango a acqua, con grandi incertezza e rischio per grip e frenata.
Ott Tanak vince subito la prima Alwen, la Speciale più “aperta” e meno “gallese” del Rally, Neuville continua a dargli la caccia (o è a caccia del migliore sé stesso), Ogier si defila, dichiaratamente rinunciatario (“Non credo ci sia una possibilità di andare a prendere quelli là davanti!”).
Il diplomatico Campione del Mondo si limita a controllare Meeke alle sue spalle. Qualcosa, i fatti di esperienza recente, lascia tuttavia credere che ci sia un progetto globale che guarda più avanti, al Power Stage, che i diversi contendenti interpretano in maniera differente.
Tanak non si cura troppo dei dettagli e continua a macinare, Neuville mantiene la concentrazione con l’attacco perenne, Ogier… risparmia le gomme. È impressionante la trasformazione di Meeke, killer addomesticato che diventa un’arma importante al servizio del… rinnovo del contratto.
La successiva Brenig conferma e perfeziona la regola ipotizzata. A parte la nuova fiammata del magnifico Evans, che porta a quota sei il suo pregevolissimo bottino e… sconvolge la classifica salendo al quinto poto ai danni di Mikkelsen, Neuville riesce a mettere dietro Tanak. Ogier continua a rodare pneumatici.
L’asfalto dell’intermezzo Great Orme, ventesima del programma e neanche 5 chilometri sulla punta Nord Ovest del Galles, è cancellato. Peccato per gli spettatori (questioni di sicurezza), ma in considerazione della delicatezza del Rally e del Campionato, direi che è una scelta saggia. Niente lotteria di asfalto e si va direttamente al Service di… mezza mattina, a preparare il gran finale.
Strade e strategie sono ormai note, è quasi impossibile fare una qualche differenza sostanziale, se non di forza. E questo comporta dei rischi. Meglio rischiare quando vale doppio. Con una situazione ormai ritenuta stabile, ecco dunque l’ultima Alwen, la settima personale di un perfetto, anche se non troppo fortunato, Evans. Neuville in scia e Ogier in rilascio. Questa volta è Tanak che molla, leggermente, la presa, e si va all’ultimo round, la famelica ultima Brenig, sei chilometri e mezzo in regime di Wolf, appunto, Power Stage.
Le macchine partono immacolate, dopo venti metri non si leggono più numeri e sponsor e i tergicristallo sono al lavoro. Il primo a partire è Kalle Rovanpera. Alle 12 e 23 ora di Greenwich il diciannovenne, da 5 giorni, finlandese diventa Campione del Mondo WRC 2 Pro.
Poi si torna a noi. Lappi stacca il primo “tempone”, che diventa il riferimento. Si va avanti come “sospettato”. Ogier esce allo scoperto, come previsto, ce la mette tutta e migliora il tempo già buono di Neuville, e infine Tanak libera la sua migliore “furia”. Nonostante un paio di toccate insidiose, segno solo di un perfetto controllo del limite, Tanak va a vincere il suo 6° Rally della stagione davanti agli avversari diretti, nell’ordine Neuville e Ogier. 5 punti all’estone, 4 a Ogier, due a Neuville. Fine del Power Stage e del bellissimo 75° Super Galles. Bellissimo 4° posto di Meeke, Bellissimo 5° di Evans, bellissimo il sesto di Mikkelsen, impeccabile.
WRC 2. Alla fine, e con pieno merito, vince Petter Solberg. Più che Gara è commozione. Trova il tempo di suggerircelo l’emozionale Ostberg di un Rally che non lo soddisfa. “Pare” che per Petter “Hollywood” Solberg sia davvero l’ultima apparizione nel Mondiale WRC.
A dire il vero lo scorso anno non sembrava così diverso, quando portò al debutto in Spagna la Volkswagen Polo R5. Non diverso perché allora ci fu commozione nel ritrovare nel paddock di Salou gli uomini e le tende della leggenda VW. Quest’anno in Galles la “news” potrebbe essere attendibile, soprattutto se messa in connessione con l’ideale passaggio di consegne tra il padre Petter e il figlio Oliver. Certo, se Oliver fosse stato un poco più attento e un po’ meno distruttivo saremmo sicuri che papà Petter non vorrà portare per mano ancora una volta il figlio in una prossima occasione. In tal senso, tuttavia, saremmo solo contenti tutti.
Rovanpera Mondiale! WRC 2 Pro. È, dunque, una nuova passeggiata trionfale del finnico, miraggio irraggiungibile per Kopecky. Quel che è sensazionale è che il teenager figlio d’arte conquista il suo primo Titolo iridato al primo tentativo di… prima patente, e per di più con due Gare d’anticipo.
Niente da fare, ormai, per Greensmith e Ostberg. Per Rovanpera, gli eventuali Spagna e Australia saranno bagni di folla, abbracci di appassionati e fans, facilmente più anziani del beniamino, e festa.
Situazione. Campionato Piloti. Tanak sale a 240 punti, Ogier va a 212, Neuville a 199. Restano un massimo di 60 punti su cui giocare le ultime, due, chance. Mondiale Costruttori. Hyundai resta in testa alla graduatoria provvisoria, 340 punti, Toyota fa meglio in Galles e sale a 312. Brividi fino alla fine anche in questo caso.
E che dire del Mondiale a due Prove dalla fine? Che in Spagna, fine Ottobre, si dovranno fare i conti con le superfici miste, terra e asfalto, un piccolo rebus per assetti e sviluppi che non si risolve che… in Gara, e che in Australia, fine novembre, ritroveremo la terra “grassa” e umida dell’emisfero al sole e le bellissime, eccitanti foreste oceaniche di Coffs Harbour, che aggiungeranno emozione e extra stimoli alla delicatezza del momentum del Campionato.
L’anno scorso ne successero davvero di tutti i colori. Poco da dire, ancora meno da arrischiare in termini di pronostici.
75° Rally Galles. Classifica Assoluta Finale.
1. Tänak, Toyota
2. Neuville, Hyundai, +10.9
3. Ogier, Citroen, +23.8
4. Meeke, Toyota, +35.6
5. Evans, Ford, +48.6
6. Mikkelsen, Hyundai, +58.2
7. Tidemand, Ford, +5:23.8
8. Breen, Hyundai, +9:25.0
Foto: Manrico Martella