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Jyväskylä, Finlandia, 2 Agosto 2019. Tutto chiarissimo. Abbiamo capito. Ma prima di dirvi che cosa abbiamo capito, un pensiero sulla prima Tappa del Neste Rally di Finlandia 2019. Se si vede il Rally, o più in genere l’Evento sportivo, come la quintessenza della suspence, del confronto gomito a gomito, della minima differenza tra massimi valori in campo, che tiene con il fiato sospeso, ecco che il Finlandia è la quintessenza del Rally. Il vertice massimo dello spettacolo dell’agonismo.
A un certo punto, la Urria 2, ottava speciale, erano in quattro in sei decimi. Latvala in testa e tre inseguitori, perfettamente appaiati a sei decimi di secondo. Formazione stratosferica. Le frecce tricolori bianco rosso e nero Toyota, Latvala solista, Tanak in sofferenza da primo a partire e il miglior Meeke, e la freccia rossa Citroen del resuscitato Lappi. I quattro vincitori delle ultime cinque edizioni gomito a gomito. E quando ricapita? Un primo giro di assestamento, un secondo favoloso. Grande performance collettiva Toyota ma, di fatto e grazie all’inserimento di Lappi, nessuna regola fissa che scandisca il tempo di una qualsiasi routine. Suspence perfetta a 120 chilometri all’ora di media.
Ci stava, ci sta, molto dipende dagli ordini di partenza, dalla “tenuta” allo stress, dalla pressione indiscutibile che un’intera Squadra si mette e sente addosso quando arriva l’appuntamento cruciale, il Rally di casa, e dalla pressione che spinge in avanti, e verso qualche rischio, chi è obbligato a inseguire. Per il grande pubblico degli appassionati non ci potrebbe essere sceneggiatura migliore.
Naturalmente la spada di Damocle è il rischio, il colpo di scena, il guasto, l’errore, l’incidente. Tanto più è elevato il tenore del confronto e tanto più si corre vicini a quel limite del rischio, sul filo del rasoio. Esecuzione perfetta: non è successo nulla.
Una Speciale dopo, Assamaki 2, Lappi si infila tra le Frecce, sale al secondo posto e costringe Tanak giù dal podio virtuale. Straordinario Lappi, si gioca anche un jolly evitando di uscire di strada nel finale. Partiva da dietro, d’accordo, ma ora le strade sono assai meno perfette. Sì, grande Lappi, in un certo senso una delle novità del Rally e un sospiro di sollievo per Citroen.
Arriva la Aanekoski, decima della serie e penultima della Tappa. Meeke sferra il suo attacco, vince a passa di nuovo Lappi, un po’ “lento” in partenza di Speciale. È l’ultima nella foresta prima del ritorno in Città per la seconda, corta Harju. Si potrebbe anche iniziare a tirare due righe di bilancio. No. Mai dire mai, aspettiamo. C’è troppa tensione.
Vai. Ci siamo. Harju. 2 chilometri e tre, è la stessa, prima Specialina disputata anche giovedì sera. Neuville meglio di tutti ancora una volta, come giovedì, e meglio di Ogier, che impatta con Meeke. Non cambia nulla, solo una piccola inversione di tendenza e una sorta di globale, comune soddisfazione, vista la situazione.
Latvala è ottavo, cede un po’ di strada a Meeke, Lappi e Tanak ma conserva la testa del Rally. Poca, pochissima roba, un secondo e due a Meeke, il doppio a Lappi. Gara spettacolare, il finlandese ha vinto sei Speciali, solo il brivido di una foratura lenta durante la quinta. Il Latvala che ci si aspettava da un po’. Forte, autoritario.
Tanak è quarto. Grande prima Tappa del Rally considerando che partiva per primo e apriva la strada. In tutto ha perso appena 2 secondi e 6 da Latvala ed è già “attaccato” a Lappi. Quasi non si direbbe che è una questione di ordine di partenza, si potrebbe pensare che l’estone, una grande riserva di “birra”, abbia voluto viaggiare di conserva aspettando momenti più favorevoli alle sue implacabili scorribande. Non è così, naturalmente, si può star certi che le scorrerie arriveranno con la seconda giornata piena del Rally.
Fatte le dovute proporzioni, e portate le stesse considerazioni sul piatto della bilancia, vita difficile sia per Ogier che per Neuville, quest’ultimo significativamente in ritardo non solo rispetto a Latvala ma anche al Campione del Mondo. Sembra abbastanza chiaro che da queste parti della classifica, tra il settimo e l’ottavo posto, non si corre per vincere. Tuttavia, non basta farlo per limitare i danni. Insomma non è il caso di arrendersi, neppure all’evidenza dello strapotere Toyota in questa circostanza favorevole e “obbligatorio” per la Squadra di Makinen. Un contesto che ci riporta ai Rally di Germania ai tempi delle Volkswagen. Ora sono altri tempi. Di sicuro Ogier e Neuville cercheranno di portarsi avanti, di avvicinare quantomeno Tanak senza affidarsi troppo all’eventualità di un colpo di scena.
La situazione Toyota Gazoo è curiosa. Tre Piloti in corsa per la vittoria, tre Yaris WRC+ in grado non solo di portare i rispettivi Equipaggi sul gradino più alto del Podio, ma addirittura di occuparlo totalmente. Credo che sia un po’ il sogno di Makinen, e il modo migliore per rispondere agli eventi del Sardegna Italia. Al momento Tanak dichiara che non sono in ballo giochi di Squadra con… Meeke. Vuol dire che comunque Latvala è libero di fare la sua Gara? O che l’obiettivo è proprio quel uno-due-tre Gazoo Racing difficilissimo da trasportare su un tavolino per una qualsiasi strategia in favore di questo o di quello?
Breen. Craig Breen. Gara molto bella e l’irlandese non sta nella pelle dalla contentezza. Al momento la scelta di Andrea Adamo si dimostra perfettamente azzeccata, poiché la i20 Coupé numero 42 è la prima delle tre Hyundai, al… quinto posto. Quattro decini, quasi niente, meglio di Mikkelsen, che comunque ha vinto la seconda Urria. Stiamo a vedere come evolve il confronto. In questo caso il gioco di Squadra eventualmente ci starebbe, anche se difficile vista la doppia posta in gioco. Vale comunque la pena di affrettarsi a fare i complimenti al Pilota.
Stavo per dire del “solito” Rovanpera, primo delle WRC 2, in questo caso Pro, poi devo ricordarmi di togliere il “solito”, forse inopportuno sebbene di buon augurio per il giovane Kalle che è anche decimo assoluto subito dopo le due Fiesta di Suninen e Greensmith.
Il bello del Rally. In questo caso stupendo. Questo abbiamo capito!
Foto: Manrico Martella