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WRC Planet, 13 Dicembre 2018. 44 anni, si riparte. Sébastien Loeb correrà i prossimi due anni del Mondiale World Rally Car con Hyundai. L’annuncio di oggi segue la scia di voci di corridoio che hanno animato il “mercato” degli Equipaggi che prenderanno parte alla prossima stagione, lasciando peraltro aperti altri interrogativi concreti e anche di natura più… filosofica.
Ecco fatto, Sébastien Loeb e Daniel Elena entrano a far parte di una delle più forti e eclettiche formazioni del WRC. Disputeranno sei prove del Mondiale 2019 con la i20 Coupé del Team Ufficiale Hyundai. La Squadra di Alzenau diretta da Michel Nandan ha contestualmente confermato anche l’equipaggio Daniel Sordo-Carlos del Barrio che entra, come ormai è consuetudine nel Team, in un complesso gioco di turnover con Andreas Mikkelsen, l’altro Pilota già ufficialmente registrato, Hayden Paddon, qualora la trattativa tuttora in corso vada in porto e, appunto, Sébastien Loeb.
La struttura della Squadra così composta equivale a una chiara dichiarazione di impegno, e senza mezzi termini, a conquistare entrambi i Titoli, Piloti e Costruttori, sfuggiti a Hyundai e a Thierry Neuville nelle ultime stagioni… da vice Campione. La scelta di garantirsi i servigi dell’Equipaggio più forte di tutti i tempi è anche un segno di impegno sul fronte dello sviluppo di una vettura già dimostratasi perfettamente competitiva, ma non altrettanto fortunata.
Secondo il programma non ancora reso pubblico, la prima delle sei prove a cui Loeb e Elena parteciperebbero potrebbe essere proprio quella di apertura della Stagione, il Monte-Carlo. Programma non certo agevole, dal momento che Loeb e Elena sono impegnati, fino al 17 gennaio, nella partecipazione “privata” alla Dakar, con una Peugeot 3008 DKR Maxi. Loeb è attualmente a Abu Dhabi per alcuni test con una Macchina omologa a suo tempo gestita da Al Qassimi, e ha in programma un gennaio particolarmente denso impegni e in totalmente diverse condizioni ambientali e tecniche.
Lo strano. Come è potuto succedere che per la prima volta in una storia di carriera e di relazione irripetibile, venga posta la parola fine al ventennale rapporto di fantastica collaborazione tra Loeb e Citroen, o per meglio dire tra Loeb e il Gruppo PSA, che sembrava destinato a una blindatura epocale?
Certo, a cambiare le carte in tavola sono intervenuti alcuni eventi, anche a sorpresa. Fino a qualche mese fa Loeb era il Pilota Peugeot impegnato prima nella Dakar e poi nel Mondiale Rallycross. Programmato il ritiro di Peugeot dalla Dakar, è invece arrivata a sorpresa la decisione di ritirare le 208 T16 WRX dal Mondiale Rallycross, lasciando di fatto, ma sarebbe meglio dire in teoria, Loeb senza un “volante”.
La vittoria sensazionale ottenuta al Rally Spagna, unica della stagione della Citroen C3 WRC, aveva contestualmente rilanciato le azioni di Loeb e, più importante ancora, riacceso la fiamma di passione del Pilota.
Sembrava logico che Citroen desse a Loeb almeno un qualcosa che corrispondesse ai termini dell’accordo poi firmato con Hyundai. Sembrava logico e “inevitabile”, partendo dal presupposto che, non ce la vengano a raccontare, il problema, per una Casa Automobilistica come Citroen decisa a rinverdire i fasti di un decennio indimenticabile, non fosse la terza Macchina da schierare in una lineup all‘altezza del Costruttori, bensì il terzo… Pilota.
Sono portato a pensare a un problema antico di incompatibilità. Quando Citroen ha fissato i termini dell’accordo con Sébastien Ogier, l’eventuale “problema” Loeb poteva non essere neanche nella mente di dio, e dunque probabilmente risolto a priori, a monte degli eventi successivamente sopraggiunti.
Quando Citroen ha fissato i termini dell’accordo con Sébastien Ogier, l’eventuale “problema” Loeb poteva non essere neanche nella mente di dio, e dunque probabilmente risolto a priori
Insomma tra quei termini, secondo me, deve esserci un “no” categorico a una possibilità di convivenza Ogier-Loeb, poi paventatasi, invece, come soluzione ideale per garantire un futuro di partecipazione al Mondiale WRC mantenendo nel contempo anche il legame di immagine tra il Gruppo e il Pilota più forte di tutti i tempi.
Non è andata così, e se le cose stanno come penso, questa volta Pierre Budar non è riuscito a completare con un capolavoro l’opera preclusa per anni al Team Citroen WRT, e la Casa non ha fatto tutto quello che doveva per mantenere tra le file del suo esercito il Generale più importante della sua Storia sportiva.
Poi vai a sapere. Magari è Loeb che ha chiesto la luna. Solo bisogna sapere che, per quel poco che infine si può conoscerlo, Loeb non è così venale ma semplicemente sospinto da una potentissima, accorata e inesauribile passione.