WRC 2018/Citroën. Turchia 2. Ombre Rosse

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Avventura sfortunata per definizione e nuovo limite del peggio. Ostberg fermo durante la prima Speciale di Tappa, Breen non fa in tempo ad accorgersi del fuoco e la sua C3 va in fumo. Al Qassimi nei 10, ma non è abbastanza per fare una storia
15 settembre 2018

Marmaris, 15 Settembre 2018. Impossibile trovare un fine nell’avventura del Rally Turchia. Si può e si deve dire che il Rally rientrato nel circuito Mondiale dopo otto anni di assenza dovrebbe ritrovare anche certe misure, perché a fare la differenza nella generale ecatombe che ha stravolto la Corsa, decimando i confronti di WRC e WRC2, è stato solo l’importo in “fattura” alla voce sfortuna. E troppa sfortuna ha sempre un’origine “concreta”. In questo senso non ha nemmeno troppo dell’incredibile che lo scontrino più salato sia quello che va nella nota spese del Citroën Total Abu Dhabi WRT. Quando tocca…

La sintesi della seconda Tappa del Rally è cruda e crudele. Mads Ostberg e Torstein Eriksen si sono fermati durante la prima Speciale, la lunga e inconsistente Yesilbelde di ben 34 chilometri, con un problema tecnico probabilmente da connettere con la polvere finissima della Speciale forse troppo “lavorata”.

Craig Breen e Scott Martin, dopo aver ripreso la Corsa con il fine di portare chilometri sulla evoluzione della C3 WRC attorno alla sesta-settima posizione, hanno loro malgrado visto andare letteralmente in fumo la già non rosea prospettiva di un Rally iniziato in maniera perfetta, poi minato da due forature e concluso in modo incredibile. Più volte fermo per un allarme di temperatura ogni volta rientrato, l’Equipaggio non ha potuto fare niente quando, nel trasferimento tra la undicesima e dodicesima Speciale, le fiamme si sono sprigionate dal retrotreno della Vettura. Difficile dare ora una spiegazione dell’accaduto.

Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing, non ha parole. Si sforza di mantenere un atteggiamento razionale di fronte ad accadimenti che non si legano in alcun modo, né per cause né per proporzioni, alla concretezza di competitività dimostrata dalla C3 WRC nella prima parte del Rally, viene da considerare che aver attraversato l’intera tempesta di sfortunate circostanze dovrebbe ora consentire alla Squadra di voltare pagina e di invertire il trend del tutto irrazionale degli eventi.

Khalid Al Qassimi e Chris Patterson, con la C3 WRC numero 12, entrano nei primi dieci della classifica stravolta di un Rally che una bella maggioranza di protagonisti vorrà dimenticare.

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