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Marmaris, 16 Settembre 2018. Ritornano tutti con il dente avvelenato. Molti grazie alla norma Super Rally, per giocarsi l’onore in quei sette chilometri e un centinaio di metri della Marmaris, ultima Speciale Power Stage del Rally Turchia. Anche per la televisione, è infatti l’ultima occasione per dimostrare il valore di Pilota, Navigatore e Macchina. Rientrano anche Mads Ostberg e Torstein Eriksen, con la C3 WRC numero 10.
La prima esecuzione della Marmaris è per verificare le note e prendere le misure con le condizioni del giorno, Ovacik e Gokce di rimessa, sul ritmo lasciando per lo più correre la Macchina per salvaguardare le gomme in vista dell’impegno cruciale. Il “tono” che si assume nell’ultima, nella Power Stage, è una questione personale, di strategia del Team, di convenienza. Maggiori sono le ambizioni e maggiori sono i rischi che il “pacchetto” è disposto a correre.
Ecco, il Rally Turchia delle Citroën si conclude senza alcuna presunzione. Al Qassimi e Patterson portano la C3 WRC alla conclusione con il solo obiettivo di archiviare l’esperienza: “Uno dei Rally più duri della mia carriera!”. Ostberg scende sulle strade dell’ultima Tappa per correre sul ritmo, non guardando troppo al risultato e cercando solo di ritrovare in Macchina le sensazioni della prima ora. Almeno quattro Equipaggi sono obbligatoriamente disposti a dare tutto nel Power Stage, per il Ostberg e per il Team rischiare per un punto non sembra neanche un’opzione. È così che la C3 WRC è la macchina globalmente più veloce fino all’ultima Speciale, quando il Rally torna a essere “guerra”. Ostberg conclude comunque il Power Stage al sesto posto, e la terza Tappa al secondo assoluto. Un buon risultato, soprattutto vista la singolare e isterica evoluzione della Corsa, che oltrepassa i punti di rammarico, la rottura della sospensione e l’avaria al turbo, e porta una nota di buonumore in un bilancio comunque difficile.
Il “raccolto” del Citroën Total Abu Dhabi WRT non è neanche avvicinabile alle aspettative. Restano, filtrate in un week end incredibile, la qualità di alcune indicazioni, in particolare il primo posto conquistato da Breen con la Macchina più veloce del lotto nella prima parte del Rally, e l’interminabile serie di disavventure successive, peraltro condivise da una bella maggioranza dei protagonisti. Volendo proprio tirare una riga, il bilancio finale del Rally potrebbe racchiudersi nelle parole di Ostberg, a sua volta tra i primi un venerdì per fortuna già abbastanza lontano da questa domenica: “Un finale positivo in un week end abbastanza disastroso!”
Tutti in Galles adesso, primo week end di ottobre, per “vendicare” i torti di un Rally terribile.