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Torsby, 11 Febbraio 2017. L’argomento del giorno è la velocità media che le nuove WRC Plus possono raggiungere. La questione è sollevata “d’ufficio” allorché gli organizzatori, sollecitati dagli esperti della FIA a loro volta allertati da uno studio specifico, cancellano la ripetizione, o secondo passaggio, sulla Knon. Motivi di sicurezza, troppo veloci al primo passaggio. La WRC Plus del vincitore, Tanak, ha registrato 138.7 Km/h di media, la Citroen C3 di Meeke 135.2! Su 31 chilometri, tanto è lunga la Knon, e con il limitatore di giri costantemente in “agguato” o in azione. Sì, le nuove WRC Plus vanno forte, si lasciano guidare con grande sicurezza, ed offrono lo spettacolo incomparabile del massimo possibile. Basta vederle scendere giù sulle piste innevate, effettuare i salti più lunghi della storia dei Rally, aggredire i tornanti con un piglio sinora sconosciuto.
Le vicende della Corsa, naturalmente vengono enfatizzate dalle prestazioni dei bolidi e dalla bravura necessaria per pilotarli, e gli eroi del WRC diventano idoli inarrivabili. Salvo che, poi, non intervenga un fattore “umano” a interrompere la scia di fuochi d’artificio. Come capita proprio a Meeke, per esempio, ma a oltre due terzi di Rally archiviato potremmo dire alla grande maggioranza dei Concorrenti. “Ho perso la coda per una frazione centesimale di secondo, e la Macchina ha urtato leggermente contro un banco di neve. Ne ho perso il controllo e sono uscito poco più avanti. La macchina è rimasta ferma sopra a un terrapieno, e ci sono voluti parecchi minuti per rimetterla in pista, soprattutto grazie all’aiuto dei nostri tifosi, incomparabili! La C3 WRC è velocissima, ma noi ci dobbiamo abituare ad un modo nuovo di affrontare i Rally. Non è più permesso sbagliare, il Rally e la velocità delle Macchine esigono non più una buona guida, bensì la… perfezione.”
Inutile piangere sul latte versato, altrimenti cosa dovrebbe fare Neuville, fuori per due volte consecutive quando aveva la gara in pugno? Ecco dunque, tornando a Meeke, come trasformare la rincorsa verso il podio in un episodio da togliere dall’album personale. Per fortuna in archivio va la buona prestazione della macchina, cresciuta notevolmente dopo il Monte-Carlo e anche rispetto al primo giorno di Svezia.
Meeke perde otto minuti e mezzo e scende dal podio che ha inseguito per tutto il Rally, ma nel frattempo sale l’altra C3 WRC del Team Citroen Total Abu Dhabi, quella “toccata” a Craig Breen in avvicendamento a Lefebvre
Meeke perde otto minuti e mezzo e scende dal podio che ha inseguito per tutto il Rally, ma nel frattempo sale l’altra C3 WRC del Team Citroen Total Abu Dhabi, quella “toccata” a Craig Breen in avvicendamento a Lefebvre. Il britannico, votato in questa circostanza alla massima prudenza, lascia scorrere la C3, evita ogni sorta di rischio e, gradualmente, porta in alto la Macchina. Alla fine della seconda tappa è sesto, un risultato prezioso per il debutto con la nuova C3 WRC perché, lo ricordiamo, in queste fasi iniziali dello sviluppo della Macchina è vitale fare il maggior numero possibile di chilometri in gara per archiviare dati sull’affidabilità.
Meeke da far esorcizzare, insomma, Breen da pacca sulla spalla per la bravura, e menzione speciale anche per Lefebvre, che porta la gloriosa DS3 all’ottavo posto. Attendiamo con impazienza, e non senza ansie (questi Rally invernali sono… infernali), le ultime tre Speciali del Rally di Svezia. Fino al Power Stage di Torsby
Foto: Manrico Martella, Fabrizio Buraglio, Giuseppe Mazza, Simone Calvelli, Nikos Mitsouras