WRC 2016 con Hayden Paddon: Portogallo

WRC 2016 con Hayden Paddon: Portogallo
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Il pilota del team Hyundai racconta in esclusiva per AutoMoto.it i rally del Mondiale visti con gli occhi di chi corre
24 maggio 2016

Dopo un paio di giorni passati a riflettere sull’incidente che ci ha messo ko al Rally del Portogallo, abbiamo metabolizzato il tutto e siamo passati e alla fase positiva e propositiva per la preparazione della prossima gara WRC: il Rally di Sardegna.

Il Portogallo è stato uno di quei rally dove ti succede tutto e il contrario di tutto! Nonostante una buona preparazione, con ottimi test fatti nella terra lusitana prima dell'evento; con riscontri tecnici importanti; con tempi realizzati che ci confortavano; che la direzione intrapresa era quella giusta, in gara il feeling con la vettura non è mai stato al 100%.

Poi, dopo le prime fasi del rally, avevamo riscontrato un piccolo problema tecnico: questo non ci ha permesso di essere competitivi come avremmo voluto. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, il lato positivo, Venerdì mattina abbiamo lasciato solo 11 secondi ad Ogier sulle prove che avevamo disputato; e questa volta non c’era il differente ordine di partenza, visto che partivamo uno dietro l’altro. Quindi l’inizio della gara dopo il primo giro non era stato così male, nonostante questo problema. 

Il Portogallo è stato uno di quei rally dove ti succede tutto e il contrario di tutto!

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Quando siamo tornati all’assistenza, d’accordo con i tecnici, abbiamo deciso di cambiare il differenziale per vedere se venivamo a capo dei nostri problemi, che erano principalmente di sovrasterzo. Li avevamo avuti durante lo shakedown, avevamo cercato di risolverli; ma mi ero ritrovato con la macchina sottosterzante che, detto sinceramente, dovendo per forza scegliere tra le due alternative, dovendo guidare veloce, la preferivo così. Quindi abbiamo provato a cambiare il differenziale per il secondo giro della giornata.

Per quanto riguarda la scelta delle gomme Michelin avevamo optato per una mescola dura, rispetto agli altri colleghi, che avevano scelto soluzioni diverse che andavano da 1 o 2 morbide. Avevo inoltre notato che le gomme miglioravano man mano che si andava avanti, c’era un buon feeling. Infatti nel secondo giro, sulla prima prova di 27 km, al 14° km avevamo già ridotto lo svantaggio rispetto ad Ogier di 4 secondi ed eravamo solo a metà prova. 

Poi… l’incidente! Dove non c’è stato un vero e proprio errore da parte mia. Tra il primo ed il secondo passaggio, visto il terreno morbido su cui si svolgono le speciali portoghesi, il transito delle vetture aveva scavato un profondo buco che, naturalmente, non era riportato nelle note di John. In realtà l’abbiamo preso anche con un angolazione più lenta rispetto al primo passaggio, ma tutto questo non è stato sufficiente. Non ci consola che anche gli altri concorrenti abbiano avuto un problema simile in quel punto e Tanak, che è uscito nello stesso posto, è stato fortunato perchè era semplicemente un poco più lento di noi. 

Un Paddon scosso dopo l'incidente che ha messo fuori uso la sua i20 WRC
Un Paddon scosso dopo l'incidente che ha messo fuori uso la sua i20 WRC

E’ stato frustrante vedere la vettura prender fuoco ed andare in fumo, non per causa dell’incidente, ma per il calore sviluppato dalla meccanica a contatto con le sterpaglie… Ore ed ore di lavoro e di sacrifici da parte di tutto il team, perduti per sempre! Questo incidente mi ha riportato alla memoria un’altro simile avuto con la nostra Mitsubishi EVO 4 nel 2005, nella foresta di Ashley.

Tornando al presente mi spiace che ora la squadra sia sotto pressione; deve costruire una nuova vettura in solo due settimane: il Sardegna è già alle porte! Tuttavia dobbiamo andare avanti e concentrarci, cercando di essere positivi. Questo incidente non ha intaccato la fiducia di tutti noi: siamo determinati e fiduciosi per fare un ottimo lavoro in Sardegna.

Per la squadra ricostruire una vettura da zero sarà un lavoro enorme e cercherò di aiutarli in questi giorni in qualsiasi modo, anche se la maggior parte del lavoro è meglio lasciarlo agli esperti. Questo fine settimana sarò un giorno in Sardegna per i test, dove cercheremo di venire a capo dei problemi tecnici avuti in Portogallo, in modo da esser competitivi al 100% in gara.

Infine vorrei ringraziare tutti quanti, per tutti i messaggi di sostegno arrivati da tutto il mondo, GRAZIE AMICI!!! Il vostro supporto è importante, in questi momenti difficili; vorrei che non ci fossero! Prometto fin da ora che questo incidente ci renderà più forti e determinati nelle prossime gare! 

Testo raccolto da Manrico Martella. 

Crediti foto: Manrico Martella - Yeray Cuesta - Carlo Franchi - Demis Milesi - Jorge Cunha - Nikos Mitsouras

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