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Se al Rally di Montecarlo, gara d'apertura della stagione WRC 2014, bene o male la vittoria di Ogier e della VW era stata in discussione fino all'ultimo giorno, grazie anche ad una scelta sbagliata di gomme da parte del Campione del Mondo,nella prima prova speciale in Svezia, la perfetta e gioiosa macchina da guerra tedesca non ha commesso errori, occupando al termine della prima tappa, le prime 3 posizioni, tutti gli altri piloti e Team ufficiali erano ben distanti, i suoi piloti si sono aggiudicati 19 prove speciali sù 23 e si sono altenarti in testa alla gara.
A ravvivare la Competizione ci pensava Ogier, che s'innevava nella prima speciale della seconda tappa, con un'uscita di strada che gli costava oltre 4' minuti. E la gara a quel punto decollava, si ravvivava, in testa per la prima volta in una gara del WRC c'era il norvegese Mikkelsen seguito di un nulla da Latvala; merito anche del Boss VW John Capito, che dava il via libera ai suoi piloti, senza ordini di scuderia. Così per due giorni i due piloti Volkswagen si sono contesi fino all'ultima speciale la vittoria. Ha vinto Latvala, che porta a 3 i successi nella gara Svedese, ha fatto valere sicuramente la sua esperienza, ma un grosso plauso và dato sicuramente a Mikkelsen che giungendo 2° ha conquistato anche il suo primo podio in una gara del Mondiale, speriamo che questo risultato sia il viatico per una crescita esponenziale del pilota norvegese, rimasto oggetto misterioso per tutto il 2013. Per tutti quanti gli altri team, notte fonda, dopo due gare si è già capito che quest'anno a meno che non ci siano inconvenienti per errori dei piloti o meccanici, gli altri sono destinati a raccogliere solo le briciole, al momento questo è il responso di questo inizio di stagione.
Il divario tra la casa tedesca e la concorrenza è aumentato in modo esponenziale, troppo acerba la Hyundai e questo si sapeva, in disarmo la Citroen,ma chi stà deludendo maggiormente è la Ford con la M-Sport, a Montecarlo Bouffier avevo illuso un po' tutti quanti, ma in Svezia i due piloti ufficiali hanno mostrato i limiti attuali della Fiesta WRC. Evans è acerbo e anche lui è uno di quelli che sta facendo esperienza, chi delude è Hirvonen, irriconoscibile in queste prime due uscite, si pensava che il ritorno in Ford dovesse portare nuova linfa al pilota finlandese, ma così non è stato. Altro pilota nell'orbita di Malcom Wilson è il polacco Kubica, ma in Svezia si è visto che la neve e il ghiaccio non sono il suo terreno di caccia preferito, troppe e lunghe le uscite di strada.
Sorpresa, ma in positivo, Tanak, il pilota estone, dopo un anno di assenza ha guidato al meglio ed ha colto un meritato 5° posto. Rimanendo in casa Ford, da rilevare il 7° posto di Henning Solberg, fermo dall'ultimo rally svedese, il norvegese si toglieva lo sfizio di vincere la prima super speciale del rally e sicuramente poteva ambire ad un piazzamento migliore, senza un uscita di strada che ha penalizzato il suo piazzamento finale. Da notare che Solberg era l'unico pilota tra i primi gommato Pirelli. Chi invece sembra esser rinato è Mads Ostberg, dopo il pessimo 2013 come pilota ufficiale Ford, il norvegese ha incamerato in queste prime due gare con la Citroen due terzi posti, guadagnandosi il gradino più' basso del podio. Al momento chi sembra averci guadagnato nello scambio Hirvonen - Osteberg è la casa transalpina al canto del cigno nel WRC.
Passiamo alla Hyundai, la macchina come ripete Nandan ha bisogno di svilupparsi sulle strade del WRC e solo dopo il Rally del Portogallo, si potrà fare un primo bilancio. Certo se i piloti chiamati in causa continuano a stropicciarla di qua e di la senza terminare la gara, diventa difficile fare esperienza. Hanninen al suo esordio stagionale, sarà ricordato per aver realizzato il salto più' lungo sulla Colin Crest, mentre Neuville si è divertito ogni giorno a testare i vari componenti meccanici e di carrozzeria, sbattendo la sua i20 sui vari mucchi di neve e pietre che delimitano le speciali scandinave. Quest'anno in Svezia c'era molta poca neve e già al secondo passaggio sulle speciali si correva su un misto terra, neve ghiaccio, il tutto shackerato al punto da creare molti dubbi sulle coperture da usare in gara,speciale dopo speciale, con il rischio che i chiodi saltassero dopo pochi chilometri percorsi, tant'è che le uscite di strada sono state numerose, per fortuna senza nessuna grave conseguenza.
Nelle altra categorie, nel WRC2 ha vinto a sorpresa Kruuda, dopo che Yazeed Al Rajhi, dominatore della gara, ha buttato via tutto, scomponendosi dopo il salto della Colin Crest e mettendosi la sua Ford per cappello, riprendeva la gara, ma il tempo perso lo relegava al 4° posto finale. Il rally si decideva quindi nell'ultima speciale, la power stage, tra Kruuda e Ketomaa, vinceva il pilota estone per soli 2"3 secondi e il pilota svedese pagava il fatto di esser rimasto senza chiodi. Nell'altra categoria WRC2P vittoria del pilota italiano Linari, che raggiunge così l'altro italiano Rendina in testa al mondiale, assente in Svezia per un'infortunio procurato in allenamento. Il Messico è già alle porte e proprio sugli sterrati messicani avremo il primo scontro tra i due. Il Messico già, altra gara atipica dopo il Montecarlo e lo Svezia, qui il problema è quello dell'altura, al momento non ci sono nuvole all'orizzonte per il team VW, gli avversari sono inconsistenti e tutti scommettono quale sarà la gara dove ci sarà la prima tripletta tedesca…che sia proprio la messicana?
Manrico Martella