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Monte-Carlo, 14 Marzo 2024. Cioè domani. È la data in cui esce nella sale il film Race For Glory. Per gli appassionati è la storia di un evento centrale del WRC, di un WRC leggendario, molto diverso da quello che conosciamo oggi.
Sono gli anni in cui il Rally esercita un potere di attrazione spettacolare inimmaginabile, anni in cui sovrasta sulla Nazionale Campione del Mondo e su Maradona al Napoli, anni un cui le imprese memorabili della Fulvia e delle Stratos cominciano ad andare in dissolvenza e gli appassionati gridano vendetta. In quegli anni è ambientata una delle sfide del secolo, l’attacco di Lancia allo strapotere Audi. La storia comincia molto prima, quando i tedeschi capiscono che con 4 ruote motrici possono cambiare le carte in tavola. Lo aveva insegnato la Jeep di Gene Henderson, una grossa e pesante Wagoneer, la “Balena Bianca” che cambiò per sempre la Storia del WRC. Erano tutti in ritardo e la rivoluzione fu pretestuosamente domata dai regolamenti che… bandirono le 4 ruote motrici. Tuttavia qualcuno in Germania ci aveva creduto e visto giusto, e aveva iniziato a lavorarci segretamente. Quando tutto fu pronto, Audi mandò il suo uomo all’Havana a far cambiare i regolamenti. Dieci anni dopo la Wagoneer, vittoriosa al Rally P.O.R. americano dell’allora Campionato Internazionale Costruttori, Audi diventa Campione del Mondo Costruttori.
Anche Lancia è rimasta nel lotto dei ritardatari, ma c’è un uomo che fa la differenza, Cesare Fiorio, e che si incarica di lanciare il guanto di sfida ai tedeschi. Viene concepita la 037, vettura leggera a trazione posteriore sovra-spinta da un compressore volumetrico. Già sulla carta può essere imbattibile nei Rally su asfalto, ma ha poche chance sui percorsi dissestati, o bagnati, innevati, ghiacciati. Forse la Macchina non ha tutte le chance, ma la Squadra guidata da Fiorio sì. Sono gli anni che passeranno alla Storia, dei Monte-Carlo da 7-800 chilometri in 30 speciali (e del Safari da 5.000 chilometri), di Pirelli che si inventa una gomma… senza chiodi per vincere sulla neve, di Piloti e personaggi che oggi sono miti intramontabilùi. Il 1983 diventa l’anno della grande sfida, e delle strategie, delle astuzie imbattibili che riporteranno il Mondiale Costruttori a Torino. Tra realtà e leggenda “Monte” vinto contro ogni logica a camionate di sale sulle strade ghiacciate, la vittoria schiacciante, e determinante, del Corsica con 4 Macchine, o il polveroso Sanremo vinto grazie a una cintura… che non funzionava. È in questo ambito appassionante che entra in scena il… Film. Riccardo Scamarcio è Cesare Florio, lo sfidante, Daniel Bruhul è Roland Gumpert, il potentissimo Detentore. Il Film è diretto da Stefano Mordini, la sceneggiatura è di Filippo Bologna, di Mordini e dello stesso Scamarcio. Nelle sale dal 14 Marzo. Siamo tutti già in fila, vero?
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