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Lyddon Hill, 25 maggio. La seconda prova del neonato Campionato del Mondo Rally Cross va in scena in quello che soprattutto gli inglesi, fini intenditori di una specialità in realtà quasi “antica”, ritengono essere il tempio delle Super Car.
Nel “tempio” del Kent il Mondiale W-RX, sospinto da Monster Energy, fa passi da gigante sul percorso di un progetto quanto mai ambizioso e che non guarda in faccia nessuno, nemmeno gli “antenati” del WRC. Il Campionato matura rapidamente, esplicitando i suoi spettacolari contenuti e un crescente impatto mediatico, che è parte integrante e non secondaria del progetto lanciato quest’anno sulla distanza di dodici piste.
Dopo la vittoria di Peter Sollberg nella prova di apertura del Mondiale in Portogallo, è dunque la volta di un altro “nordico”, e questa volta tocca ad Andreas Barkkelud, già due volte vittorioso sulle piste dell’Europeo Rally Cross del 2013, raccogliere il testimone passato di malavoglia dall’ex Campione del Mondo WRC del 2004, che cede al più giovane collega anche la leadership provvisoria del Campionato.
Il norvegese, già in bella evidenza il sabato durante le qualifiche per aver vinto la prima eliminatoria e concluso al quarto posto “heat” 2, si è schierato domenica nelle semifinali e nella finalissima già con il maggior numero di punti ottenuti sabato, e quindi con una discreta dote di favori del pronostico elaborato al termine delle eliminatorie. Naturalmente Bakkerud non ha deluso, altrimenti non saremmo qui a parlare di un norvegese di 23 anni, pilota dall’età di otto con i kart nella sua terra e ancora adolescente all’inizio dell’avventura Rally Cross.
Buona qualificazione
Schierato in pole con la Fiesta ST nella prima semifinale, Andreas Bakkerud doveva vedersela contro Toomas Heikkinen, due medaglie d’oro agli X-Games 2013, Petter Solberg, il primo leader del Mondiale, Tanner Foust, il vincitore di Lyddon Hill 2013, Henning Solberg, fratello di Petter, e Robin Larsson, 21 anni e una promessa dai 15. Uno schieramento da capogiro. La semifinale andava alla Volkswagen di Heikkinen, che conquistava anche la testa della griglia della finalissima, la Ford di Bakkerud era seconda e la Citroen di Petter Solberg terza. Dall’altra semifinale “passavano” Robin Nitiss, Larsson e Andrew Jordan, il 24enne vincitore delle ultime due edizioni del Campionato inglese Touring Car.
“Schierato in pole con la Fiesta ST nella prima semifinale, Andreas Bakkerud doveva vedersela contro Toomas Heikkinen, due medaglie d’oro agli X-Games 2013, Petter Solberg, il primo leader del Mondiale, Tanner Foust, il vincitore di Lyddon Hill 2013, Henning Solberg, fratello di Petter, e Robin Larsson, 21 anni e una promessa dai 15”
Le trentasette Super Car iscritte alla manche mondiale, si procede gara dopo gara a suon di record, erano ridotte a una task di 12 realmente agguerriti combattenti. Gli spettacolari interpreti del RX sono, infatti, autenticamente allegri compagnoni a bordo pista, ma diventano inflessibili e impietosi una volta dentro l’abitacolo di quei piccoli mostri da 500 cavalli e oltre che sono le Super Car. E, per la verità, il W-RX non è sport da fairplay una volta spento il semaforo, altrimenti addio a quelle “sportellate” che ne danno il senso della “misura”.
1.600 metri di misto
Sul miglio esatto del circuito a pochi chilometri a Nord di Dover, 1.600 metri misti con una spettacolare sezione di terra, le fasi della finalissima su sei giri erano incandescenti. Nitiss non riusciva a partire per un problema meccanico, e tra i protagonisti i primi a uscire allo scoperto erano lo svedese Robin Larsson, alla guida della debuttante Audi A1 Super Car, e il vincitore della manche d’apertura Petter Sollberg con la Citroen, fino a quando il norvegese usciva dalla traiettoria e dall’asfalto per finire sulla terra. È a questo punto che saliva in cattedra Bakkerud, che riusciva a regolare nel finale il ritorno di Larsson e Jordan, finiti nell’ordine sul podio alle spalle del norvegese. Al quarto e quinto posto chiudevano rispettivamente le Polo RX di Heikkinen e Foust, e all’ex leader Solberg toccava il boccone amaro di chiudere il carosello e la partita.
Il Mondiale diventa interessante. Lo sfortunato Solberg, infatti, limita i danni grazie al complesso metodo di attribuzione dei punteggi del W-RX, che tiene conto dell’intero sviluppo dei risultati del week end. Raccogliendone 17, contro i 29 del più giovane collega Bakkerud, Solberg è ora secondo a tre punti dal nuovo leader e vincitore di Lydden Hill, che comanda il W-RX con 49 punti dopo due prove. Terzo è Toomas Heikkinen.
Adesso capita che Bakkerud avesse scaramanticamente promesso di farsi crescere i baffi in caso di vittoria e di leadership a Lydden Hill. Ecco dunque che il biondo ha giusto tre settimane per cambiare look e presentarsi alla sfida nazionale contro Solberg sulla pista di Casa, l’inferno norvegese di… Hell dove, il 14 e 15 giugno prossimi, le Super Car torneranno in pista per disputare la terza prova del Mondiale.