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Madonna di Campiglio – E’ terminata nel cuore della notte la Winter Marathon 2014, gara di regolarità per auto storiche quest’anno giunta alla 26ª edizione che ha visto nella coppia Canè-Galliani su Lancia Aprilia i suoi assoluti protagonisti.
44 prove cronometrate e 4 controlli orari
L’equipaggio Canè-Galliani i ha infatti vinto questa edizione dopo aver affrontato 426 km di gara, 44 prove cronometrate, 4 controlli orari ed un controllo a timbro dopo essere partita ieri pomeriggio – insieme agli altri 129, di 130 globali, equipaggi – da Madonna di Campiglio per concludere questa gara di regolarità esattamente da dove è iniziata.
Le location
Numerose le località attraversate dalla carovana, da Passo Campo Carlo Magno, situato a 1.682 metri d’altezza, a Folgarida, passando poi per Dimaro, Malè, Fondo e Passo della Mendola a 1.363 metri, prima di giungere alle ore 16:20 a Lago di Cladaro.
Da qui la carovana è poi passata per Ora, Aldino, Nova Ponente, Passo Lavazè, Passo Pramadiccio, Ziano di Fiemme, Predazzo, Moena e Pozza di Fassa prima di giungere intorno alle 18:45 a Mazzin, da dove si è poi a sua volta fatto rotta per l’Hotel Lupo Bianco, per il Passo Pordoi (situato a 2.239 metri d’altezza), per Arabba, Livinallongo, il Passo di Falzarego (situato a 2.109 metri) e il Passo di Valparola (a 2.192 metri di quota).
E’ poi stata la volta di La Villa, Corvara in Badia, Passo Gardena (2.121 metri), Selva di Val Gardena, Ortisei, Passo Pinei (1.437 metri), Castelrotto, Siusi, Fiè allo Sciliar, Cornedo all'Isarco, il Safety Park Vadena, Andriano, Nalles, Tesimo, e il Passo Palade (1.518 metri).
Da qui la via del ritorno è passata poi per Senale-San Felice, Fondo, Malè, Dimaro, Folgarida (1.298 metri) e Passo Campo Carlo Magno prima di tagliare l’agognato traguardo con il ritorno a Madonna di Campiglio.
Protagoniste d'eccezione
Una gara che ha visto in moltissime vetture le sue grandi protagoniste, dall’Alfa Romeo Giulia TI Super del 1964, all’Alfa Romeo Giulietta SZ Coda Tronca del 1961, oltre alle Triumph, alle Austin-Healey e alle Porsche classiche.
Tra queste in particolare vanno segnalate la 356 C Cabriolet del 1964 guidata dal campione in carica della Porsche Carrera Cup, Enrico Fulgenzi, e una 911 Carrera RS del 1973 che ha visto al volante Pietro Innocenti, Direttore Generale di Porsche Italia.
A proposito della Casa di Zuffenhausen dobbiamo sottolineare che Gianmario Fontanella ha vinto la best Porsche in race al volante di una splendida 356.
Appuntamento quindi al 2015 per rivedere alcune delle vetture storiche più belle di sempre solcare l’asfalto delle strade trentine e rivivere l’atmosfera unica della Winter Marathon.