Winkelmann: «Prestigio, esclusività e prestazioni sono i cardini della strategia Audi Sport»

Winkelmann: «Prestigio, esclusività e prestazioni sono i cardini della strategia Audi Sport»
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Abbiamo discusso del presente e del futuro di Audi Sport con Stephan Winkelmann, responsabile del brand
11 novembre 2016

Audi e Motorsport sono due concetti che sin dagli anni 80 viaggiano di pari passo. Oggi più che mai, però, ad Ingolstadt hanno sentito l'esigenza di dare una vera e propria identita non solo alle attività sportive ma anche ai prodotti che trasferiscono dalla pista alla strada tecnologie beneficiando, come è giusto che sia, dei benefici frutto di vittorie nelle corse più belle del mondo...ed è per questo che è stato dato il via al brand Audi Sport. Che non si sarebbe trattato solamente di un adesivo rosso incollato sulle calandre di vetture Audi lo si era capito sin dall'inizio ma la conferma che il nuovo nato avrebbe avuto un certo peso nel contesto del brand dei quattro anelli la si è avuta solamente quando è stato comunicato l'arrivo al vertice di Stephan Winkelmann direttamente da Lamborghini. Con lui abbiamo parlato non solo di quello che è Audi Sport oggi ma anche di quello che potrebbe essere domani. Ecco cosa ci ha detto.

Il suo passaggio da Lamborghini ad Audi Sport è davvero il segnale di quanto Audi creda nel suo nuovo brand. Quali sono i passaggi che stanno portando il brand "quattro" a trasformarsi in Audi Sport?

«Ce ne sono molti ma due in particolare mi stanno molto a cuore. Il primo era il nome dell'azienda ed il secondo, ovviamente, il portafoglio prodotti che commercializziamo attraverso una rete vendita specifica che oggi conta su centinaia di concessionarie in tutto il mondo di cui diciassette in Italia. Stiamo lavorando molto sul marchio. Il logo è per me un punto importantissimo, perché ci dà una identità sotto cui facciamo rientrare una gamma prodotto davvero eccezionale e con diversi volti. Da un lato abbiamo l'iconica R8, fruibile su strada come in pista ma non espressamente pensata per un utilizzo quotidiano, dall'altra troviamo una gamma RS che estremizza i concetti di confort, lusso, prestazioni e prestigio che fanno già parte del brand Audi. Una gamma prodotto estremamente completa, raffinata, in cui non compaiono e non compariranno nemmeno in futuro tutti i modelli proposti nella normale gamma; i concetti di prestigio ed esclusività devono continuare ad essere al primo posto nella scelta dei modelli che realizzeremo».

Gamma motori R8. Ci sarà qualcosa di nuovo?

«Ci saranno sicuramente delle novità nei prossimi anni, anche se al momento non abbiamo previsto una seconda motorizzazione. Questa è una macchina di emozioni e di passione ed il suo motore V10 è qualcosa che oggi più che mai la rende unica. Per questo, oggi, preferiamo parlare di quella che è l'R8 oggi e non di quella che sarà. Per quella di domani avremo tempo».

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Parlava di esclusività nella scelta dei modelli da inserire nel listino Audi Sport. Questo significa che non ci sarà spazio per vetture come Q2 o Q3?

«No, la Q fa e farà parte dell'alfabeto Audi Sport. Sono delle vetture in cui crediamo molto perché la sportività si può esprimere molto bene anche attraverso il concetto SUV».

Mercedes al Salone di Parigi ha annunciato che AMG realizzerà una dreamcar con il motore di stretta derivazione F1. Vi piacerebbe pensare a qualcosa che porti su strada l'esperienza accumulata in anni di WEC?

«Non siamo sorpresi dell'annuncio Mercedes, anche in Lamborghini abbiamo dato più volte vita a modelli davvero unici. Al momento, però, per quanto possa essere affascinante un travaso di tecnologie non c'è niente in previsione».

Per lanciare definitivamente e velocemente Audi Sport non crede servirebbe una vettura più iconica rispetto a quelle oggi in listino?

«Credo che la R8 faccia già molto bene questo lavoro. Nel 2007 ha dato un grande boost al brand Audi ed oggi continuiamo a svilupparla con grande attenzione, ben sapendo che è il nostro attuale state of the art. Abbiamo una gamma eccezionale ed in grado di accontentare molti segmenti di appassionati d'auto sportive».

È possibile che in futuro le vetture Audi Sport abbandonino i quattro anelli in favore del logo rosso?

«Assolutamente no, siamo un marchio che fa parte di Audi ed Audi Sport è un brand che rende ancora più sportive e speciali auto sviluppate su concetti tecnici e stilistici eccezionali. I quattro anelli sono dunque parte anche della nostra identità, ci sono e ci saranno sempre».

Audi Sport è un brand che rende ancora più sportive e speciali auto sviluppate su concetti tecnici e stilistici eccezionali. I quattro anelli sono parte anche della nostra identità, ci sono e ci saranno sempre

Cosa ne pensa dell'auto elettrica?

«Stiamo investendo moltissimo in questa tecnologia e con il nostro arrivo in Formula E manifestiamo una volta di più il nostro interesse. Per una declinazione di questo concetto nella gamma Audi Sport non è importante solo la prestazione ma anche quante volte è in grado di ripetere una accelerazione, quanta autonomia ha, quanto piacere di guidare è in grado di assicurare. Sono molti i temi sul piatto che dobbiamo affrontare e valuteremo con attenzione quale sia il miglior modo per rendere questo concetto in linea con i sogni e le ambizioni di chi sceglie un prodotto Audi Sport».

Sappiamo che è un grande appassionato di moto. Ducati fa parte del Gruppo. Le piacerebbe inserire un modello di Borgo Panigale nella lineup di Audi Sport?

«Qualche legame tra Ducati e l'auto c'è e c'è stato anche in passato. Per intenderci la Ducati Superleggera porta il nome che utilizza anche Lamborghini per identificare alcune sue realizzazioni. In realtà i legami tra il mondo delle due e delle quattro ruote sono affascinanti ma per il momento le fantasie si fermano a questi piccoli richiami o tributi tra i due mondi. Da grande appassionato di moto quello che apprezzo moltissimo delle due ruote e di Ducati in particolare è la capacità di creare community, cosa che nelle quattro ruote nessuno è ancora realmente riuscito a fare».

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