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Sin dalla sua nascita, la Ferrari, come il suo fondatore, Enzo, non ha mai avuto paura di innovare, rompendo le convenzioni dell'epoca. Fu così anche per la prima nata della casa di Maranello, la 125 S che nel 1947 propose non solo delle linee non convenzionali, ma anche un motore V12 leggero da 1500cc ad alta potenza specifica. La 125 S fu la capostipite di una serie di vetture che la Ferrari definisce game changers, capaci di cambiare profondamente il mondo dell'automobile.
È proprio per celebrare queste vetture uniche che la Rossa ha organizzato “Game Changers”, la nuova mostra del Museo Enzo Ferrari di Modena in programma dal 18 febbraio 2023 al 17 febbraio 2024. Le protagoniste sono alcune delle auto più significative della storia del Cavallino Rampante, immerse in un allestimento totalmente nuovo, capace di raccontare la storia della Casa di Maranello attraverso gli occhi dell’innovazione. Nella mostra si potranno ammirare i modelli più rivoluzionari per il design più avanguardistico, le applicazioni tecnologiche più innovative sia nel motorsport che nel granturismo, fino alla concretizzazione delle performance, realizzate grazie al grande lavoro di ricerca e sviluppo della Casa e rese indimenticabili attraverso le vittorie più belle.
Tra le vetture protagoniste per il design troviamo la 375 MM, disegnata da Pinin Farina nel 1952 e che rappresenta la prima one-off realizzata per conto di Roberto Rossellini e destinata a Ingrid Bergman, e la 166 MM, la prima barchetta con carrozzeria realizzata di alluminio, dalla linea accattivante, elegante e leggera. Sul fronte dell'innovazione tecnologica farà bella mostra di sé la 400 Automatic, la prima graturismo 2+2 che nel 1976 introduce la trasmissione automatica in risposta all’evoluzione delle esigenze di mercato e della sofisticata clientela internazionale, insieme alla Ferrari F1-89, la prima monoposto in assoluto con trasmissione elettroidraulica. Tre le auto nella sezione performance troviamo la 365 GT4 BB del ‘73, la prima berlinetta granturismo a motore posteriore dotata di un orginale V12 a 180°, e la Ferrari FXX del 2005, la prima serie speciale creata esclusivamente per la pista. Termine del percorso è l'ultima game changer in ordine di tempo, la Purosangue.