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Il WEC chiuderà il sipario su questa splendida stagione all’Autodromo José Carlos Pace di Interlagos, alle porte della città di San Paolo. Per questa gara prevista inizialmente a fine agosto e poi spostata a fine novembre, probabilmente il tracciato accoglierà team e piloti con temperature abbastanza elevate, anche se il meteo, per ora, è piuttosto pessimista e prevede condizioni instabili con possibilità di pioggia anche per domenica, il giorno della gara.
Si preannuncia comunque una corsa difficile: il mitico circuito paulista è un po’ “old school”, ben diverso dai tracciati moderni, e per questo molto amato dai piloti. Quest’anno è stato completamente riasfaltato e abbiamo visto durante il recente Gran Premio di Formula 1 che il livello d’aderenza è aumentato. E’ lungo 4,309 km, si gira in senso anti-orario e contrappone una lunga sezione veloce a tratti piuttosto lenti, con saliscendi impegnativi. Sono fondamentali velocità e efficienza aerodinamica ma non è facile trovare un setup ottimale ed è piuttosto severo anche per gli pneumatici.
Questo weekend ci sono ancora quattro Titoli iridati da conquistare, a cominciare dal più importante, quello per i Costruttori in LMP, che si contenderanno Toyota e Audi.
Toyota vicina al titolo Costruttori
Il Costruttore giapponese ha un vantaggio di ben 40 punti rispetto ai rivali tedeschi e ce sono 44 da assegnare: la Casa dei quattro Anelli può ancora matematicamente ripetere il successo iridato del 2013, ma dovrebbe mettere a segno un 1° e 2° posto, sperando in un doppio ritiro dell’avversario. Ipotesi decisamente improbabile, quindi Toyota è veramente a un passo dalla conquista del titolo mondiale, a 15 anni dall’ultimo conquistato nel WRC. Al via, come sempre, due TS040 Hybrid, quella dei freschi Campioni del Mondo Anthony Davidson e Sébastien Buemi e la vettura gemella per Stéphane Sarrazin, Alex Wurz e Mike Conway (ma avrebbe dovuto esserci Nakajima…) che hanno vinto l’ultimo round in Bahrain. Sarebbe un trionfo storico: Toyota diventerebbe il primo Marchio giapponese a conquistare il Mondiale Endurance, dopo cinque vittorie, di cui tre consecutive, su sette gare finora disputate. Dopo la pole e la prima storica affermazione con Wurz e Nicolas Lapierre sulla TS030 Hybrid conquistata a Interlagos nel 2012, l’anno scorso fu una gara molto sfortunata e terminata presto dopo un contatto con un prototipo della classe LMP2.
Per l’Audi non sarà un weekend facile: le R18 e-tron Quattro non si sono certo rivelate le vetture più competitive in questo finale di stagione, ma tutta la squadra lavorerà per regalare, se possibile, un’ultima vittoria nell’ultima corsa della sua carriera a Mr. Le Mans, Tom Kristensen, in gara sulla n°1 con Loïc Duval e Lucas di Grassi, che corre davanti al suo pubblico. Marcel Fässler, Benoît Tréluyer e André Lotterer, che qui conquistarono la pole e vinsero nel 2013, saranno sulla n°2.
A 47 anni, il Campione del Mondo Endurance 2013, ha deciso di porre fine ad una carriera straordinaria in questa disciplina, dopo 9 vittorie (di cui 6 consecutive) e 14 podi alla 24 Ore di Le Mans, 6 vittorie e 9 podi alla 12 Ore di Sebring e un titolo nell’American Le Mans Series conquistato nel 2002. Ma avremo modo di dedicare altro spazio a questo pilota incredibile, che comunque continuerà a rappresentare Audi e a collaborare con Audi Sport.
Il fuoriclasse danese, insieme a di Grassi, potrà ancora matematicamente lottare per il secondo posto nel Mondiale Piloti, con 102 punti all’attivo, contro i compagni di squadra, per ora a quota 117. Senza dimenticare gli altri piloti delle squadre avversarie. Dopo i due Titoli consecutivi conquistati nelle prime due stagioni del WEC, questa volta sarà decisamente tutto più complicato: con una R18 e-tron Quattro che non regge il passo delle avversarie a benzina e che perde tanto in velocità di punta, in attesa di una soluzione per la prossima stagione. In questo 2014 è arrivato l’ennesimo successo a Le Mans ma è troppo poco per chi ha vinto tantissimo e sta decisamente per chiudersi un’era in cui hanno dominato a lungo, anche grazie al grande Kristensen.
Porsche punta al primo successo
Alla Porsche vorrebbero tanto concludere l’anno del ritorno nell’endurance con una vittoria, ma il circuito brasiliano è una novità per il team e le 919 Hybrid, ed è una sfida molto impegnativa. Certo, dopo due pole position consecutive e due podi conquistati a Shanghai e in Bahrain, potrebbero legittimamente ambire al loro primo successo. Dovranno trovare il miglior compromesso possibile tra performance, efficienza e affidabilità in una gara che si preannuncia difficile fin dal venerdì, durante le Prove Libere, nel lavoro di ricerca del setup.
Potranno contare sull’esperienza di Mark Webber, che a Interlagos ha vinto due Gran Premi di Formula Uno, nel 2009 e 2011, e di Neel Jani, che qui ha corso in F1 e con i prototipi di Rebellion Racing. Come sempre sulla vettura n°14 Jani, Dumas e Lieb e con la n°20 Bernhard, Webber e Hartley. In Bahrain hanno ben impressionato: più vicini alle Toyota, mostrando maggiore velocità e affidabilità; stanno crescendo e manca sempre meno per ottenere la prima ambita vittoria. Comunque dopo una stagione d’esordio positiva, con ben tre pole position e cinque podi, ora la Casa di Stoccarda è già proiettata nel 2015, dove a Le Mans, ora è ufficiale, porterà in gara una terza vettura. Una 919 Hybrid con un equipaggio che potrebbe comprendere alcuni dei piloti attualmente impegnati nel programma GT ma è ancora tutto da definire, e qui potete scatenarvi: Button? Vergne? O chi altro ancora? Chi può dirlo...
Tra i Privati con le LMP1–L per Rebellion Racing sette vittorie fin troppo facili e un Titolo già in tasca, ma nel 2015 sperano di misurarsi con avversari veri e di regalare performance migliori alla giovane R-One.
Complimenti comunque a Heidfeld, Prost e Beche per il Titolo Piloti conquistato. Intanto il futuro del progetto CLM/Lotus è sempre più incerto…
In LMP2 niente è ancora certo
In LMP2 è ancora lotta aperta per i Trofei Squadre e Piloti: G-Drive Racing con Roman Rusinov, Olivier Pla e Julien Canal sono passati al comando in Bahrain e ora, dopo quattro vittorie e sei pole position in sette gare, hanno 8 punti di vantaggio su Sergey Zlobin del team russo SMP Racing. Entrambe le squadre dovranno però fare i conti con l’Oreca Nissan del KCMG con Richard Bradley, Matt Howson e Alexandre Imperatori che puntano al terzo successo stagionale.
Ferrari con 25 punti davanti a Porsche
Manca ancora il Titolo Costruttori nelle GT. La Ferrari giunge a San Paolo con 25 punti di vantaggio sulla Porsche e ce ne sono ancora 44 in palio. Il team AF Corse sarà presente tra le Pro con i Campioni Gimmi Bruni e Toni Vilander sulla 458 n°51, con James Calado e Davide Rigon sulla n°71. In Classe Am ci saranno Stephen Wyatt, Michele Rugolo e Andrea Bertolini sulla n°81, ma i riflettori saranno tutti puntati sulla Ferrari n°61 di AF Corse per la presenza eccezionale di Emerson Fittipaldi, il due volte campione del mondo di Formula 1 e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis. Il grande fuoriclasse brasiliano, promoter della 6 Ore, ha deciso di rimettersi in gioco, e a 67 anni guiderà una Ferrari in gara per la prima volta nella sua straordinaria carriera. L'ultima apparizione del grande “Emmo” in una competizione automobilistica risale al 2008 nel GT brasiliano. In macchina con lui ci saranno Jeff Segal e Alessandro Pier Guidi.
In Casa Porsche, le 911 RSR ufficiali saranno affidate di nuovo a Jörg Bergmeister e Richard Lietz, sulla n°91, e Patrick Pilet e Frédéric Makowiecki nella n°92. Dopo le vittorie a Silverstone e Shanghai, arrivano su un circuito che l’anno scorso li vide un po’ in difficoltà, soprattutto nei passaggi sui cordoli. Con le caratteristiche della 911, non disdegnerebbero la pioggia… Nella Am ci sono altre due RSR: quella del team Proton Competition con il pilota Porsche junior Klaus Bachler affiancato da Ried e Al-Qubaisi, e Prospeed Competition con Perrodo, Collard e Vaxivière. La Ferrari dovrà mettere a segno almeno 19 punti per confermarsi Campione del Mondo.
E non dimentichiamo le Aston Martin: tra le Pro l’anno scorso Turner e Mucke fecero sudare le proverbiali sette camicie a Bruni e Fisichella che vinsero con solo 1"4 di vantaggio, e conquistarono anche il successo tra le GTE Am. Tutti gli altri Titoli mondiali 2014 sono già stati assegnati. Questa purtroppo potrebbe essere l’ultima volta del WEC a Interlagos perché, per ora, la gara brasiliana non fa parte del calendario del 2015.
Nicola Villani
Il Programma (ora italiana)
Venerdì 28 Novembre
Prove Libere 1 16:00
Prove Libere 2 20:30
Sabato 29 Novembre
Prove Libere 3 13:00
Qualifiche 17:45
Domenica 30 Novembre
Gara 16:00
Potrete vedere l’ultima parte della gara su EUROSPORT International Live dalle 20:30 alle 22:00.
Potrete tenervi aggiornati anche sul web in streaming sul sito ufficiale.