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Porsche è pronta a tornare nel mondiale Endurance: la casa di Zuffenhausen svilupperà un prototipo da schierare nella classe LMDh a partire dal 2023. A tre anni dall'addio al progetto LMP1, a fine 2021, è arrivato il via libera per un'iniziativa che porterà Porsche a competere anche nel campionato americano IMSA. È questa la maggiore attrattiva della classe LMDh, pensata per essere parte sia del WEC che dell'IMSA. Porsche, spiega il responsabile motorsport del marchio, Pascal Zurlinden, ha intenzione di «partecipare a tempo pieno in entrambi i campionati», a partire dalla 24 Ore di Daytona del gennaio 2023.
Si tratta, precisa Zurlinden, di un impegno «a tempo indeterminato». Frutto delle potenzialità della classe LMDh, che «consente a Porsche di continuare a mostrare il DNA del brand, competendo nelle gare di durata. Possiamo partecipare ad entrambi i campionati e alle più importanti corse di durata al mondo con una sola vettura». «Il motorsport al momento è assolutamente improntato sulla massima efficienza in termini di costi», aggiunge Zurlinden. «Avere delle parti comuni è importante per ridurre gli esborsi».
Ed effettivamente la classe LMDh, con i suoi costi non esorbitanti, rappresenta una forte attrattiva per i costruttori. È stato così non solo per Porsche, ma anche per i cugini di Audi, che lasceranno la Formula E per tornare nel WEC e tentare l'assalto alla Dakar. Per ora il programma di Porsche nella categoria 100% elettrica è invece confermato. Ancora da chiarire è la possibilità che Porsche fornisca il futuro prototipo LMDh anche a scuderie clienti. Zurlinden non esclude questa eventualità, che rinverdirebbe i fasti degli anni Ottanta e Novanta.