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Ci sarà da aspettare ancora un anno, ma il lavoro alla Lamborghini freme in vista dell'impegno nel WEC. Il telaio, contrariamente a quello che si pensava, non ha niente che spartire col progetto che Audi stava portando avanti da Dallara Automobili a Varano (rilevato da 777 Hypercar?). Il team Iron Lynx che ha rilevato il programma, e che lo segue per conto di Lamborghini, ha incaricato Ligier (che sforna già delle LMP3) per lo sviluppo di telaio e aerodinamica. Nuovo anche il discorso motoristico: piuttosto che affidarsi a materiale già presente nel gruppo VW Audi (leggi Porsche e la stessa Audi), Lamborghini ha rilevato un progetto standard sul mercato e ha già affidato i primi test al banco alla AVL di Salisburgo, la stessa struttura che segue i motori Red Bull, per intendersi.
Ovvero, verrebbe quasi da pensare a una Lamborghini WEC motorizzata Red Bull, anche se tutto il progetto, che ha visto l'arrivo dell'ex F.1 Romain Grosjean ad affiancare gli altri due piloti ufficiali, Mirko Bortolotti e Andrea Caldarelli, è nelle mani di Iron Lynx mentre la struttura facente capo a FFF, che pur aveva vinto diversi titoli nel GT, di fatto è stata smantellata a vantaggio dell'organizzazione che seguirà anche il programma Imsa oltre al WEC nel 2024 con la LMDh (in costruzione in Francia), mentre nella prossima stagione si faranno carico del programma GT in Europa e in America. La decisione di rivolgersi a una struttura esterna ha sorpreso un po', ma forse si è privilegiata l'elasticità e rapidità di decisione che serve nelle corse a quel livello, anche se i costi saranno a carico di Lamborghini che può vantare risultati commerciali di altissimo livello, sia nella produzione di serie sia nelle versioni speciali Huracan e Urus che vanno a ruba.