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Era ora: dopo la 24 Ore di Le Mans il grande “circus” del Mondiale Endurance aveva dato giusto qualche “segnale di vita” a fine luglio, con i test organizzati da Toyota. Anche se in realtà, hanno tutti lavorato sodo per farsi trovare pronti a questo quarto round della stagione, che si tiene sul circuito tedesco che non aveva mai ospitato prima d’ora il WEC. L’ultima apparizione di questo genere di gare su questo tracciato risale al 2009 con la Le Mans Series. Da allora sono cambiate davvero tante cose e questa disciplina sta vivendo un momento davvero intenso e spettacolare, grazie alla presenza di costruttori, team e piloti di alto livello che si confrontano ad ogni appuntamento del campionato.
Questo è un luogo mitico del motorsport, dove si respira un’atmosfera unica, di vera passione per le corse. Tra gli appassionati, ancora oggi, dici Nürburgring e pensi immediatamente al Nordschleife, al leggendario “Inferno Verde” che ancora oggi ospita la 24 Ore e altre gare importanti, quest’anno per la prima volta anche il WTCC. Qui in realtà si tratta del Gp Strecke, quello che ha accolto tante volte la F1 dal 1984 ad oggi: costruito accanto al leggendario Nordschleife, il moderno tracciato è lungo poco più di 5 km ed è piuttosto veloce e scorrevole, in gran parte composto da curve di medie velocità, unite a una sezione più tecnica. Dal punto di vista della guida c’è una bella varietà di curve ed è necessario trovare un buon ritmo, essere precisi e non commettere errori.
E’ una pista che tende a essere abbastanza gentile con gli pneumatici, di conseguenza la gestione delle gomme di solito non è un grande problema. Presenta comunque una serie di cambi di direzione abbastanza veloci e questo accresce il carico laterale sugli pneumatici e comporta, di conseguenza, un aumento della temperatura. Più che trazione e la frenata che, nel complesso, sono abbastanza limitate, è questa la causa principale dell’usura e del degrado degli pneumatici su questo circuito.
Le piogge frequenti in questa zona fanno sì che la pista sia spesso più “verde” di quanto non siano altri circuiti, ovvero poco gommata, con scarsa aderenza, in particolar modo all’inizio del fine settimana quando l’umidità lava via la gomma depositata sull’asfalto: più la pista si va gommando più aumenta il grip e diminuisce l’usura. Saranno sicuramente fondamentali i dati raccolti dai team nei test di un mese fa. Dovranno poi valutare come le gomme reagiscono alle temperature diverse e a differenti carichi di carburante. Le informazioni che raccoglieranno il venerdì, e poi eventualmente confermate nelle sessioni del sabato, serviranno per decidere le strategie per la gara di 6 Ore. Nei test di fine luglio, a cui aveva preso parte una ventina di vetture, la migliore performance era stata dell’Audi R18 e-tron Quattro guidata da Loïc Duval, con un tempo sul giro di 1’37’’548, così c’è già un riferimento da battere.
Salvo cambiamenti dell’ultima ora, dovrebbero essere 31 le vetture al via della gara tedesca, a causa del forfait del prototipo LMP2 n°35 dell’OAK Racing e delle due Nissan GT-R LM Nismo, che senza dubbio non rivedremo più in azione in questa stagione.
Porsche ha annunciato ufficialmente che proseguirà il suo programma LMP1 fino al 2018 compreso
Oltre ai test collettivi qui al Nürburgring, la Porsche quest’estate ha provato anche a Barcellona, per tre giorni e oltre 1.900 km, e a Monza. La casa di Stoccarda, dopo aver vinto a Le Mans, questo weekend è in gara con due 919 Hybrid, affidate a Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon Hartley e all’equipaggio con Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb: su entrambi i prototipi debutterà il nuovo kit aerodinamico ad alto carico. Come sempre saranno temibili sul giro secco: finora hanno conquistato tutte le pole position della stagione. Per quanto riguarda i vincitori di Le Mans, Nick Tandy parteciperà alla gara con il team KCMG e la loro Oreca-Nissan di classe LMP2, mentre Earl Bamber sarà al via con la Porsche 991 dell’Abu Dhabi Proton Racing in GTE Am. Il terzo grande protagonista della 24 Ore, il pilota di F1 Nico Hülkenberg, dovrebbe essere presente al Nürburgring in veste di spettatore.
Intanto una buona notizia per gli appassionati della casa di Stoccarda: alla vigilia di questo weekend la Porsche ha annunciato ufficialmente che proseguirà il suo programma LMP1 fino al 2018 compreso. Quindi questo costruttore che vanta il record di ben 17 vittorie alla 24 Ore di Le Mans e che si è aggiudicata la 1000 km del Nürburgring 11 volte sarà presente nelle prossime tre stagioni. Anche gli avversari hanno preparato in ogni dettaglio questa gara di casa. Già, perché come molti sanno, anche i nipponici della Toyota hanno il proprio quartier generale alle porte di Colonia, a 90 km da qui.
Dopo un inizio di stagione difficile, i campioni del mondo in carica sperano d’aver ritrovato una maggiore competitività. Alla gara sono iscritte due TS040 Hybrid, per Sebastien Buemi, Anthony Davidson e Kazuki Nakajima e il trio composto da Alexander Wurz, Mike Conway e Stephane Sarrazin, che qui ha vinto due volte con Peugeot e l’indimenticabile 908 HDi FAP, nel 2007 e 2008. Il costruttore giapponese, che dovrebbe proseguire l’impegno in LMP1 fino al termine della stagione 2017, sta già lavorando sul futuro prototipo che dovrebbe essere equipaggiato con un motore turbo associato ad un sistema di recupero dell’energia da 8 MJ.
La casa degli Anelli spera di riscattarsi immediatamente e di cominciare bene questa seconda parte della stagione con due R18 e-tron Quattro
Quest’anno l’Audi ha visto interrotta la sua striscia positiva di successi a Le Mans ed anche il primato nella classifica riservata ai costruttori. La casa degli Anelli spera di riscattarsi immediatamente e di cominciare bene questa seconda parte della stagione con le due R18 e-tron Quattro per Marcel Fässler, Andrè Lotterer e Benoit Tréluyer e Lucas Di Grassi, Loïc Duval e Oliver Jarvis. I due prototipi dovrebbero montare una versione del pacchetto aerodinamico a basso carico usato a Le Mans. Senza dimenticare la pesante sanzione subita dalla vettura n°7, quella di Lotterer, Faessler e Treluyer: fino alla fine del campionato potrà utilizzare solo un propulsore nuovo. In caso contrario saranno costretti a scontare ben 3 minuti di stop and go. Ciò è dovuto al fatto che dopo il warm up della 24 Ore i commissari tecnici non sono riusciti a leggere i sigilli elettronici su quel prototipo, quelli che obbligatoriamente identificano il propulsore usato.
Dopo Le Mans sono stati realizzati alcuni aggiustamenti dei parametri dell’EoT, l’Equivalence of Technology, per i prototipi LMP1, con l’obiettivo di bilanciare le prestazioni delle varie vetture. A partire da questo weekend, le Audi diesel dispongono di più energia e d’un flusso di carburante più importante, con un addizionale di 0,5 kg/h per quanto riguarda il flusso: ci sarà quindi un incremento dello 0,44% del gasolio utilizzabile sul giro e dello 0,63% come picco massimo. Quei valori sono stati ridotti per le Porsche e le Toyota: le 919 e le TS040 vedranno tagliate del 2,2% l'energia dei MJ per giro e dell'1,6% per il flusso. Una penalizzazione pesante per i giapponesi, che proprio per questo l'anno prossimo opteranno per soluzioni tecniche molto diverse.
La capacità dei serbatoi è stata diminuita per tutte e tre le marche: la capacità globale del serbatoio è ridotta per i benzina da 68,3 litri a 67,4, mentre i diesel scendono da 54,2 a 53,7 litri. Queste decisioni dovrebbero restare in vigore almeno fino alla fine della stagione. Gomme parlando, visto che il tracciato tedesco è nuovo per il campionato, le LMP1 potranno anche utilizzare otto set di pneumatici slick, al posto dei sei abituali, per Qualifiche e Gara.
In classe LMP2 ci sono otto prototipi iscritti. Ci sono le due Ligier JS P2 con motore Nissan della G-Drive Racing e quelle spinte dal propulsore HPD dell’Extreme Speed Motorsports
Alle spalle dei tre colossi, ci sarà la consueta lotta tra le due R-One motorizzate AER del Rebellion Racing affidate a Nicolas Prost, Mathias Beche e Nick Heidfeld ed Alexandre Imperatori, Dominik Kraihamer e Daniel Abt e la CLM P1/01 del team ByKolles con Simon Trummer e Pierre Kaffer (che qui vinse una 1000 km nel 2004 con il grande Allan McNish e un’Audi R8). L’EoT riserva qualche aggiustamento tecnico anche alle LMP1 private non ibride: consente loro un flusso di carburante più importante, che aumenta di più del 5%; inoltre la capacità del serbatoio aumenta significativamente da 68,3 a 75 litri, con l’intento di ridurre un po’ il gap tra i “mostri” dei costruttori e i prototipi dei privati.
In classe LMP2 ci sono otto prototipi iscritti. Ci sono le due Ligier JS P2 con motore Nissan della G-Drive Racing e quelle spinte dal propulsore HPD dell’Extreme Speed Motorsports. Poi nella lista sono presenti anche l’Alpine gestita dal team Signatech, la Morgan Evo-Sard del team Morand, l’Oreca05-Nissan del KCMG e la Gibson-Nissan del team britannico Strakka Racing. Dopo la loro vittoria alla 24 Ore di Le Mans, la Ferrari e l’AF Corse sono in testa al Campionato della LMGTE Pro: saranno al via con due 458 Italia, la n°51, con i campioni del mondo “Gimmi” Bruni e Toni Vilander, in testa alla classifica di campionato dopo il terzo posto nella maratona della Sarthe e la vittoria nella prima gara di stagione a Silverstone; mentre sulla n°71 ci saranno Davide Rigon e James Calado, reduci dal secondo posto conquistato nella 24 Ore.
Le due “Rosse” sono pronte a giocarsela con le due Porsche 911 RSR ufficiali gestite dal team Manthey e tre Aston Martin V8 Vantage ufficiali. Sulla GT britannica n°97 Jonathan Adam sarà al via con la coppia ultracollaudata composta da Darren Turner e Stefan Mücke, che nel 2009 qui vinse la 1000 chilometri proprio con l’Aston Martin. Nella LMGTE Am sono sette le vetture al via: due Ferrari con AF Corse e SMP Racing, due Aston Martin V8 Vantage, due Porsche 911 RSR ed una Corvette C7.R. Dopo Le Mans, le classifiche di questa categoria vedono il team russo SMP Racing ed i suoi piloti al comando: i vincitori della 24 Ore Andrea Bertolini, Victor Shaytar e Andrey Basov, sulla 458 Italia n°72. François Perrodo, Emmanuel Collard e Rui Aguas dividono la vettura n°83 di AF Corse.
Qui debutta anche il nuovo BoP, il Balance of Performance della classe LMGTE. Le Aston Martin Vantage Pro e Am avranno restrittori ridotti di 0,5mm, mentre le Porsche 911 RSR verranno alleggerite di 10 kg in Pro e di 15 in Am. La capacità del serbatoio della Corvette C7.R di Larbre Competition in Am è stata aumentata di 5 litri, con una flangia di rifornimento leggermente più grande. Nella stessa classe le Ferrari 458 Italia saranno invece appesantite di 15 kg.
Intanto proprio la Ferrari sta sviluppando la sostituta della 458, cioè l’attesa 488 GTB, che dovrà vedersela nel 2016 anche contro la Ford, che tornerà nell’Endurance con due splendide GT schierate nel WEC e ben quattro per l’ambito appuntamento di Le Mans. Il Nürburgring ha accolto team e piloti con pioggia e circa 14°C ma le previsioni dicono che dovrebbero esserci tre giorni di bel tempo: il venerdì ancora temperature un po’ basse e forse qualche goccia di pioggia, a complicare la ricerca del set up delle vetture ed i test degli pneumatici durante le Prove Libere; qualche nuvola ma temperature in aumento per le Qualifiche del sabato e per la corsa alla domenica si potrebbero raggiungere anche i 30°C con un bel sole.
Ecco il programma del fine settimana:
Venerdì 28
Prove Libere 1 12:00
Prove Libere 2 16:30
Sabato 29
Prove Libere 3 09:30
Qualifiche LMGTE 14:00
Qualifiche LMP 14:30
Domenica 30
Gara 13:00
Potrete seguire la partenza della Gara Live su EUROSPORT 2 dalle 13:00 alle 13:30 e l’ultima parte Live su EUROSPORT International dalle 18:00 alle 19:15 con il commento di Marco Petrini.
Potrete tenervi aggiornati anche sul web in streaming sul sito ufficiale www.fiawec.com.