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Una gara pazza, incerta fino all’ultimo metro, ha premiato cuore, strategia e velocità. La Ferrari ha conquistato la 6 Ore di Imola, secondo appuntamento del FIA World Endurance Championship 2025, regalando ai tifosi italiani una domenica di Pasqua da ricordare con la 499P #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. Una vittoria sudata, figlia di una corsa rimescolata dalla Safety Car a due ore dalla fine, che ha rilanciato le speranze degli avversari e acceso un finale incandescente.
La 499P #51 è stata impeccabile per gran parte della gara, comandando le operazioni fino a quando una Safety Car non ha azzerato i distacchi. Un’occasione ghiotta per gli inseguitori, ma non abbastanza per negare il successo alla Rossa, che ha avuto il merito e la forza di tornare davanti nel momento decisivo, precedendo di circa dieci secondi la BMW #20 di Van der Linde, Rast e Frijns, brava a sfruttare ogni occasione con intelligenza tattica.
Sul terzo gradino del podio sale l’Alpine #36 di Schumacher, Gounon e Makowiecki, sorprendente nella seconda metà di gara. Quarta, ma con un pizzico d’amarezza, l’altra Ferrari 499P #83 di AF Corse, che con Kubica, Ye e Hanson si consola comunque con la vittoria nella classifica riservata ai team privati.
Resta il rammarico in casa Ferrari per l’incredibile episodio che ha coinvolto la 499P #50: dopo una furiosa rimonta dal fondo, Fuoco è stato colpito dalla Toyota di Buemi, forando e scivolando al 15° posto finale. Non sorridono neanche Porsche e Cadillac: la 963 ufficiale #6 non è andata oltre l’ottava piazza, mentre le Cadillac V-Series.R sono apparse in difficoltà, con la migliore, la #12 del Team Jota, solo decima. Peggio ancora la gemella #38, addirittura 16ª.
Se Imola ha regalato emozioni in HYPERCAR, non è stata da meno in LMGT3. A vincere è stata la Porsche #92 del team Manthey, condotta da Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick. Una vittoria colta con una strategia perfetta, soprattutto nel finale, quando la BMW #46 del Team WRT, con Valentino Rossi, Van Der Linde e Al Harthy, era lanciata verso il successo. Ma uno Stop&Go, causato da un contatto tra il “Dottore” e la Ferrari #21, ha ribaltato le carte in tavola.
Nonostante una furiosa rimonta negli ultimi giri, Rossi si è dovuto accontentare del secondo posto, comunque importante in chiave campionato. Sul podio anche la Lexus #78 di Masson, Robin e Gehrsitz, davanti alla gemella #87 e alla Ferrari #54 di Rigon, Castellacci e Flohr, risalita con costanza.
Nel finale, la Corvette #81 ha battuto la #33 nella lotta per il sesto posto, mentre le Iron Dames hanno portato la loro Porsche #85 all’ottava posizione. Più indietro le McLaren e le Ford penalizzate da infrazioni in regime di Virtual Safety Car. Fuori dai punti, tra le altre, l’Aston Martin #10 e la Mercedes #61 di Iron Lynx.
Una domenica da ricordare, dunque, per Ferrari e per l’Italia, con due vittorie che accendono ancora di più un campionato che promette spettacolo a ogni round. Prossima tappa: Spa-Francorchamps. E se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione 2025 del WEC sarà da vivere tutta d’un fiato.