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La notizia è di quelle decisamente succose. La Ferrari, a partire dal 2023, schiererà una propria hypercar nella classe regina del WEC. Il parterre del Mondiale Endurance è destinato così ad arricchirsi con l'arrivo della Rossa, che andrà ad affrontare una nutrita concorrenza. Toyota, Peugeot, Glickenhaus e ByKolles correranno con delle hypercar, mentre Audi e Porsche hanno scelto le LMDh, prototipi basati su telaio LMP2 che potranno essere impiegati sia nel WEC che nell'IMSA. Questo a 50 anni esatti dall'ultima partecipazione come team ufficiale nell'allora mondiale Sport Prototipi, risalente al 1973.
«In oltre 70 anni di competizioni abbiamo portato le nostre vetture a ruote coperte a trionfare sulle piste di tutto il mondo, sperimentando soluzioni tecnologiche d’avanguardia: innovazioni che nascono dai circuiti e rendono straordinaria ogni auto stradale prodotta a Maranello. Con il nuovo programma Le Mans Hypercar, Ferrari rilancia il suo impegno sportivo e conferma la volontà di essere protagonista nei campionati di eccellenza del motorsport mondiale». Così il presidente della Ferrari, John Elkann, ha commentato la notizia.
Si potrebbe parlare di ritorno dalla porta principale alla 24 Ore di Le Mans, se non fosse che Ferrari è già attiva nel WEC, ma nelle classi LMGTE Pro e Am. Nel 2019, Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra hanno colto la vittoria di classe in LMGTE Pro al volante di una Ferrari 488 GTE. Per risalire all'ultimo successo generale della Ferrari nella classica del Circuit de la Sarthe, però, bisogna riavvolgere il nastro fino al 1965, anno in cui la Rossa ottenne la nona - e per ora ultima - vittoria assoluta.
L'ultimo prototipo nato dalla creatività della Ferrari fu la 333 SP, impiegata dal 1994 al 2003 da team clienti, ma mai vincente a Le Mans. Ora è tempo di un nuovo capitolo, nato dal budget cap imposto in F1. Per evitare esuberi di personale, la Rossa aveva cominciato a guardarsi intorno, valutando la possibilità di militare in altre categorie. Si è parlato molto dell'Indycar, ma la scelta è ricaduta sul WEC, che, con l'azzeccato cambio regolamentare, sta vivendo un vero e proprio Rinascimento. Merito dell'attrattività delle hypercar e delle LMDh, che consentono alle case di portare a Le Mans prototipi con tocchi stilistici che rimandano direttamente alle vetture di serie.
Le Mans è sempre Le Mans, dopotutto. E vedere la Ferrari battagliare con altri marchi storici nella classe regina del WEC è pensiero assai stuzzicante. Così come lo è immaginarsi di ritrovare nell'abitacolo dell'hypercar del Cavallino Rampante, tanto per fare un nome, Kimi Raikkonen. O, perché no, anche Antonio Giovinazzi, per il quale sarebbe sicuramente un grande onore rappresentare l'Italia nella classica del Circuit de la Sarthe al volante di una Ferrari. Per ora sono solo supposizioni, chiaramente. In attesa di vedere concretizzare questo progetto futuribile, ma in salsa deliziosamente vintage.
Disegno: Gabriele Pirovano