WEC, doppietta Toyota alla 4 Ore di Silverstone

WEC, doppietta Toyota alla 4 Ore di Silverstone
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La gara inglese viene vinta dalla Toyota di Conway, Kobayashi e Lopez, scattati dalla pole position. Secondo posto per la TS050 - Hybrid gemella di Buemi, Nakajima e Hartley. Terza la Rebellion R13 di Berthon, Derani e Duval. In LM P2 vittoria di Borga, Coigny e Lapierre; Bruni e Lietz in LM GTE PRO; Nielsen, Collard e Perrodo in LM GTE AM
1 settembre 2019

A Silverstone è doppietta Toyota in classe LM P1. I piloti Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez, partiti dalla pole position, hanno vinto la 4 Ore inglese davanti alla TS050 - Hybrid gemella numero 8 di Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley

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Terzo posto per la Rebellion R13 - Gibson numero 3 del team Rebellion Racing, guidata da Nathanael Berthon, Pipo Derani e Loic Duval.

Finale amaro per l'altra Rebellion della squadra svizzera, che a meno di 10 minuti dal termine ha dovuto fare rientro ai box per un problema tecnico. La vettura numero 1 di Bruno Senna, Gustavo Menezes e Norman Nato, ieri terza in qualifica, è riuscita a riprendere la pista dopo 4 minuti, tagliando il traguardo in 5^ posizione.

 

In LM P2 vittoria di Antonin Borga, Alexandre Coigny e Nicolas Lapierre sulla Oreca 07 numero 42 del Cool Racing team. Alle loro spalle l'equipaggio olandese scattato dalla pole position, composto da Giedo Van Der Garde, Frits van Eerd e Job Van Uitert. Terzo posto per la Alpine A470 di Pierre Ragues, André Negrao e Thomas Laurent del Signatech Alpine Elf.

La categoria LM P2 ha avuto il suo colpo di scena all'inizio. Non erano infatti nemmeno passati 10 minuti da quando David Richards, Presidente del Motorsport UK, aveva dato il via alla maratona agitando la bandiera verde, che la Oreca 07 del team United Autosports di Paul Di Resta, Filipe Albuquerque e Phil Hanson si ammutoliva lungo il rettilineo di partenza per un problema elettrico.

Quarto posto finale invece per William Stevens, Gabriel Aubry e Ho-Pin Tung, che ieri avevano portato la Oreca 07 numero 37 del Jackie Chan Dc Racing al terzo posto in qualifica.

 

Gianmaria Bruni e Richard Lietz portano la Porsche 911 RSR - 19 davanti a tutti nella categoria LM GTE PRO. La Casa di Stoccarda fa doppietta grazie al secondo posto dell'altra Porsche del Porsche GT Team, pilotata da Michael Christensen e Kevin Estre. Sul gradino più basso del podio la Aston Martin numero 97 di Alexander Lynn e Maxime Martin.

Grande sconfitta della LM GTE PRO, la categoria più combattuta, è la Ferrari. Ieri le rosse di Maranello aveva occupato tutta la prima fila. Oggi invece la numero 51 dei poleman Alessandro Pier Guidi e James Calado non è andata oltre il 4° posto, nonostante un sorpasso da applausi alla Porsche di Christensen da parte del pilota italiano durante la battaglia.

Pure peggio è andata all'altra Ferrari del team AF Corse: Miguel Molina (in coppia con Davide Rigon) è stato buttato fuori a causa di uno scellerato tentativo di sorpasso di Oliver Jarvis (pilota della LM P1), all'ingresso di Maggots e Becketts.

 

Il cavallino rampante si è rifatto però in LM GTE AM, dove Nicklas Nielsen, Emmanuel Collard e Francois Perrodo hanno portato al successo la Ferrari numero 83 del team AF Corse. Seconda la Aston Martin del team Aston Martin Racing numero 98 di Paul Dalla Lana, Darren Turner e Ross Gunn, ieri terza in qualifica. Terzo posto per un'altra Ferrari 488 GTE EVO, quella di Kei Cozzolino, Olivier Beretta e Motoaki Ishikawa.

Niente podio per la Porsche numero 56 di Egidio Perfetti, Matteo Cairoli e David Kolkmann del Team Project 1, ieri in prima fila. Prima fila maledetta anche per i poleman Salih Yoluc, Charlie Eastwood e Jonathan Adam, oggi solo settimi al volante della Aston Martin numero 90 del team TF Sport.

Prossima tappa, la seconda della stagione, in Giappone. Il 6 ottobre 2019 è in programma la 6 Ore del Fuji.

 

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