WEC, al via la stagione 2016

WEC, al via la stagione 2016
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La stagione 2016 del WEC prende il via questo weekend a Silverstone. Ecco le novità e gli alfieri e costruttori in lizza
16 aprile 2016

Prende finalmente il via questo weekend, con la 6 Ore di Silverstone, la stagione 2016 del World Endurance Championship. Diverse sono le novità previste dal regolamento LMP1 per il nuovo campionato: innanzitutto, per ridurre le prestazioni, la FIA ha imposto ai costruttori come limite di energia disponibile a giro 8 megajoule. A Le Mans la potenza massima all'ERS non potrà essere superiore a 300 kw. Un altro cambiamento importante riguarda il flusso di carburante, rallentato rispetto allo scorso anno, per permettere una riduzione delle prestazioni del 7,5% rispetto al 2015.

I costruttori, però, hanno lavorato alacremente nel corso dell'inverno sull'efficienza energetica delle proprie vetture per sopperire a questo deficit prestazionale. Lo sforzo profuso sui sistemi ibridi sembra aver ottenuto il risultato sperato: nel corso della seconda sessione di prove libere di ieri, infatti, Brendon Hartley è sceso sotto la pole position dello scorso anno al volante della sua Porsche 919 Hybrid. Restano invece invariate le regole per la LMP2, classe in cui sono previsti cambiamenti significativi nel 2017.

Per quanto riguarda gli pneumatici, gli equipaggi della classe LMP1 avranno a disposizione sei treni di gomme per qualifica e corsa. A livello aerodinamico, invece, è permesso ai team omologare solo tre versioni differenti della carrozzeria nel corso della stagione. Per ragioni di sicurezza, poi, è stata imposta la presenza di un'apertura sopra le ruote anteriori. Nella classe LMGTE vengono introdotti i motori sovralimentati, sfruttati dalla Ferrari 488 e dalla Ford GT: Aston Martin e Porsche, invece, monteranno propulsori aspirati sulla Vantage V8 e sulla GT3 RSR

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A difendere il titolo Costruttori nella classe LMP1 sarà la Porsche, sugli scudi lo scorso anno con l'equipaggio formato da Brendon Hartley, Mark Webber e Timo Bernhard. La 919 Hybrid mantiene il concetto di trazione basato su un motore V4 turbo a benzina da due litri a cilindrata ridotta, e può contare su due sistemi di recupero dell'energia. Nel corso dell'inverno, però, la casa di Zuffenhausen è intervenuta sul telaio, sull'aerodinamica, sulle sospensioni e sul sistema ibrido, e ha lavorato anche per migliorare il motore. Per la prima volta, Porsche ha portato a Silverstone un pacchetto aerodinamico ad alta deportanza che ben si sposa con le curve veloci del circuito inglese. Oltre all'equipaggio campione del mondo WEC in carica, Porsche schiera sulla vettura gemella Marc Lieb, Neel Jani e Romain Dumas

Per sopperire alle mancanze prestazionali derivanti dalle nuove regolamentazioni in materia di carburante, Audi ha scelto un'aerodinamica aggressiva per la R18 e-tron quattro per il 2016, per mantenere la deportanza ai livelli dello scorso anno, riducendo al contempo la resistenza aerodinamica. La casa di Ingolstadt, rimasta fedele al diesel, è salita nella classe 6 MJ, dotandosi di una batteria agli ioni di litio per l'accumulazione dell'energia. Il nuovo sistema ibrido ha reso inoltre necessario il passaggio da una trazione posteriore a quella integrale. A differenza dei rivali, però, il sistema di recupero dell'energia non è doppio, ma consta solo del KERS collegato all'asse anteriore della vettura. Sono confermati i due equipaggi formati da Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Tréluyer da un lato e Lucas di Grassi, Loic Duval e Oliver Jarvis dall'altro.

Grandi novità anche in casa Toyota: la TS050 Hybrid, infatti, monta un motore V6 biturbo che, congiuntamente alla tecnologia a batteria di litio, permette alla casa giapponese di salire alla classe 8 MJ, la stessa di Porsche. Il sistema ibrido della TS050 è doppio: il recupero dell'energia cinetica, infatti, avviene grazie a due KERS, collegati all'asse anteriore e all'asse posteriore della vettura, rispettivamente. Sul versante dei piloti, Toyota schiera gli equipaggi formati da Anthony Davidson, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima e da Stéphane Sarrazin, Mike Conway e Kamui Kobayashi. Sul fronte dei privati della classe LMP1, invece, troviamo ancora la Rebellion Racing e la ByKolles

Nella classe LMP2 si rivedono parecchie facce note agli appassionati di Formula 1, come Vitaly Petrov, Will Stevens, Roberto Merhi e Bruno Senna. Sono 11 le vetture che stanno disputando il weekend di gara a Silverstone; tutte si servono del propulsore Nissan V8. Fatta salva la Gibson della Strakka Racing, le altre vetture presentano il telaio Oreca, o quello Ligier JS P2, vincitore del titolo iridato lo scorso anno con Bird, Rusinov e Canal. Le due BR01, dopo il debutto a Le Mans lo scorso anno, disputeranno tutta la stagione. Da segnalare l'approdo nella classe LMP2 della Manor: i due piloti che corsero nel 2015 in Formula 1 con il team britannico, Will Stevens e Roberto Merhi, fanno parte degli equipaggi schierati dalla scuderia nel WEC. 

Nelle classi LGMTE Pro e Am sono tredici le vetture impegnate a Silverstone. A difendere il titolo nella classe Pro sarà la Porsche 911 RSR, che non è però la favorita per l'iride, visto che la casa di Zuffenhausen non conta su un prodotto nuovo, a differenza della Ferrari, che, attraverso la AF Corse, schiera la nuova 488 GTE, papabile per il mondiale. Da segnalare, poi, il ritorno di Ford, in lizza con la sua GT, caratterizzata da soluzioni aerodinamiche estreme. La Aston Martin Vantage V8 è stata rimodellata rispetto allo scorso anno per rientrare nei parametri richiesti per la stagione 2016. In LGMTE Am, invece, si preannuncia una lotta tra la Chevrolet Corvette C7 della Larbre Competition, l'Aston Martin e la Ferrari 458 di AF Corse.

Foto: Adrenal Media, via FIA WEC

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