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Dopo le polemiche scatenate dagli incidenti occorsi a gomme fredde in occasione della 6 Ore di Spa del WEC, la categoria torna sui suoi passi per quanto riguarda l'impiego delle termocoperte. Ma solo per una gara, la 24 Ore di Le Mans del prossimo mese. In una nota diffusa alla stampa la FIA e l'ACO hanno fatto sapere di aver condotto un'analisi approfondita in merito insieme ai due fornitori di gomme del mondiale Endurance, Michelin e Goodyear, e di aver deciso di consentire l'uso delle termocoperte a Le Mans in tutte e tre le classi della categoria. Questo, si legge, per garantire che "piloti di ogni livello di esperienza siano in grado di gareggiare nel modo più sicuro possibile, indipendentemente dalle condizioni e dalle temperature della pista". Una decisione, questa, che nel contempo lascia ai produttori di gomme e alle scuderie tempo per capire meglio come portare in temperatura le coperture nel resto della stagione.
Il bubbone delle termocoperte era esploso a Spa, quando Antonio Fuoco, al volante della Ferrari 499P n.50, si era schiantato subito dopo aver effettuato una sosta per cambiare le gomme. La temperatura dell'asfalto a Spa durante la corsa si è aggirata tra gli 11 e i 15 gradi. Un valore, per la verità, che non si discostava da quelli riscontrati nelle edizioni precedenti, in cui erano state addirittura registrate temperature dell'asfalto sotto i 10 gradi. La differenza sostanziale rispetto al passato, naturalmente, è costituita proprio dall'assenza delle termocoperte. Diversi piloti - da Jean-Eric Vergne a André Lotterer - hanno paragonato le sensazioni restituite nell'out-lap al guidare sul ghiaccio. E questo problema si sarebbe inevitabilmente ripresentato a Le Mans, dove nel corso della notte si toccano temperature dell'asfalto simili a quelle di Spa. Ma si tratta di una soluzione temporanea a un inconveniente permanente.