WEC 2022, 8 ore Bahrain: vincono Toyota e Ferrari che si laureano campioni del mondo

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La Toyota GR010 Hybrid n.7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez vince la otto ore del Bahrain 2022 del Wec, mentre la gemella n.8 di Brendon Hartley, Sebastian Buemi, Ryo Hirakawa conquista il mondiale. Nella LMGTE PRO la Ferrari si laurea campione del mondo
13 novembre 2022

Nell'ultima gara stagionale del mondiale WEC 2022, nuova doppietta della Toyota: a tagliare per prima il traguardo è stata la GR010 Hybrid n.7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez che conquistano il secondo successo del 2022. Alle loro spalle la gemella n.8 di Brendon Hartley, Sebastian Buemi, Ryo Hirakawa che con il secondo posto si laureano campioni del mondo. Sul gradino più basso del podio l'Alpine A480 n.36 di Andrè Negrao, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere, invece ancora problemi d'affidabilità per la Peugeot 9X8 con la n.94 di Loic Duval, Gustavo Menezes e Nico Muller quarti, mentre la n.93 di Paul Di Resta, Jean-Eric Vergne e Mikkel Jensen è stata costretta al ritiro nella settima ora. 

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Nella classe LMP2 successo per la WRT n.31 di Robin Frinjs, Sean Gelael e Renè Rast, davanti alla United Autosports n.23 di Alex Lynn, Oliver Jarvis e Josh Pierson, e alla Jota n.38 di Will Stevans, Antonio Felix Da Costa e Robert Gonzalez che transitando sotto la bandiera a scacchi terzi vincono il titolo piloti. 

Doppietta della Ferrari nella categoria LMGTE Pro con la 488 preparata dalla AF Corse n.52 di Miguel Molina e Antonio Fuoco che si aggiudicano la gara, mentre la n.51 di Alessandro Pier Guidi e James Calado riuscendo a limitare i danni dopo un problema al cambio ad un'ora e mezza dal termine, e tagliando il traguardo in quinta posizione, sono riusciti a confermarsi campioni del mondo. 

 

In LMGTE Am uno-due della Porsche con la n.46 di Matteo Cairoli e Mikkel Pedersen che hanno preceduto la gemella n 56 di Pj Hyett e Gunnar Jeanette e Ben Barnicoat, e la Ferrari n.85 di Rahael Frey, Michelle Gattin e Sarah Bovy. Alle loro spalle l'Aston Martin n.33 di Ben Keating e Marco Sorensen che con il quarto posto conquistano il titolo.

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