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Seconda pole consecutiva nel WEC per la Rebellion, che, dopo l'acuto di Shanghai, ha centrato la partenza al palo anche nella 8 Ore del Bahrain, in programma domani. 1'42"979 è il crono messo a segno dalla R13 n.1, affidata a Bruno Senna, Norman Nato e Gustavo Menezes. Secondo tempo per la Ginetta G60-LT-P1 n.5, preparata dalla LNT e nelle mani di Charles Robertson, Ben Hanley e Jordan King.
Toyota non va oltre la seconda fila: terzo posto per la TS050 Hybrid n.8 di Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley, che ha accusato un distacco di mezzo secondo dalla vettura in pole. Segue la gemella n.7, affidata a Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez.
Nella classe LMP2, pole position per l'ORECA 07 n.22 della United Autosport, nelle mani di Paul Di Resta, Filipe Albuquerque e Philip Hanson; seconda posizione, invece, per l'ORECA 07 n.37 della DC Jackie Chan Racing, affidata a Ho-Pin Tung, Gabriel Aubry e Will Stevens. Seguono Roman Rusinov, Job Van Uitert e Jean-Éric Vergne, impegnati sulla Aurus 07 preparata dalla G-Drive.
In LMGTE Pro si registra una doppietta di Porsche, con la pole di Richard Lietz e Gimmi Bruni, in azione sulla 911 RSR-19 n.91, davanti alla gemella n.92 nelle mani di Michael Christensen e Kevin Estre. Terzo posto, a mezzo secondo dalla pole, per la Ferrari 488 GTE n.58 di AF Corse, affidata a James Calado e ad Alessandro Pier Guidi. Pole position in LMGTE Am per la Porsche 911 RSR n.57 della Project 1, nelle mani di Ben Keating, Larry Ten Voorde e Jeroen Bleekemolen.