WEC 2017, svelata la Porsche 919 Hybrid [Video]
Così come Toyota, anche Porsche ha scelto Monza per presentare la sua arma per il mondiale WEC 2017, la 919 Hybrid. Il prototipo, in grado di erogare oltre 900 CV di potenza, è chiamato a centrare per la terza volta consecutiva la vittoria a Le Mans e i titoli piloti e costruttori.
La 919 Hybrid è frutto di uno sviluppo che ha interessato aerodinamica, telaio e propulsore. Se la monoscocca, in fibra di carbonio, è rimasta la stessa dello scorso anno, gli ingegneri di Porsche hanno lavorato a due configurazioni aerodinamiche, ad alto e a basso carico, rispettivamente, contro le tre previste dal regolamento 2016.
Saranno chiamate a compensare, almeno in parte, i deficit prestazionali dovuti al minor carico aerodinamico imposto dal regolamento tecnico per questa stagione, volto alla riduzione della velocità in curva per questioni di sicurezza.
La configurazione aerodinamica pensata per Le Mans è studiata per ridurre la resistenza aerodinamica sui rettifili; la seconda, invece, è pensata per circuiti tortuosi e vanta una maggiore deportanza per garantire la trazione necessaria ad affrontare i cambi di direzione.
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Rispetto alla vettura dello scorso anno, la 919 Hybrid vanta passaruota più alti, larghi e lunghi; la fiancata appare decisamente rastremata. Rinnovato è anche il frontale, con gruppi ottici di maggiori dimensioni. Interessante, poi, il posizionamento degli specchietti, inseriti all'interno del passaruota.
Anche il powertrain è stato migliorato: ad un propulsore turbo V4 di 2.0 litri da 500 CV sono abbinati un motore elettrico da oltre 400 CV e sistemi di recupero dell'energia cinetica e termica. Caratteristica preponderante della 919 Hybrid è la capacità di recuperare energia sia in fase di accelerazione che in frenata. La 919 Hybrid, come la TS050 Hybrid, appartiene alla classe 8MJ.
A guidare la Porsche 919 Hybrid n.1 saranno Neel Jani, campione del mondo piloti in carica, André Lotterer, in arrivo da Audi, e Nick Tandy, vincitore a Le Mans nel 2015. Il compagno di equipaggio di Tandy in quell'occasione, Earl Bamber, forma con Timo Bernhard e Brendon Hartley l'equipaggio della vettura gemella, la n.2.
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