WEC 2017, 6 Ore di Spa: vince Toyota

WEC 2017, 6 Ore di Spa: vince Toyota
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Nella 6 Ore di Spa è doppietta Toyota: vittoria per la TS050 Hybrid n.8, davanti alla gemella n.7 e alla Porsche 919 Hybrid n.2
6 maggio 2017

Toyota sugli scudi nella 6 Ore di Spa: la casa nipponica è stata protagonista di una doppietta sull'iconico circuito belga. A vincere è stata la TS050 Hybrid n.8, di Sébastien Buemi, Anthony Davidson e Kazuki Nakajima, già sul gradino più alto del podio a Silverstone; seconda posizione per la vettura gemella, la n.7, affidata a Mike Conway e Kamui Kobayashi. Visto l'ottimo risultato colto in quella che è la prova generale in vista della 24 Ore di Le Mans, Toyota sembra decisamente pronta a rifarsi della débâcle dello scorso anno al Circuit de la Sarthe.

Porsche a Spa è stata tradita dalla gestione degli pneumatici: le 919 Hybrid sono state penalizzate dalle temperature registrate oggi, più alte rispetto a quelle delle prove, e non sono riuscite a dare del filo da torcere a Toyota per la vittoria. A completare il podio è la 919 Hybrid n.2, di Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley; quarto posto, invece, per il prototipo gemello, la 919 Hybrid n.1, affidata ad André Lotterer, Neel Jani e Nick Tandy. A scattare dalla pole position era stata proprio questa vettura. 

Lapierre, sulla TS050 Hybrid n.9, ha tentato l'assalto a Lotterer in partenza, finendo però dritto alla Source. Il poleman, Lotterer, si è trovato ad affrontare problemi con l'assetto della sua 919 Hybrid e si è visto sfilare da Conway e da Buemi, sulle altre due TS050 Hybrid. Le difficoltà nella gestione degli pneumatici hanno persuaso Porsche ad anticipare la prima sosta, effettuando non solo il cambio gomma, ma anche sostituendo il pilota: a Lotterer è subentrato Tandy. 

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Dopo le soste delle vetture di casa Toyota, Conway, sulla TS050 Hybrid, godeva di un vantaggio di 24 secondi sulla vettura gemella, la n.8, affidata ancora a Buemi. Lo svizzero si è dovuto vedere da un arrembante Tandy, in rimonta dopo aver sopravanzato Lapierre e Hartley. Nella seconda sosta, Conway ha lasciato il posto a Kobayashi; alle sue spalle, Tandy, protagonista di un doppio stint sulla sua 919 Hybrid. Bamber, in azione sulla vettura gemella, la n.2, era riuscito a riacciuffare la TS050 Hybrid n.8 affidata a Davidson, prima che una foratura fermasse la sua marcia.

Nel corso della quarta ora di gara, un regime di full course yellow causato da un incidente tra una GTE e una LMP2 ha consegnato la testa della corsa nelle mani della TS050 Hybrid n.8: Toyota ha fatto fermare prima la TS050 Hybrid n.7, in quel momento al comando, consentendo a Davidson, rientrato il giro successivo per lasciare la vettura a Nakajima, di consegnare a quest'ultimo la testa della corsa. Conway, sulla n.7, non si è però perso d'animo, continuando a tallonare la vettura gemella. In questo frangente, le due 919 Hybrid apparivano in crisi nella gestione degli pneumatici, a causa delle temperature più elevate rispetto alle prove.

Nella classe LMP2, vittoria per l'Oreca 07 Gibson n.26, preparata dalla G-Drive Racing e affidata ad Alex Lynn, Pierre Thiriet e Roman Rusinov, scattata dalla pole position. Seconda è l'Oreca-Gibson n.31, di Bruno Senna, Nicolas Prost e Julien Canal;  completa il podio l'Oreca-Gibson n.38 della Jackie Chan DC Racing, nelle mani di Ho-Pin Tung, Oliver Jarvis e Thomas Laurent.

Ferrari la fa da padrona nella classe LMGTE Pro: a Spa si è concretizzata una doppietta per le due 488 GTE della AF Corse, con la n.71 di James Calado e Alessandro Pier Guidi davanti alla n.51 affidata a Sam Bird e Davide Rigon. Terza posizione per la Ford GT n.66, nelle mani di Stefan Mucke, Olivier Pla e Billy Johnson. In LMGTE Am, vittoria per l'Aston Martin V8 Vantage n.98 di Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda.

La rivalità tra Ferrari e Ford si è fatta bruciante nelle prime fasi della corsa: nel corso della prima ora di gara, Calado, al volante della 488 GTE n.71, è riuscito a sbarazzarsi contemporaneamente di entrambe le Ford GT alla staccata di Malmedy, conquistando il secondo posto, alle spalle della vettura gemella, la n.51, affidata a Sam Bird. La GT n.66 con Pla si è ripresa nel giro di poco tempo la posizione; la n.67, invece, è stata fermata a lungo per un problema elettrico. 

Pla, ritrovatosi al comando dopo le soste, è stato protagonista di un'avvincente battaglia con il nostro Pier Guidi, subentrato a Calado sulla 488 GTE n.71. Il piemontese ha superato Pla alla Raidillon, e il francese è stato beffato poco dopo anche da Bird. il britannico, galvanizzato dal sorpasso, ha cercato di sopravanzare anche Pier Guidi, arrivando al contatto e perdendo due posizioni, ben presto recuperate. Le due vetture di AF Corse hanno consolidato le proprie posizioni nel corso delle ore successive.

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