WEC 2016, 6 Ore del Nürburgring: vittoria per Porsche

WEC 2016, 6 Ore del Nürburgring: vittoria per Porsche
Pubblicità
Successo per Porsche al Nürburgring: a vincere è stata la 919 Hybrid n.1, davanti alle due Audi R18 e-tron quattro
24 luglio 2016

Porsche sugli scudi alla 6 Ore del Nürburgring: a vincere è stata la 919 Hybrid n.1, affidata a Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon HartleyBernhard ha sopravanzato la R18 e-tron quattro n.8 in partenza, conquistando la seconda posizione. Bernhard ha approfittato di qualche incertezza di Fassler per tentare l'attacco, senza successo, ma ha preso il comando dopo la sosta della R18 e-tron quattro n.7, al termine della prima ora di gara. Hartley, subentrato alla guida dopo la prima sosta della 919 Hybrid n.1, si è visto superare dalle due Audi nella seconda ora di corsa; dopo poco il neozelandese ha rimediato una foratura, che lo ha costretto ad anticipare il pit stop, trovandosi al comando dopo le soste dei rivali. Seconda al termine della terza ora, la 919 Hybrid n.1 è salita al comando della gara dopo la penalità comminata alla vettura gemella.

Seconda posizione per la R18 e-tron quattro n.8, nelle mani di Oliver Jarvis, Lucas di Grassi e Loic Duval. L'Audi R18 e-tron quattro n.8, affidata a Jarvis, è stata sopravanzata da Timo Bernhard, sulla 919 Hybrid n.1 campione del mondo in carica. Jarvis ha approfittato della lotta della R18 e-tron quattro n.7 con la 919 Hybrid n.1 per avvicinarsi ai due litiganti. Jarvis, salito in seconda posizione per via del pit stop della vettura gemella, ha superato Hartley, subentrato alla guida sulla 919 Hybrid, prendendo il comando della corsa. Dopo le soste nella seconda ora di gara, di Grassi, subentrato a Jarvis al termine del doppio stint dell'inglese, si è trovato terzo. Beffato dalla full course yellow che ha avantaggiato Porsche, l'equipaggio Audi si è ritrovato terzo; il secondo posto è stato conquistato grazie alla sanzione in cui è incappata la 919 Hybrid n.2.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Terzo gradino del podio per la vettura gemella, la R18 e-tron quattro n.7, affidata a André Lotterer e a Marcel Fassler, senza Tréluyer, assente per infortunio. Marcel Fassler, alla guida in partenza sulla R18 e-tron quattro n.7, ha preso la testa della corsa al via; qualche sbavatura dopo dieci giri dall'inizio della corsa, però, ha permesso a Bernhard di avvicinarsi, tentando l'assalto. Fassler ha lasciato il comando della corsa a Porsche al termine della prima ora per effettuare il pit stop, lasciando il posto a Lotterer. Il pilota tedesco ha infilato Hartley per la seconda posizione nella seconda ora di gara, e l'ha mantenuta dopo il pit stop anticipato della Porsche campione del mondo. Beffato dalla full course yellow che ha avantaggiato Porsche, l'equipaggio Audi è scivolato in quarta posizione, diventata terza dopo la penalità comminata alla 919 Hybrid n.2. 

Quarta posizione per la Porsche 919 Hybrid n.2, di Neel Jani, Marc Lieb e Romain Dumas, Il primo grossolano errore della gara viene commesso da Neel Jani, al volante della 919 Hybrid n.2: il pilota svizzero, nel tentativo di sorpassare Jarvis, ha finito per toccare la Ford n.66, finendo in testacoda e perdendo 13 secondi. Jani si è ritrovato al comando nella terza ora di gara, avantaggiato da una full course yellow causata dalla perdita di un pezzo della TS050 Hybrid n.6. L'imprevisto, però, era in agguato: Lieb è incappato in una penalità per un contatto con la Porsche 911 RSR di Al Qubaisi in fase di doppiaggio. La Porsche 919 Hybrid n.2 è quindi scivolata in quarta posizione. Seguono le due Toyota, la TS050 n.5, affidata a Anthony Davidson, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima, e la n.6, nelle mani di Stéphane Sarrazin, Mike Conway e Kamui Kobayashi. 

Nella classe LMP2, vittoria per l'Alpine A460 Nissan n.36, preparata dalla Signatech Alpine e affidata a Gustavo Menezes, Nicolas Lapierre e Stéphane Richelmi. Seconda posizione per la Ligier JS P2 Nissan n.43, nelle mani di Ricardo Gonzales, Filipe Albuquerque e Bruno Senna. Completa il podio la Ligier JS P2 Nissan n. 31 della Extreme Speed Motorsports, di Pipo Derani, Ryan Dalziel e Christopher Cumming.

In LMGTE Pro, è doppietta Ferrari - e AF Corse -: successo per la Ferrari 488 GTE n.51 di Gimmi Bruni e James Calado, davanti alla 488 GTE n.71, di Sam Bird e Davide Rigon. Terza posizione per la Aston Martin Vantage n.95 di Nicki Thiim e Marco Sorensen. Successo nella classe LMGTE Am per l'Aston Martin Vantage n.98, affidata a Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda; completano il podio la Porsche 911 RSR n. 78 di KGMC, nelle mani di Christian Ried, Wolf Henzler e Joel Camathias e la Ferrari F458 Italia n. 83 di Francois Perrodo, Emmanuel Collard e Rui Aguas.

Foto: Manrico Martella

Argomenti

Pubblicità