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Dopo la grande battaglia vinta da Toyota nel 2014, il Campionato Mondiale Endurance apre la nuova stagione in questo weekend con i test ufficiali al Paul Ricard. I giapponesi campioni in carica sono pronti a difendere il titolo da Porsche e Audi. A Le Mans arriverà anche Nissan. Nelle GT la Ferrari è ancora la macchina da battere.
Sta per finire la lunga astinenza per gli appassionati delle gare di durata: dopo un inverno fatto di notizie, di “rumours”, di teaser, di foto e di mille ipotesi sullo scenario della stagione 2015 del WEC, il Mondiale Endurance accende ufficialmente i motori in questo fine settimana sul tracciato francese di Le Castellet.
Venerdì 27 e Sabato 28 sul circuito Paul Ricard sono di scena i test ufficiali, la prima opportunità per chi ama l’endurance di vedere alcuni dei protagonisti del campionato che è ormai alle porte.
LMP1
Ci saranno tanti ma non tutti gli attesi protagonisti del Campionato Mondiale Endurance. Per quanto riguarda la Classe regina, i Prototipi della LMP1, soprattutto nella LMP1-H riservata alle vetture ibride, di sicuro ci saranno i campioni del mondo in carica di Toyota: il primo Costruttore giapponese capace di vincere il Mondiale porterà con orgoglio quel numero 1, che appartiene a chi ha vinto la stagione precedente e che per tre anni ha contraddistinto l’Audi R18.
Nel 2015 l’ambito numero di gara sarà sulla nuova Toyota TS040 Hybrid dei vincitori del titolo piloti Anthony Davidson e Sebastien Buemi; con loro ci sarà anche Kazuki Nakajima. Alex Wurz e Stephane Sarrazin guideranno la Toyota n°2 con Mike Conway, alla sua prima stagione intera dopo le tre gare a cui ha partecipato con successo nel 2014, cogliendo anche la vittoria alla 6 Ore del Bahrain con i suoi compagni di squadra. Nel team arriva anche Kamui Kobayashi, come pilota di riserva e test driver, alternando questo nuovo impegno a quello nella Super Formula giapponese. Per Kobayashi, che ha già provato la TS040 Hybrid ad Aragon, si tratta di un ritorno nella Casa che lo aveva lanciato in Formula 1 nel 2009, poi aveva guidato per Sauber e Caterham, e nel 2013 era già stato protagonista del WEC come pilota ufficiale della Ferrari su una 458 gestita da AF Corse.
È stato confermato Nicolas Lapierre: il francese, che si era fermato per motivi personali dalla gara del Fuji del 2014, sarà però utilizzato come test driver per lo sviluppo della nuova vettura.
Alla vigilia dei Test ufficiali, qui al Paul Ricard hanno presentato ufficialmente la nuova vettura, la versione 2015 della TS040 Hybrid. Come hanno tenuto a precisare, si tratta di un’evoluzione e non di una rivoluzione, hanno cercato di migliorare un progetto già vincente e hanno comunque cambiato circa l'80% delle componenti. L’hanno alleggerita, hanno aggiornato l’aerodinamica, rivisto il frontale e c’è una nuova cinematica delle sospensioni per ottimizzare il consumo degli pneumatici. C'è stato un grande lavoro di sviluppo intorno al nuovo prototipo: hanno migliorato anche il sistema ibrido, che ora dovrebbe poter raggiungere l'energia massima in modo più coerente rispetto alla passata stagione, e che si preannuncia più performante, soprattutto sulla distanza di gara, e su ogni circuito. Ora la potenza massima della “belva” è oltre i 1.000 cavalli…
A Toyota manca ancora il successo più prestigioso, quello alla 24 Ore di Le Mans
Nonostante ciò che si era ipotizzato durante l'inverno, non hanno incrementato ad 8MJ la classe energetica del sistema ibrido, preferendo mantenere una configurazione a 6MJ.
Il team ha preparato due diversi pacchetti aerodinamici per questa stagione, che verranno testati al Paul Ricard. Ovviamente quello per Le Mans è adatto alle velocità elevate che si raggiungono sul circuito della Sarthe, mentre quello sprint genera molta più downforce grazie a una diversa ala posteriore, così come la copertura del motore e la scocca anteriore. La TS040 Hybrid aggiornata ha girato per la prima volta a metà gennaio proprio qui al Paul Ricard. Poi hanno fatto altri test a Motorland Aragon e Portimao. Quindi, prima del lancio ufficiale, ha già percorso oltre 25.000 chilometri. È stato un lavoro importante, all’altezza di un team campione del mondo che vuole ribadire la superiorità del 2014, con 5 vittorie su otto gare. Ma a Toyota manca ancora il successo più prestigioso, quello alla 24 Ore di Le Mans.
In casa Audi c’è voglia di riscatto, dopo un 2014 che li ha visti primeggiare solo a Le Mans. Le nuove R18 e-tron quattro, ancora gestite dal team Joest, le potrete così identificare: sul prototipo n°7 ci saranno i campioni del mondo 2012 e vincitori della 24 Ore Marcel Fassler, Andre Lotterer e Benoit Treluyer, equipaggio più che collaudato e vincente che non si cambia. Mentre sulla n°8 troverete il campione del mondo 2013 Loic Duval, ancora con Lucas di Grassi e il britannico Oliver Jarvis chiamato al difficile compito di sostituire “Mr.Le Mans” Tom Kristensen, che si è ritirato al termine della scorsa stagione. Anche la Casa degli Anelli ha rivisto in maniera piuttosto importante la R18 e-tron quattro, giunta alla sua quinta generazione, migliorandone l’aerodinamica, il sistema ibrido e tanti altri dettagli.
L’aerodinamica più efficiente è esaltata dalla nuova livrea, con due varianti di carrozzeria da usare nei diversi tracciati presenti nel calendario del WEC. E’ stata scelta una nuova soluzione per convogliare il flusso d’aria attorno e attraverso il frontale, nella zona delle fiancate e sul retro. Nuovo design del cofano e dell’ala anteriore; le grandi prese d'aria nei passaruota anteriori riducono la resistenza aerodinamica e hanno comportato la modifica del design dei fari anteriori, che mescolano la tecnologia Laser a quella Matrix Led, per illuminare di più e consumare ancora meno.
Il 4.0 V6 TDI ora ha raggiunto quota 558 CV, a cui vanno aggiunti gli altri 272 del propulsore elettrico. Tutto questo raggiungendo il peso minimo di soli 870 chilogrammi
Ma il cambiamento più rilevante è la nuova classe energetica: se l'anno scorso sfruttava solo 2MJ, ora il recupero di energia è stato raddoppiato e portato a 4MJ per ogni giro di gara. L'energia recuperata in fase di frenata torna poi all'asse anteriore sotto forma di accelerazione, grazie a un dispositivo elettrico che ora eroga una potenza superiore a 272 CV. L’hanno considerato il miglior compromesso tra complessità, affidabilità e guadagno in termini di tempo sul giro. Questo, in base ai regolamenti, ha costretto gli ingegneri a renderla ancora più efficiente: deve consumare il 2,5 % di gasolio in meno al giro rispetto al 2014. Per chi ama i numeri, il 4.0 V6 TDI ora ha raggiunto quota 558 CV, a cui vanno aggiunti gli altri 272 del propulsore elettrico. Tutto questo raggiungendo il peso minimo di soli 870 chilogrammi. Questi risultati sono stati raggiunti sviluppando la tecnologia già presente sulla vettura della passata stagione.
Del resto, sono stati i primi a vincere a Le Mans con un prototipo ibrido e dal 2012 la R18 e-tron quattro è ancora imbattuta nella grande classica dell’endurance. E Jörg Zander, il nuovo Responsabile Tecnico per Audi Sport, ha detto che “Le possibilità create dai nuovi regolamenti entrati in vigore dal 2014 per le vetture LMP non sono state ancora sfruttate appieno. Il potenziale è davvero ampio, e c’è spazio per sviluppi futuri". Non so se rendo…
La Porsche ha mantenuto gli stessi piloti dopo la stagione di debutto di grande successo, che ha visto il Costruttore tedesco conquistare anche la sua prima vittoria nell’ultima gara del 2014, con Marc Lieb, Neel Jani e Romain Dumas sul gradino più alto del podio a San Paolo. Le rinnovate 919 Hybrid porteranno in gara il n°18 e il 17 per la vettura di Timo Bernard, Mark Webber e Brendon Hartley. Anche la Casa di Stoccarda, il giorno prima dei test, ha presentato in grande stile la nuova 919 Hybrid, con tre vetture con livrea diversa, così come si presenteranno alla gara più importante della stagione, la 24 Ore di Le Mans: una bianca, una nera e una rossa.
Numero e colore del prototipo rosso sono un tributo alla Porsche che conquistò la prima delle 16 vittorie assolute ottenute a Le Mans: era il 1970 e una leggendaria 917 KH rossa vinse con Hans Herrmann e Richard Attwood. Quest’anno la rossa n°17 sarà quella di Bernhard, Hartley e Webber. La n°18 nera ha lo stesso colore della 918 Spyder, la sportiva ibrida stradale che nel Settembre 2013 ha stabilito un nuovo record alla Nordschleife del Nürburgring in 6 minuti e 57 secondi. La guidava Marc Lieb, che alla 24 Ore dividerà la 919 nera con Dumas e Jani. Quella bianca sarà la n°19, il terzo prototipo presente alla 24 Ore, con Earl Bamber, il vincitore della Porsche Supercup 2014, Nico Hülkenberg e Nick Tandy. Ma il colore bianco è anche quello che vedremo abitualmente sulle nuove 919 Hybrid nelle altre gare del campionato.
L'evoluzione del sistema, più potente e più efficiente, consentirà a Porsche di entrare nella categoria energetica da 8 megajoule
Mantenendo il concetto di base del progetto iniziale, la vettura è stata migliorata in ogni settore, ogni componente è stato rivisto per renderla più efficiente, più rigida, più robusta, più facile da guidare e anche più leggera. Hanno lavorato molto anche sull’aerodinamica. Il motore, ovviamente migliorato, rimane il V4 2 litri sovralimentato da 500 CV, già visto nella scorsa stagione, e poi c’è il sistema ibrido da 400 cavalli posto all'anteriore. L'evoluzione del sistema, più potente e più efficiente, consentirà a Porsche di entrare nella categoria energetica da 8 megajoule. Le sospensioni sono nuove e i cinematismi sono diversi, e la macchina, come hanno già verificato nei test fatti fino ad oggi, si comporta in maniera differente: è più spontanea nelle reazioni e meno faticosa da guidare. Dopo averla guidata su quattro diversi tracciati per quasi 27.000 chilometri, i piloti dicono che sembra più veloce della versione precedente e dovrebbe essere molto più competitiva. Al Ricard ci sono tutti, ad eccezione di Nico Hulkenberg, impegnato al Gran Premio di Malesia di F1.
Purtroppo non ci sarà la Nissan, che continua i test e lo sviluppo del suo rivoluzionario prototipo, la GTR LM Nismo, con motore e trazione anteriore, alimentata da un biturbo a benzina V6 da 3 litri, un particolare sistema di recupero dell'energia cinetica e gomme anteriori più grandi di quelle posteriori. Stanno riscontrando parecchi problemi nella prima fase dello sviluppo e hanno così deciso di rinunciare anche alle prime due gare della stagione: li vedremo solo a Le Mans.
Nella classe regina del WEC ci sono anche i prototipi non ibridi. In questi test mancherà anche il team Rebellion Racing, che continua a prepararsi per la prima gara di Silverstone. La squadra svizzera avrà come antagonista il team Bykolles, con la CLM P1/01 motorizzata AER, con Simon Trummer, l’unico pilota confermato dal team austriaco per i test a Le Castellet.
LMP2
Nella classe LMP2 saranno presenti 10 vetture che parteciperanno all’intera stagione. I vice campioni del 2014 del G-Drive Racing tornano con due vetture: i vincitori di diverse gare della passata stagione Roman Rusinov e Julien Canal saranno affiancati dal britannico Sam Bird sulla Ligier JS P2-Nissan n°26. Sull’altra, la n°28, ci saranno Ricardo Gonzalez, vincitore della 24 Ore di Le Mans due anni fa proprio in LMP2, Luis Felipe “Pipo” Derani e Gustavo Yacaman. Ci sarà una terza Ligier JS P2-Nissan del team francese Oak Racing, con un equipaggio di gentlemen driver come Jacques Nicolet, Jean-Marc Merlin e Erik Maris.
Sempre dalla Francia arrivano i campioni 2013/2014 dell’European Le Mans Series, il team Signatech Alpine con l’Alpine A450B-Nissan affidata a Nelson Panciatici, Paul-Loup Chatin e Vincent Capillaire.
Dopo l’esordio dello scorso anno a Austin e Shanghai, dove hanno conquistato ben due podi, tornano gli americani dell’Extreme Speed Motorsports, per affrontare l’intera stagione con due HPD-Honda ARX-04b. A Le Castellet ci saranno solo Scott Sharp e Ed Brown.
Il team SARD Morand nasce dall’unione della squadra giapponese SARD con quella svizzera Morand Racing: saranno presenti con due Morgan evo-SARD, con la n°39, che corre per i colori del Sol Levante, con l’ex F1 Christian Klien, Koki Saga e Zoel Amberg. La n°43, con i colori elvetici, vanta un bell’equipaggio: il campione 2013 dell’ELMS Pierre Ragues, Tristan Vautier e il campione 2014 dell’ELMS Oliver Webb.
Tra i protagonisti del 2014, tornano quelli del team KCMG, pronti ad affrontare un’intera stagione con la nuova ORECA 05-Nissan. A Le Castellet Matt Howson e Richard Bradley testeranno la nuova macchina. Nicolas Lapierre, il pilota della Toyota, prenderà il posto di Nick Tandy sulla loro seconda Oreca-Nissan alla 1000 Km di Spa-Francorchamps e alla 24 Ore di Le Mans.
Dopo un anno di assenza, torna nel WEC il team britannico Strakka Racing con la nuova Strakka Dome S103 con motore Nissan: al volante ci sarà il proprietario della squadra Nick Leventis, che vinse la 24 Ore nel 2013 tra i privati nella classe LMP1 con Danny Watts e Jonny Kane.
LMGTE
Sono tante le GT presenti nei prossimi due giorni: 11 delle vetture iscritte saranno al via della stagione 2015 del Mondiale Endurance. 6 LMGTE Pro approfitteranno delle cinque sessioni di test previste per prepararsi alla nuova sfida, che sarà di nuovo tra Ferrari, Porsche e Aston Martin. I campioni in carica del team italiano AF Corse portano in pista due Ferrari 458 Italia aggiornate: una è per Gimmi Bruni e Toni Vilander, che nel 2014 hanno conquistato quattro pole position e quattro vittorie, a Spa, Le Mans, Fuji e in Bahrain, e si sono aggiudicati il titolo riservato ai piloti, consentendo alla Ferrari di vincere di nuovo il titolo tra i Costruttori. Davide Rigon e James Calado saranno sulla 458 n°71 e sognano la loro prima vittoria dopo ben cinque podi nell’ultima stagione.
Anche quest’anno il Team Manthey gestisce due Porsche 911 RSR ufficiali, con Richard Lietz, Jörg Bergmeister e Michael Christensen sulla n°91. Patrick Pilet, Fred Makowiecki e Wolf Henzler guideranno la gemella n°92.
Aston Martin Racing porterà al circuito francese due Vantage V8 affidate a Marco Sorensen e Fernando Rees, come piloti di punta del team. La Vantage n°97 di Darren Turner debutterà direttamente alla 6 Ore di Silverstone, due settimane dopo.
Cinque LMGTE Am delle sette iscritte per l’intera stagione prenderanno parte ai test. C’è la Ferrari 458 dei campioni LMGTE 2014 dell’European Le Mans Series, il team SMP Racing, con i detentori del titolo continentale Victor Shaytar e Andrea Bertolini, raggiunti da Aleksey Basov sulla n°72. L’esperto francese Emmanuel Collard dividerà la 458 n°83 dell’AF Corse con il connazionale François Perrodo e il portoghese Rui Aguas. Sono due le Porsche 911 RSR gestite dal team Proton Racing: sulla n°77 del Dempsey-Proton Racing il pilota di punta è ovviamente la star di Hollywood Patrick Dempsey, affiancato dall’esperto Patrick Long e dal tedesco Marco Seefried. La n°88 dell’Abu Dhabi-Proton Racing è al via con Christian Ried, Klaus Bachler e Khaled Al Qubaisi. Una sola auto per Aston Martin Racing: la Vantage n°96 con Roald Goethe. Assenti in questi due giorni, ma le ritroveremo al via del primo round di Silverstone il 12 Aprile, la Chevrolet Corvette C7 del team Larbre Competition e la Vantage n°98 dell’Aston Martin Racing.
Questi due giorni di “The Prologue” sono molto attesi e Sabato l’evento sarà aperto gratuitamente al pubblico: una bella occasione per i più appassionati per vedere da vicino le nuove protagoniste del WEC 2015, in azione in due lunghe sessioni di prova e, in più, nella pausa è prevista una pit walk e una sessione dedicata agli autografi.
Ecco il Programma:
Venerdì 27
09:00 - 13:00 - Sessione 1
14:00 - 18:00 - Sessione 2
19:00 - 21:00 - Sessione 3
Sabato 28
09:00 - 13:00 - Sessione 4
13:15 - 13:45 - Drivers Autograph Session e Pitwalk
14:00 - 17:00 - Sessione 5