Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il quarto round del WEC è di scena a Austin, in Texas, e per gli americani sarà una grande festa del Motorsport. Sabato sono in programma, una dietro l’altra, le due corse più importanti: la Lone Star Le Mans, penultimo round del Campionato nordamericano TUSSC, e poi l’attesissima 6 Ore che da’ il via alla seconda parte della stagione del Mondiale Endurance per Prototipi e Gt.
Il Circuito delle Americhe: quali sono i rischi
Il Circuito delle Americhe, disegnato dall’architetto tedesco Hermann Tilke, è lungo 5,5 km, il suo layout prevede nove curve a destra e undici a sinistra e si percorre in senso antiorario. E’ un tracciato veloce, con variazioni di altitudine importanti e contraddistinto da una bella sequenza di curve tecniche. Alcune sono cieche e quindi bisognerà trovare il setup giusto: il telaio è fondamentale perché il pilota possa affidarsi alle sensazioni e avere la certezza che la vettura si comporterà nel modo giusto.
Tra le curve più interessanti c’è la prima: dopo circa 500 metri, in salita, dalla linea di partenza, i piloti frenano proprio sulla sommità della cresta. In cima al dosso, nel momento in cui frenano per entrare in curva, è fondamentale avere una vettura molto stabile. Le curve successive, la 2, 3 e 4 , sono velocissime. E, per esempio, come per le Maggots e Becketts a Silverstone, o le famose “esse” di Suzuka, serve una grande precisione di guida: se si è troppo aggressivi, l’auto diventa instabile, si perdono decimi preziosi e si sottopongono gli pneumatici a una maggiore usura.
Il rettifilo più lungo non è quello dei box, ma quello che collega le curve 11 e 12: 1016 metri dove si passano oltre 10 secondi alla velocità massima. Lì sarà importante addirittura anche la direzione del vento nella giornata. La pista, in mezzo alle praterie texane, è già di per sé una bella sfida: fa molto caldo e metterà a dura prova piloti e autovetture. Per ora, le previsioni parlano di temperature oltre i 30° per l’intera settimana e umidità oltre il 70%. Ma in questo periodo dell’anno non si escludono nemmeno acquazzoni improvvisi…
Balance of Technology: modifiche imposte per regolamento
A tutto ciò si aggiungono gli aggiustamenti del "Balance of Technology": per l'Audi, cioè per la classe da 2MJ della R18, meno energia al giro (lo 0,3%) ma un maggiore afflusso di carburante al motore (1%). Dopo uno studio sull'impatto delle alte temperature che sono attese ad Austin, le LMP1 a benzina di Porsche, Toyota e Rebellion avranno un diametro dell’erogatore della pompa di benzina di 25.95mm contro i 25 di Le Mans, a meno che nella giornata di venerdì il meteo dia temperature inferiori a 21°. In quel caso il diametro sarà di 25.7mm.
“Sono 29 le vetture attese al via della gara americana, 14 Prototipi e 15 Gt. Nella classe LMP1-H, cioè i prototipi ibridi, ognuno dei Costruttori ha due auto al via”
Per i team privati, per ora solo per il round texano: un aumento dell'energia concessa del 15%, una riduzione di peso di 10 kg, un maggior flusso di carburante al motore (da 100.0 a 104.9 KG) e un serbatoio più grande di 1,5 litri. Le nuove misure dovrebbero restare in vigore fino alla prossima 24 Ore di Le Mans. Per quanto riguarda invece il “Balance of Performance” delle GTE, è previsto un aumento di peso per l’Aston Martin: ora le Vantage salgono di 20 kg, per raggiungere i 1215. Per la Corvette, vengono ridotti i restrittori di 0,1 mm e questo ridurrà, seppur di poco, la potenza del loro V8.
Audi schiera due R18 e-tron quattro
Sono 29 le vetture attese al via della gara americana, 14 Prototipi e 15 Gt. Nella classe LMP1-H, cioè i prototipi ibridi, ognuno dei Costruttori ha due auto al via. Audi schiera infatti due R18 e-tron quattro, la n°1 affidata a Lucas di Grassi, che guiderà a Austin per la prima volta, Loïc Duval e Tom Kristensen. La n°2 è quella di Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer, che hanno regalato alla Casa tedesca la tredicesima vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Ora l’obiettivo è conquistare la vetta della classifica riservata ai Costruttori, dove inseguono Toyota, separati da un solo punto. I loro due prototipi a gasolio si presentano nella versione “a coda corta” con il pacchetto aerodinamico usato ad inizio stagione, per avere più downforce possibile sul difficile tracciato texano. Inoltre hanno cercato di ottimizzare il loro sistema ibrido per Austin. La Casa degli Anelli ha effettuato dei test anche sul tracciato di casa nostra, a Misano.
“Dopo la 24 Ore, Porsche ha usato la lunga pausa estiva per un grande lavoro di sviluppo nel quartier generale di Weissach”
Toyota vuole consolidare la leadrship nel campionato
La Toyota è pronta a difendere la sua leadership tra i Costruttori e anche quella della classifica riservata ai piloti, dove in vetta ci sono Anthony Davidson, Nicolas Lapierre e Sébastien Buemi. L’equipaggio della TS040 HYBRID n°8, che ha vinto a Silverstone e Spa, ha un vantaggio di 20 punti sui più diretti inseguitori. Questo weekend sulla vettura n°7 c’è una line-up diversa, con Mike Conway al posto di Kazuki Nakajima, impegnato in Giappone. Il pilota britannico dividerà l’abitacolo con Alex Wurz e Stéphane Sarrazin. Mike quest’anno ha partecipato al campionato IndyCar vincendo sul cittadino di Long Beach e a Toronto. Anche il Costruttore giapponese torna alla configurazione aerodinamica con cui ha vinto la prima gara della stagione, a Silverstone. Il pacchetto è stato messo a punto in due giorni di test a Magny-Cours, con Conway e Lapierre.
Porsche a caccia della prima vittoria
Porsche è presente con due 919 Hybrid affidate a Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb, sulla n° 14, e a Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber con la n° 20. A Le Mans hanno mostrato una grande performance ma solo un prototipo ha tagliato il traguardo e all’11° posto assoluto. Dopo la 24 Ore, hanno usato la lunga pausa estiva per un grande lavoro di sviluppo nel quartier generale di Weissach, concentrandosi sull’affidabilità, e facendo tre sessioni di test al Paul Ricard, al Lausitzring e, nei giorni scorsi, a Magny-Cours.
Nell’ultima sessione sull’ex circuito di Formula 1 francese hanno girato Hartley e Lieb, ma anche i piloti ufficiali in Gt Michael Christensen e Frédéric Makowiecki e, approfittando delle condizioni meteo favorevoli, hanno coperto oltre 1.900 chilometri. Si sono concentrati sulla messa a punto dell'auto e dei sistemi e, considerate le elevate temperature del Texas, hanno valutato una mescola più dura per le gomme fornite da Michelin. E’ stato introdotto un nuovo pacchetto ad alto carico aerodinamico e hanno migliorato tanti altri dettagli per affrontare al meglio gli ultimi cinque round del Campionato. Dopo la prima pole position conquistata a Spa Francorchamps, ora inseguono la prima vittoria.
Finalmente saranno tre i prototipi nella categoria LMP1-L: oltre alle due vetture del team Rebellion Racing ci sarà anche la Lotus con la nuova e tanto attesa CLM P1/01 AER. Il team elvetico Rebellion continua a sviluppare la sua nuova R-One Toyota, che ha esordito a Spa-Francorchamps e ha già ottenuto un 4° posto assoluto a Le Mans, e si affida ai consueti equipaggi con Prost, Heidfeld e Beche sulla coupé n°12 e Kraihamer, Leimer e il nostro Andrea Belicchi sulla n°13. Ora potrà finalmente confrontarsi con un avversario: dopo ben tre forfait c’è il debutto mondiale di Lotus con il suo prototipo che monta un propulsore AER V6 biturbo. Sarà al via con Christophe Bouchut, James Rossiter e il giovane austriaco Lucas Auer.
LMP2: ecco chi tenere d'occhio
Nella categoria LMP2 ci sono solo cinque vetture al via ma la gara si preannuncia comunque interessante: il team russo G-Drive Racing, dopo aver dominato e vinto le prime due gare del campionato a Silverstone e Spa, è stato costretto al ritiro a Le Mans. La squadra di Roman Rusinov, che si appoggia tecnicamente all'OAK Racing, abbandona il vecchio telaio Morgan e si affida per il resto della stagione alla nuova coupé Ligier JS P2, che ha già impressionato per le sue prestazioni alla 24 Ore. E’ confermato l'equipaggio con Olivier Pla e Julien Canal ad affiancare Rusinov. I loro connazionali del team SMP Racing sono al comando della classifica, anche in quella dei piloti con Sergey Zlobin. Si schierano con le due Oreca03-Nissan per Zlobin, Minassian e il nostro Maurizio Mediani e l’altro equipaggio Ladygin/Shaitar/Ladygin. Monteranno nuovi pneumatici Michelin con una mescola specifica per il clima caldo.
“Sarà come sempre molto divertente la battaglia in GTE, tra Ferrari, Porsche e Aston Martin, a cui si aggiungerà la Corvette nella classe Pro”
La scuderia cinese KCMG, che ha conquistato la pole a Spa, è al via con un’Oreca O3-Nissan, affidata all’esperto Tsugio Matsuda, affiancato da Matt Howson e Riachard Bradley. Da seguire l’esordio nel WEC del team statunitense Extreme Speed Motorsports con il prototipo HPD ARX-03b guidato da Scott Sharp, Ed Brown e Ryan Dalziel. Il team, che parteciperà anche alla gara valida per il TUSCC, monterà pneumatici Dunlop che si sono già rivelati particolarmente performanti nella giornata di test che hanno effettuato sul circuito texano. Si dice che potrebbero partecipare alla prossima 24 Ore di Le Mans e forse a qualche altra gara del WEC nel 2015.
GTE: sarà battaglia tra Ferrari, Aston e Corvette
Sarà come sempre molto divertente la battaglia in GTE, tra Ferrari, Porsche e Aston Martin, a cui si aggiungerà la Corvette nella classe Pro con una C7.R e vorrà assolutamente vincere davanti al proprio pubblico. Ma torneremo a parlare con più calma delle Gt… L’anno scorso la gara era stata vinta dall’Audi con la R18 e-tron Quattro di Duval, Kristensen e Allan McNish, partita dalla pole position. Mentre l’Aston Martin Racing aveva dominato in entrambe le categorie GTE.
Il Programma (ora italiana)
Giovedì 18
Prove Libere 1 21:45
Venerdì 19
Prove Libere 2 02:30
Prove Libere 3 17:20
Sabato 20
Qualifiche 01:00
Domenica 21
Gara 00:00
Dove vedere la corsa
La 6 ore di Austin la potrete vedere in tv Live su EUROSPORT International, nella notte tra Sabato e Domenica.
Potrete tenervi aggiornati anche sul web in streaming su www.fiawec.com
Nicola Villani