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Qualifiche Ad Austin il primo round è della Toyota!
Anthony Davidson e Sebastien Buemi conquistano la terza pole dell’anno per il Costruttore giapponese. In LMP2 G-Drive Racing davanti a tutti. Nelle GTE Pro ennesima pole della Ferrari e AF Corse con Gimmi Bruni e Toni Vilander. La Porsche del Prospeed svetta tra le Am. Per dovere di cronaca, vi segnaliamo che nella terza sessione di Prove Libere, l’Audi era rimasta in vetta grazie a Loic Duval con la R18 e-tron quattro n°1 in 1’49”480.
In LMP2 la Ligier-Nissan JSP2 del G-Drive Racing era stata la più veloce grazie a Olivier Pla. Davanti a tutti l’Aston Martin n°99 nelle GTE Pro con Fernando Rees. Anche nelle AM una Vantage V8 ha avuto la meglio grazie all’esperto Pedro Lamy. Ma veniamo al piatto forte….
LMP1 -H
Al Circuit of Americas Toyota mette in riga Porsche e Audi e vince il primo round dell’atteso weekend texano. Dopo la sconfitta subita a Le Mans il Costruttore giapponese ribadisce la propria leadership di Campionato con la TS 040 Hybrid n°8 guidata da Anthony Davidson e Sebastien Buemi. Dalla scorsa stagione il format delle qualifiche del WEC considera la media dei quattro giri migliori, due per ognuno dei due piloti designati dal team per conquistare la pole position.
E proprio in questo modo la Toyota si aggiudica la terza pole della stagione con un Buemi in gran spolvero. La media registrata dal pilota elvetico e il suo compagno è 1’49”093, e sono gli unici che riescono a scendere sotto l’1’50, nonostante un piccolo errore commesso dal britannico a inizio sessione al tornantino e una bandiera rossa. La rossa viene esposta a otto minuti dalla fine per la Rebellion R-One di Heidfield ferma alla curva 11, e gli ultimi quattro minuti e mezzo diventano così decisivi per definire la griglia di partenza.
Poi però Viktor Shaitar si gira e fa spegnere l’Oreca-Nissan del SMP Racing, restando pericolosamente fermo a bordo pista. Vengono esposte le bandiere gialle e le prove terminano così prematuramente, non consentendo agli avversari di provare almeno a battere la Toyota n°8. Resta staccata di oltre un secondo la Porsche 919 Hybrid n°14 di Neel Jani, Romain Dumas e Marc Lieb, che partiranno comunque dalla prima fila. La loro media è migliore di soli 19 millesimi di quella dei compagni di squadra Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley.
Le due 919 Hybrid sono state in vetta alla graduatoria dei tempi per oltre metà sessione poi sia Mark Webber che Neel Jani hanno visto vanificato il loro ultimo giro veloce con l’incidente di Shaitar e la sua LMP2. Uno dei giri di Jani è stato anche annullato per aver oltrepassato il limite del suo ERS che definisce il consumo di carburante per ogni singolo giro. E’ la prima volta in questa stagione che viene comminata questa particolare sanzione. Le due Audi terminano le qualifiche al quarto e sesto posto con la R18 e-tron Quattro n°2 di Fässler, Lotterer e Tréluyer davanti alla vettura di Kristensen, Duval e di Grassi. Entrambi i prototipi della Casa degli anelli hanno sofferto problemi di natura elettronica. Tra le due Audi c’è la Toyota n°7 con il debuttante Mike Conway nell’equipaggio.
LMP1 –L
In questa categoria riservata ai prototipi non ibridi e gestiti da team privati, la pole è della Rebellion R-One-Toyota n°13, quella del nostro Andrea Belicchi, con la media di 1’54”665. Problemi invece al fly-by-wire dell’acceleratore per l’altra coupé di Rebellion, la n°12 che ha causato la bandiera rossa. Problemi ben più seri per la nuova Lotus CLM P1/01 AER che, dopo le noie al cambio avute nell’ultima sessione di Libere, non ha partecipato alle qualifiche. Potranno comunque prendere parte alla gara, partendo dalla pitlane e dopo che l’intero gruppo avrà completato il primo giro lanciato.
“Le due 919 Hybrid sono state in vetta alla graduatoria dei tempi per oltre metà sessione poi sia Mark Webber che Neel Jani hanno visto vanificato il loro ultimo giro veloce con l’incidente di Shaitar e la sua LMP2”
LMP2
In questa classe il G-Drive Racing festeggia la sua terza pole stagionale, la seconda consecutiva del team a Austin, con la nuova Ligier JS P2-Nissan. Roman Rusinov e Olivier Pla fanno registrare una media di 1’58”075. Al loro fianco in prima fila, staccata di solo tre decimi, l’Oreca-Nissan del team KCMG grazie a Matt Howson e Richard Bradley, che sperano di centrare la prima vittoria della stagione. Terzo tempo per il team statunitense Extreme Speed Motorsports.
GTE PRO
Sessione bagnata per le Gt, con i piloti che a inizio sessione hanno dovuto fare i conti con un asfalto insidioso e chiazze umide. Nel finale la pista si è asciugata ed è arrivata una fantastica pole, la terza della stagione, per Gimmi Bruni e Toni Vilander con la Ferrari 458 Italia n°51 dell’AF Corse. La media per i leader del Campionato è 2’06”456. Alle loro spalle l’Aston Martin Vantage V8 n°97 di Darren Turner e Stefan Mücke, a sei decimi. La seconda fila è delle Porsche del Team Manthey.
GTE AM
Prima pole della stagione per la Porsche grazie al team belga Prospeed e la 911 RSR di Emmanuel Collard, Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo. La lotta però è stata molto serrata con le Aston Martin e le Ferrari: alla fine la Vantage V8 n°98 di Stanaway, Heinemeier Hansson e Poulsen è staccata di un solo decimo di secondo. Terzo tempo per la 458 n°61 dell’AF Corse grazie agli ultimi giri di Mirko Venturi, in gara con Perez-Companc e Marco Cioci. E adesso preparatevi per un grande spettacolo, che sarà fatto di velocità, di strategie, di grandi duelli e dove anche il meteo potrebbe metterci lo zampino… Buon divertimento.
La 6 ore di Austin la potrete vedere in tv Live su EUROSPORT International, nella notte tra Sabato e Domenica, a partire da mezzanotte. Oppure anche sul web in streaming sul sito dedicato.
Nicola Villani