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E prima della gara che promette scintille, la parola a chi se ne intende davvero: abbiamo parlato con il grande Emanuele Pirro, orgoglio del Motorsport italiano, uno dei più grandi talenti di sempre. E’ il pilota di casa nostra che ha vinto più volte la 24 Ore di Le Mans, ben 5 successi. E non solo.
Quest’anno il nuovo Regolamento ha stabilito quanta energia potranno consumare per ogni singolo giro. Se un pilota ne consuma meno, non potrà recuperarla. Se ne consumerà di più, sono previste delle penalità. Diventa sempre più difficile guidare questi Prototipi…
«E’ vero, oggi un pilota per essere completo, non deve solo avere talento ed essere veloce ma deve anche saper gestire questi aspetti più tecnici. Sia la Formula 1 che l’endurance, così come la 24 Ore di Le Mans, sono sempre state all’avanguardia per incentivare e premiare le innovazioni tecnologiche che poi si possono ritrovare nelle auto di serie qualche anno dopo».
«Perciò il risparmio energetico è un tema di grande attualità, e non è facile stabilire un quantitativo limitato di energia, o carburante che sia, ma si vogliono proprio stimolare i Costruttori a progettare delle vetture che consumino sempre meno andando forte. Perché ovviamente se andassero più piano è chiaro che sarebbe anche più facile consumare meno… E allora hanno scelto la strada di stabilire un quantitativo di carburante per ogni giro in modo che il pilota non può fare exploit strani o giocare un po’ a “tira e molla” ma è più semplice la gestione ed è più facile comprenderla: in un giro devi usare quei litri, quell’energia. Se li hai usati bene e se non l’hai fatto non li puoi accumulare per fare strategie strane e difficili da comprendere per il pubblico».
“Le corse sono nate perché si cerca di andare il più forte possibile, quindi sono convinto che saranno delle belle gare”
Ma sarà di nuovo come ai tempi delle vecchie e gloriose Gruppo C, quando i piloti erano costretti a rallentare negli ultimi giri?
«No, è proprio per quello, è uno dei motivi per cui hanno optato per questa soluzione, che secondo me è intelligente: stabilendo un quantitativo al giro non rimarrai mai senza. Poi nel serbatoio chiaramente nei hai di più, che poi varia a seconda della tipologia di motore che hai. I tre grandi costruttori hanno scelto tre strade completamente differenti. E proprio per questo è stata scelta questa “formula consumo”: ti diamo questa energia e tu fai quello che vuoi. Ed è così che AUDI ha un motore Turbodiesel V6 da 4 litri, la PORSCHE ha questo piccolo propulsore a benzina quattro cilindri turbo da 2 litri e TOYOTA ha invece un motore aspirato di maggiore frazionamento e cilindrata. Ognuno sceglie la strada che ritiene più opportuna però ora tutti consumano di meno».
E tu come la vedi questa grande e attesa sfida?
«A me la tecnologia piace molto e mi piace altrettanto la guida, il ruolo del pilota, quindi alla fine a un pilota, si sa, qualsiasi mezzo tu gli dai, il suo istinto è di spremerne il più possibile le risorse e alla fine il pilota si divertirà lo stesso. E’ un po’ più complicato, come abbiamo visto anche nei primi Gran Premi di Formula 1, però si tratta sempre di ottimizzare tutti i sistemi che hai a disposizione. Sarà solo questione di tempo. Credo che le paure di alcuni appassionati che temono di vedere delle macchine da corsa che vanno più piano siano infondate. Le corse sono nate perché si cerca di andare il più forte possibile, quindi sono convinto che saranno delle belle gare. La tecnologia c’è sempre stata, si pensa sempre che le auto diventino troppo complicate ma queste gare, compresa la 24 Ore di Le Mans, sono sempre state all’avanguardia della tecnologia e sarà sempre così. E secondo me le macchine sono sempre state belle, interessanti e divertenti. E lo saranno ancora».
Parola di Emanuele Pirro. Un grande.
In TV
Domenica 20 Aprile
14:00 - 15:00 Live EUROSPORT 2
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Sul Web
Nicola Villani