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La battaglia delle GT
Anche in questo appuntamento a stelle e strisce del WEC nelle Gt lo spettacolo è assicurato perché, come a Le Mans, nella classe GTE Pro saranno presenti quattro Costruttori: Ferrari, Porsche, Aston Martin e Corvette, per 7 autovetture sulla griglia di partenza.
La Ferrari ha vinto negli ultimi due round, compresa la 24 Ore di Le Mans, mentre la Porsche si è aggiudicata la gara d’apertura a Silverstone. L’Aston Martin, che nelle ultime due gare non è salita sul podio, spera di ripetere il successo del 2013. E poi la lotta sarà resa ancora più incandescente dalla presenza di Corvette Racing.
Non c’è più il team britannico Ram Racing, che pare abbia deciso di fermarsi per il resto della stagione a causa di problemi di budget, in parte dovuti anche ai danni riportati a Le Mans. Peccato perché era l’unica squadra oltre ad AF Corse a schierare le Ferrari 458.
Si aggiunge però Corvette Racing con una splendida C7.R. Il brand statunitense, che si è aggiudicato ben 7 volte la 24 Ore di Le Mans tra le Gt, ci tiene a ben figurare davanti al proprio pubblico. Per questo affronteranno un doppio impegno, nella gara del TUSSC e nella 6 Ore. Al volante dell’icona americana Tommy Milner, pilota ufficiale Corvette vincitore a Le Mans 2011 nella GTE Pro e campione GT dell’indimenticabile American Le Mans Series nel 2012. Sarà affiancato dai fratelli Ricky e Jordan Taylor. L’obiettivo è la vittoria.
Ferrari, AF Corse, con Gimmi Bruni e Toni Vilander sulla 458 Italia n°51 sono al vertice di tutte e tre le classifiche. In quella riservata ai piloti hanno un vantaggio di ben 27 punti, guadagnati con due vittorie e tre pole position, grazie soprattutto al doppio punteggio incassato a Le Mans con la vittoria della 24 Ore assieme a Giancarlo Fisichella. C’è anche la 458 n°71 gestita dal team di Amato Ferrari: dopo il mostruoso incidente nelle prove libere di Le Mans, James Calado è tornato in gran forma al fianco del nostro Davide Rigon.
Porsche, al secondo posto in tutte e tre le classifiche, si presenta con inediti equipaggi nelle sue 911 RSR: per ora Marco Holzer, nonostante il posto d’onore nella graduatoria riservata ai piloti, torna a fare a fare il tester. Patrick Pilet lascia la n°91 e raggiunge il connazionale Frederic Makowiecki.
Richard Lietz avrebbe dovuto affiancare Jorg Bergmeister sulla n°92, ma non ha ancora completamente recuperato dalla frattura al braccio rimediata in un incidente nelle prove libere dell’ultimo round del TUSCC. Al posto dell’austriaco è già sceso in pista Nick Tandy, che era già stato iscritto per precauzione come terzo pilota.
Per l’Aston Martin è stata finora una stagione molto difficile e Stefan Mucke e Darren Turner hanno assolutamente bisogno di una vittoria per risollevare le sorti di un campionato che li vede a ben 61 punti dalla vetta.
Invece nella classe GTE Am è proprio il Costruttore britannico a dettare legge: la Vantage V8 n°95 ha conquistato la vittoria a Silverstone e Le Mans e vanta 29 punti di vantaggio. Richie Stanaway, che corre anche in monoposto e sta lottando per il titolo nella GP3 Series, è in gara al posto di Nicki Thiim (impegnato altrove con Audi) al fianco di Poulsen e Heinemeier- Hansson.
Ferrari e AF Corse hanno vinto a Spa con la 458 n°61 di Perez-Companc, Marco Cioci e Mirko Venturi, e sperano di replicare per poter puntare al titolo. Sulla n°81 Andrea Bertolini dovrebbe essere al volante per il resto della stagione, in gara con Wyatt e Michele Rugolo. Proton Competition con la Porsche 911 RSR n°88 di Ried, Bachler e Al Qubaisi, spera di migliorare il secondo posto ottenuto a Le Mans con la prima ambita vittoria della stagione.
Il team belga Prospeed Competition ha vissuto una stagione fino ad ora sfortunata e sperano di riscattarsi con l’arrivo di una nuova Porsche 911 RSR (è l’esemplare con cui ha corso il team di Patrick Dempsey a Le Mans). Torna in squadra anche Matthieu Vaxiviere, dopo l’incidente che ha avuto a Montecarlo nella World Series by Renault. Nell’entry list c’è anche il Krohn Racing, il team del texano Tracy Krohn, che gioca in casa con la Ferrari F458 Italia, guidata anche da Nic Jonsson and Ben “The Stig” Collins.
“Ferrari e AF Corse hanno vinto a Spa con la 458 n°61 di Perez-Companc, Marco Cioci e Mirko Venturi, e sperano di replicare per poter puntare al titolo”
Le prove libere
Intanto si sono svolte le prime due sessioni da 90 minuti di prove libere, con Audi e Toyota al vertice della giornata d’apertura del round di Austin. La prima sessione, contraddistinta da un cielo nuvoloso e un caldo umido con temperatura attorno ai 32°, ha visto prevalere l’Audi con Marcel Fassler a bordo della R18 e-tron Quattro n°2 con il tempo di 1’51”136, davanti al compagno di squadra Lucas di Grassi sulla n°1, staccato di 187 millesimi.
Per chi ama i confronti cronometrici, il giro più veloce della giornata, su asfalto asciutto, è per ora più lento di 3”6 rispetto alla pole fatta segnare l’anno scorso. Il terzo tempo è della Porsche 919 Hybrid n°20 con Mark Webber, che stacca di mezzo secondo Alex Wurz sulla prima delle due Toyota. Tra le LMP1-L la più veloce è la Rebellion R-One n°12, che stacca di due secondi i compagni di squadra della n°13. L’attesa nuova Lotus CLM P1/01 – AER accusa per ora un distacco di ben 4”3.
In LMP2 detta legge la HPD ARX 03B – Honda dell’Extreme Speed Motorsports con Ryan Dalziel e il crono di 1’58”111, rifilando 1”1 alla nuova Ligier del G-Drive Racing di Pla. Tra le GTE l’Aston Martin Racing è davanti a tutti con Darren Turner e la Vantage V8 n°97 della classe Pro in 2’06”399. Il secondo tempo è di Richie Stanaway con la n°95 della classe Am. La Ferrari n°51 di AF Corse con Toni Vilander è a quasi mezzo secondo dalla vetta.
La seconda sessione parte in ritardo di circa un’ora a causa di un violento temporale che si è abbattuto sul circuito texano. La sessione notturna, nella quale ogni pilota deve effettuare obbligatoriamente almeno tre giri cronometrati, è resa così ancora più insidiosa dall’asfalto umido.
In queste condizioni è la Toyota davanti a tutti con Anthony Davidson che nel finale, mentre la pista si sta asciugando, monta le gomme intermedie Michelin e con la TS040 Hybrid n°8 mette a segno il tempo di 2’01”333. Staccata di 1”568 c’è l’Audi n°1 con Tom Kristensen, anche lui in pista con pneumatici intermedi. Le due Audi sono separate dall’altra Toyota, mentre la prima delle Porsche è la n°20 con il quinto tempo, a ben 6 secondi dal crono di Davidson.
La R-One n°12 del Rebellion Racing è di nuovo in testa tra le LMP1-L grazie a un buon giro di Mathias Beche, che stacca di 9 decimi i compagni di squadra sull’altra coupé motorizzata Toyota e di 3”9 la nuova Lotus. Lotta serrata in LMP2 con i primi tre prototipi separati da soli 98 millesimi: la più rapida è l’Oreca-Nissan n°47 del team cinese KCMG. L’HPD dell’Extreme Speed è a soli 87 millesimi e di un soffio davanti alla Ligier del G-Drive Racing.
Nelle GTE Pro in testa c’è la Porsche con Fred Makowiecki e la 911 RSR n°92 in 2’17”588. Fino a pochi minuti dal termine erano davanti entrambe le vetture di Stoccarda, con Nick Tandy alle spalle del compagno di squadra, ma nel finale Gianmaria Bruni piazza la Ferrari 458 n°51 dell’AF Corse al secondo posto.
In GTE Am invece ancora Aston Martin davanti a tutti con il neozelandese Stanaway sulla Vantage V8 n°95 in 2’24”111 davanti all’altra Gt britannica n°98 con Nygaard. Terzo tempo per Matthieu Vaxivière e la Porsche del team belga Prospeed Competition. Oggi team e piloti potranno sfruttare la terza e ultima sessione di Prove Libere di 60 minuti per mettere a punto il setup delle autovetture prima delle Qualifiche, che determineranno la griglia di partenza dell’attesa 6 Ore americana.
Il Programma (ora italiana)
Venerdì 19
Prove libere 3 17:20
Sabato 20
Qualifiche 01:00
Domenica 21
Gara 00:00
La 6 ore di Austin la potrete vedere in tv Live su EUROSPORT International, nella notte tra Sabato e Domenica. Oppure anche sul web in streaming.
Nicola Villani