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Milano - Durante la tradizionale conferenza stampa Ducati che anticipa l'apertura di EICMA, il Salone della Moto di Milano quest'anno in programma dal 5 al 10 novembre, Walter de Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, ha parlato del nuovo rapporto di collaborazione che lo lega alla Casa di Borgo Panigale.
De Silva, dopo essersi sempre dedicato al design legato all'automobile, inizia quindi una nuova avventura occupandosi anche di Ducati, azienda italiana che dal 2012 appartiene al Gruppo di Wolfsburg, andandosi ad affiancare ad altri due ben noti marchi italiani come Lamborghini e Italdesign Giugiaro.
Com'è cambiato il suo modo di lavorare oggi rispetto agli inizi?
«Ho disegnato tanti modelli di auto nella mia vita, che tutti conoscono (dopo un passato nel Gruppo Fiat, disegnando molte Alfa Romeo, De Silva passa nel Gruppo Volkswagen, lavorando in Seat, Audi e Lamborghini, ndr). Oggi continuo a fare il designer, ma anche grazie alla nuova collaborazione con Ducati, ora dispongo di una visione molto più ampia rispetto agli inizi. Lavorando in un'Azienda grande come questa (Gruppo VW, ndr), il riconoscimento del mio lavoro nasce da quello tutto quello che ho fatto in questi anni. Ma oggi come allora continuo a lavorare con la stessa passione».
Qual è oggi il valore del design italiano?
«Il design italiano del nostro centro stile (Italdesign Giugiaro, ndr) è apprezzato in tutto il mondo ed è per questo che in Germania siamo molto apprezzati. Il design italiano è sinonimo di eleganza e noi ce lo portiamo dentro, perché siamo abituati a vivere circondati da cose belle».
Perché è così importante la presenza di un centro stile per un marchio?
«Il centro stile non disegna solamente oggetti eleganti, ma è colui che custodisce lo scrigno dove si trova il DNA di un singolo marchio. Per questo abbiamo centri stile in tutto il mondo, che impiegano più di 1.500 persone, Italdesign esclusa. E sono orgoglioso nel poter affermare che tutti i nostri marchi - persino i camion (Man appartiene al Gruppo VW, ndr) – dispongono di un loro centro stile interno costruito nello stesso luogo in cui nasce l'azienda».
“Ritengo la Panigale un oggetto, o meglio, una macchina stupenda, degna espressione dell'eleganza dello stile italiano”
Come ha reagito alla notizia che dopo una carriera passata a sviluppare automobili, si sarebbe occupato di moto con Ducati?
«In un primo momento mi sono spaventato. Intanto però posso dire che partiamo da un'ottima partenza, perché io ritengo la Panigale un oggetto, o meglio una macchina, stupenda, degna espressione dell'eleganza dello stile italiano».
Quando ha iniziato a collaborare con Ducati?
«Il mio rapporto con Ducati è iniziato un anno fa quando ho incominciato a lavorare con lo splendido centro stile di Borgo Panigale».
Che tipo di approccio intende assumere con l'azienda italiana?
«Sono entrato in azienda in punta di piedi per conoscere e capire i suoi prodotti. Ho anche acquistato una Multistrada per scoprire al meglio il mondo Ducati. Del resto la macchina e l'uomo sono un tutt'uno. L'ergonomia, la guidabilità e l'attenzione ai dettagli (tipici di Ducati, ndr) possono essere scoperti in ogni sfaccettatura solo se ci si mette realmente alla guida. Con il centro stile di Borgo Panigale intrattengo un rapporto di “apprendistato”. Dai designer Ducati voglio apprendere, ma anche trasmettere loro i valori cardine del design che sono alla base del nostro Gruppo. Io arrivo dall'automobile e ora entro nel mondo dei motociclisti, ma credo che queste due realtà possano aiutarsi a vicenda».
“Sono convinto che questa collaborazione possa dare nuova forza e nuova linfa alla Ducati, sempre nel rispetto dell'identità di questo marchio”
Dove concentrerete i vostri primi sforzi?
«A mio avviso la qualità non è solo quella del prodotto finito ed assemblato. La qualità è anche ciò che si vede e si percepisce, ma anche ciò che si accarezza. Noi lavoreremo molto per valorizzare questo aspetto in Ducati».
Qual è il significato della nuova collaborazione con Ducati?
«Sono convinto che questa collaborazione possa dare nuova forza e nuova linfa alla Ducati, sempre nel rispetto dell'identità di questo marchio. Un marchio italiano straordinario, che sono orgoglioso di vedere all'interno del Gruppo Volkswagen, insieme a due altre eccellenze italiane come Lamborghini, nostro fiore all'occhiello, e Italdesign Giugiaro, acquisita tre anni fa».