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Per ridurre i costi, Volkswagen potrebbe vedersi costretta a tagliare fino a 2.500 posti di lavoro all'anno per il prossimo decennio, costringendo alcuni dipendenti al pensionamento anticipato. Lo riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, citando Bernd Osterloh, il presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo di Wolfsburg.
Le negoziazioni tra il top management di Volkswagen e i sindacati fervono; scopo di questi ultimi è salvaguardare i dipendenti, persuadendo il gruppo di Wolfsburg a spingere gli impiegati più anziani verso la pensione anticipata. D'altro canto, Volkswagen dovrà assumere nuova forza lavoro nell'ambito dello sviluppo di software e dei servizi di mobilità.
Viste la somma ingente - oltre 18 miliardi di euro - accantonata da Volkswagen per gestire il Dieselgate, la riduzione delle spese diventa cruciale per il futuro del gruppo. Attualmente, il costo del lavoro ammonta al 17% delle uscite totali.