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A differenza dei nordamericani a cui spetterà a coloro che possiedono una Volkswagen con motore diesel 2.0 TDI, i clienti europei non riceveranno alcun indennizzo per aver comprato una vettura dalle emissioni inquinanti più alte di quanto pubblicizzato.
Lo ha affermato in una dichiarazione ad Automotive News un portavoce della Casa di Wolfsburg, confermando che a ricevere una compensazione saranno solamente i proprietari di Stati Uniti e Canada. Questi sono circa 482.000 contro gli 8,5 milioni di proprietari europei.
Negli USA, infatti, dove i motori TDI erano reclamizzati come “clean diesel”, Volkswagen ha offerto un indennizzo di 1.000 dollari che comunque non comporta la rinuncia a procedere ad azioni legali contro il costruttore.
Il programma di indennizzo per i clienti è stato battezzato “Goodwill Package” (“pacchetto buona volontà”, in italiano) e prevede una carta Visa prepagata con un saldo di 500 dollari e una seconda carta del valore di 500 dollari da spendere nella rete dei concessionari ed officine Volkswagen. A queste si aggiunge anche l'assistenza stradale gratuita per tre anni. Alla misura hanno già aderito circa 120.000 clienti, ovvero uno su quattro tra coloro che possiedono una Volkswagen.
In Europa pare che la Casa di Wolfsburg procederà a pagare la differenza dovuta ad alcuni paesi che adottano una tassazione in base alla CO2 emessa per i clienti coinvolti nel nuovo filone aperto dal Dieselgate, quello sulle emissioni di anidride carbonica alterate reso pubblico dalla stessa Volkswagen.