VW Budd-E Concept: futuro elettrico per la casa

VW Budd-E Concept: futuro elettrico per la casa
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Volkswagen immagina il futuro a breve termine, e lo fa con una concept destinata a fare storia. La novità più importante, tuttavia, riguarda la piattaforma utilizzata dal van, vera base dei prossimi modelli ad emissioni zero
6 gennaio 2016

Venti modelli ibridi e plug-in entro il 2020. Questo è l’obiettivo dichiarato di Volkswagen per il prossimo quadriennio. Per fare ciò, la casa tedesca ha scelto come teatro il CES di Las Vegas per portare sotto le luci della ribalta il suo nuovo gioiellino, come anticipato da tempo.

Si chiama Budd-E Concept, e anticipa il futuro ad emissioni zero della multinazionale di Wolfsburg. I dati tecnici, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia, sono impressionanti: il van può viaggiare ad una velocità di 150 km/h per 600 km – secondo il ciclo Nedc – prima di dover ricevere una nuova ricarica.

La piattaforma MEB è il fiore all'occhiello del progetto
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Sotto un abito di 4.6 metri di lunghezza per 1.94 di larghezza – che presenta richiami storici al Bulli – troviamo la vera e reale novità che tutti attendevano. Si tratta della piattaforma Modular Electric Toolkit (MEB), che il Gruppo Volkswagen utilizzerà come base per la realizzazione dei propri modelli elettrici. La disposizione dei propulsori è suddivisa sui due assi, mentre il parco batterie è posizionato al centro, liberando così da ingombri l’abitacolo.

Il van può viaggiare ad una velocità di 150 km/h per 600 km – secondo il ciclo Nedc – prima di dover ricevere una nuova ricarica.

Il futuro del mondo dell’automobile, non è affatt un mistero, viaggerà di pari passo con le tecnologie che garantiscono interconnesione tra i vari ambienti ed ambiti. Su questo si basa anche il Budd-E, vera e reale epitome della cosiddetta Internet of Things: sarà possibile gestire la propria abitazione domotizzata, le mail dell’ufficio e molte altre funzioni. I ricambi – altra particolarità – potranno essere direttamente recapitati a bordo della vettura, attraverso l’apertura di un vano apposito che funzionerà da alloggiamento per tali componenti.

Compie un balzo deciso nel terzo millennio anche la plancia, dalla quale sparisce ogni pulsante o tasto fisico. Tutto è stato ampiamente sostituito da una serie di grandi schermi digitali touch. Troviamo una diretta evoluzione dell’Active Info Display, realizzata in uno schermo da 12.3”, mentre nella parte centrale abbiamo il “fratello maggiore”, un monitor da 13.3” che offre informazioni ai passeggeri, alloggiati comodamente su un divano a L.

I passi avanti di Volkswagen verso il futuro sono iniziati. E sembrano più decisi che mai.

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