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Negli Stati Uniti il giudice della corte distrettuale di San Francisco, Charles Beyer, ha approvato l’accordo da 14,7 miliardi di dollari tra Volkswagen e i proprietari di 475.000 veicoli 2.0 TDI coinvolti nel Dieselgate. Il gruppo di Wolfsburg comincerà a riacquistare le vetture coinvolte a partire da novembre. Si tratta del maggior patteggiamento nel settore automobilistico nella storia statunitense.
Volkswagen spenderà circa 10 miliardi di dollari per il riacquisto delle vetture e il risarcimento dei danni ai consumatori e altri 4,7 miliardi in programmi per compensare le emissioni in eccesso e per sviluppare le infrastrutture per i veicoli 100% green.
«L’approvazione dell’accordo su 2.0 TDI rappresenta un passo importante nel nostro percorso per ovviare a quanto successo negli Stati Uniti, e apprezziamo gli sforzi di tutte le parti coinvolte in questo processo», ha dichiarato il CEO of Volkswagen Group of America, Hinrich Woebcken, in una nota diffusa oggi.
Al momento il conto per Volkswagen riguardo al Dieselgate ammonta a 16,5 miliardi di dollari. Probabile, però, che il conto diventi ancora più salato: sono 16 gli Stati federali americani ad aver fatto causa al gruppo di Wolfsburg, che, peraltro, deve ancora risolvere la vertenza riguardo agli 85.000 3.0 TDI con defeat device prodotti negli Stati Uniti.