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Il mercato si sta muovendo da diversi anni verso un'ottica eco-friendly, di mobilità ibrida e full electric. Volvo, proprio in questa chiave, ha deciso di spingersi ancora oltre. La casa di Goteborg, infatti, ha annunciato i propri ambiziosi piani per quanto riguarda il prossimo futuro.
In quattro anni, ovvero entro il 2019, l'azienda svedese è intenzionata a proporre varianti ibride plug-in per tutti i modelli ella propria gamma, oltre a vetture spinte esclusivamente dalla propulsione elettrica. «Pensiamo che sia giunto il tempo per sdoganare l'ibrido da una tecnologia di nicchia ad una produzione su larga scala» commenta Hakan Samuelsson, CEO e Presidente di Volvo Cars. «Siamo convinti che nel volgere di dieci anni, il 10% delle vetture commercializzate con il nostro marchio saranno spinte anche da un motore elettrico.»
Sulla seconda generazione della possente XC90, com'è noto, è già stato installato il celebre T8 Twin Engine, coppia di propulsori termico ed elettrico, capace di sprigionare 407 cavalli, a fronte di consumi dichiarati dalla casa di 2.1 l/100 km, ed un range in modalità full-electric di 43 km.
Per adeguare la propria gamma a questa scelta, è stata creata e lanciata la piattaforma CMA, acronimo di Compact Modular Architecture. Sorella più piccola della SPA che troviamo proprio sulla XC90, la CMA sarà la base dalla quale nasceranno le future vetture compatte della casa svedese. Saranno molti i punti in comune con la SPA: si parte dal doppio alloggiamento per ospitare sia il propulsore elettrico che quello termico - sia a quattro che tre cilindri turbo - oltre a componenti legati ai sistemi di infotainment, fino ai sistemi di climatizzazione e di sicurezza.